Le auto elettriche si rivelano determinanti nel tagliare le emissioni inquinanti, ma solo a patto che l’energia arrivi da fonti rinnovabili. Di conseguenza, una spinta alla transizione ecologica nel solo campo dell’automotive, senza una riconversione delle fonti energetiche, si tradurrà in un inevitabile quanto costosissimo fallimento relativamente al taglio delle emissioni di CO2.
I limiti delle auto elettriche
È quanto afferma uno studio condotto dai ricercatori delle Università di Auckland (Usa) e di Xiamen (Cina), pubblicato sulla rivista Energy.
Lo studio ha preso in considerazione 26 economie globali nell’arco di 13 anni (dal 2009 al 2021) e ha rilevato come crescita economica, tecnologie verdi, veicoli elettrici e urbanizzazione influenzino direttamente le emissioni di CO2.
I risultati mostrano che il Pil pro capite tende ad aumentare le emissioni, mentre innovazione tecnologica, diffusione dei veicoli elettrici e maggior utilizzo di energie rinnovabili hanno effetti mitigatori.
Per sfruttare appieno il potenziale dei veicoli elettrici, i ricercatori raccomandano dunque di affiancare le politiche di mobilità elettrica con una serie di piani integrati che uniscano la decarbonizzazione a innovazione, pianificazione urbana e riforme energetiche, ovvero:
- espandere il peso delle rinnovabili;
- incentivare la ricerca green;
- sostenere l’urbanizzazione sostenibile;
- eliminare i sussidi ai combustibili fossili;
- introdurre strumenti come il carbon pricing (che attribuiscono un costo alle emissioni di gas serra).
Miaomiao Tao, una delle coautrici dello studio, dottoranda presso l’Energy Centre della Business School di Auckland ha commentato così i risultati:
L’adozione dei veicoli elettrici aumenta le emissioni di CO2 (…). Questa scoperta appare controintuitiva e mette in discussione la convinzione che i veicoli elettrici contribuiscano alla decarbonizzazione. La nostra analisi evidenzia che i benefici ambientali dei veicoli elettrici dipendono dalla composizione del mix di produzione di energia elettrica di un Paese.
Quando le auto elettriche inquinano di più
Stephen Poletti, professore associato di Economia presso lo stesso istituto, spiega come le auto elettriche ricaricate utilizzando l’elettricità proveniente dalle centrali a carbone siano più dannosi per l’ambiente, rispetto ai veicoli con motore a scoppio di ultima generazione:
In tal caso, potrebbero contribuire indirettamente a emissioni più elevate rispetto ai moderni veicoli a benzina o diesel, soprattutto considerando l’intero ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento.
Aumentare le energie rinnovabili
I risultati della ricerca suggeriscono che l’adozione dei veicoli a batteria porterà a una sensibile riduzione delle emissioni di CO2 solo quando la quota globale di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili raggiungerà il 48% circa sul totale. Al 2023 le energie rinnovabili arrivavano a poco più del 30% dell’elettricità mondiale, derivando principalmente da energia eolica, solare e idroelettrica.
In conclusione, Poletti puntualizza che
I veicoli elettrici sono spesso visti come la soluzione definitiva al cambiamento climatico, ma i nostri risultati dimostrano che non è così, se l’elettricità che li alimenta non è pulita.
Gli obiettivi Ue
I risultati dello studio combaciano con gli obiettivi del Green Deal dell’Unione europea, che in tema di decarbonizzazione è attualmente impegnata su un doppio binario:
- da una parte la Commissione europea ha varato un colossale piano di rilancio del settore auto che prevede la spinta ai veicoli elettrici;
- dall’altra parte il piano REPowerEU prevede di accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, fra le altre cose.
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