Livio Sassolini è stato rieletto alla guida di CNA Valtiberina. L’imprenditore 44enne, amministratore unico della storica azienda tessile Busatti di Anghiari, inizia così il suo secondo mandato quadriennale, affiancato da Massimo Foni e Leonardo Marinelli nel ruolo di vicepresidenti.
La rielezione è avvenuta durante l’assemblea degli associati, ospitata sabato 12 aprile presso il liceo “San Bartolomeo” di Sansepolcro. La scelta della sede scolastica ha voluto sottolineare il legame tra mondo dell’impresa e nuove generazioni, tema caro all’associazione, che da tempo promuove iniziative per far conoscere ai giovani il lavoro artigiano.
Nel corso dell’incontro è stato presentato il progetto “Imprenditori del Futuro”, un contest rivolto a cinque istituti superiori della provincia di Arezzo, uno per vallata. A rappresentare il liceo ospitante è stata la classe terza B (indirizzi Scienze Umane ed Economico Sociale), in gara con un’idea d’impresa che punta a conquistare il premio finale: 3.000 euro per l’istituto e 2.000 per gli studenti.
A testimoniare il valore del dialogo tra scuola e mondo produttivo sono intervenuti tre imprenditori del territorio. Susan Elisabeth Campbell, socia di Luce in Sansepolcro Srl, ha raccontato il suo percorso dall’industria cosmetica all’organizzazione di eventi culturali in Valtiberina. Manuel Gorini di Omega Art Srl ha condiviso l’esperienza di un’azienda che esporta gioielli e accessori moda in oltre 40 Paesi. Andrea Marinelli ha presentato la nuova sfida imprenditoriale Vidam Robot, un progetto che coniuga robotica e innovazione nel settore dell’ospitalità.
“Sarà un’occasione di pregio per motivare i nostri ragazzi alla progettazione e allo sviluppo di un’idea originale d’impresa”, ha dichiarato il professor Fabrizio Bianchi, coordinatore didattico del liceo “San Bartolomeo”, esprimendo soddisfazione per la partecipazione al contest.
Il tema del ricambio generazionale resta centrale. In provincia di Arezzo solo il 7% delle imprese è guidato da under 35, con una quota ancora più bassa tra quelle artigiane. Un dato che riflette le difficoltà legate al passaggio generazionale e alla continuità aziendale. In Valtiberina si contano 3.210 imprese, di cui 725 artigiane.
Numeri che, secondo il rieletto presidente Sassolini, confermano la necessità di politiche di sostegno mirate: “Il futuro della Valtiberina dipende dalla nostra capacità di attrarre i giovani e di dare loro gli strumenti per fare impresa, partendo dalla conoscenza di quanto il mercato del lavoro può offrire. È fondamentale incentivare la creazione di nuove attività imprenditoriali per garantire che il nostro territorio non perda il suo patrimonio di competenze”.
Sassolini ha poi richiamato le difficoltà che ostacolano la crescita: “Viviamo una fase di forte transizione sotto il peso di variabili geopolitiche e geoeconomiche, aggravata dalla burocrazia, dal costo del lavoro e dell’energia, dalla carenza di infrastrutture. Un mix che limita gli investimenti e rende difficile ogni programmazione”.
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