Con l’introduzione della patente a crediti nei cantieri edili, si è aperta una nuova fase per la sicurezza sul lavoro e la responsabilizzazione di imprese e lavoratori. Questo sistema, ispirato a un modello premiale-punitivo, attribuisce crediti a seconda della condotta e del rispetto delle norme in materia di sicurezza, con l’obiettivo di prevenire incidenti e promuovere la legalità nel settore delle costruzioni.
Ma attenzione: non tutte le figure presenti in cantiere sono soggette a questo obbligo. La normativa ha previsto esclusioni mirate per evitare inutili appesantimenti burocratici e distinguere con precisione i soggetti direttamente coinvolti nei lavori da quelli che svolgono attività accessorie o puramente tecniche.
Continua a leggere l’articolo, per approfondire l’argomento.
Chi è obbligato alla patente a crediti e chi no?
La normativa distingue chiaramente tra operatori che eseguono lavorazioni edili e soggetti che, pur entrando nei cantieri, non partecipano in modo operativo alla realizzazione delle opere. In questo secondo gruppo rientrano alcune categorie professionali e imprese che non sono tenute a conseguire la patente a crediti.
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Fornitori di materiali: fuori dall’obbligo
Tra i primi esclusi troviamo i trasportatori e fornitori che si occupano esclusivamente della consegna di materiali nei cantieri. Se l’impresa o il lavoratore autonomo si limita al carico e scarico di merce (cemento, mattoni, attrezzature, ecc.) senza prendere parte alle lavorazioni, non è necessario possedere la patente a crediti.
La loro attività è considerata logistica e collaterale, priva di rischio diretto sull’esecuzione dell’opera. Questa esclusione semplifica la vita delle imprese di trasporto, evitando adempimenti superflui e garantendo fluidità nella gestione delle forniture.
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Tecnici e professionisti del cantiere: attività intellettuale, niente patente
Un’altra categoria esonerata è quella dei professionisti tecnici che accedono ai cantieri con funzioni di progettazione o controllo:
- Ingegneri
- Architetti
- Geometri
Questi soggetti svolgono attività intellettuali legate alla direzione lavori, collaudi, verifiche e consulenze, ma non eseguono materialmente interventi edilizi. Di conseguenza, la normativa non li include tra i destinatari dell’obbligo di patente a crediti.
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Imprese già qualificate con SOA: già sotto controllo
Sono escluse anche le imprese in possesso di attestazione SOA (classifica III o superiore). Questo documento certifica la capacità tecnica ed economica per la partecipazione a lavori pubblici di importo rilevante e già comporta rigidi controlli su:
- Organizzazione aziendale
- Requisiti di sicurezza
- Idoneità tecnica e finanziaria
La legge considera queste imprese già adeguatamente verificate, evitando loro l’ulteriore passaggio della patente a crediti.
Perché queste esclusioni sono importanti?
L’obiettivo della normativa non è complicare la vita agli operatori, ma migliorare concretamente la sicurezza nei cantieri. Per questo motivo, si è scelto di focalizzare gli obblighi su chi lavora direttamente nell’esecuzione dell’opera, escludendo chi opera ai margini del processo produttivo.
Una semplificazione strategica che consente di:
- Evitare inutili aggravi burocratici
- Concentrarsi su chi è esposto a rischi reali
- Mantenere operatività e tempestività nei flussi di cantiere
Attenzione: non tutte le presenze in cantiere richiedono la patente
Molti operatori si chiedono se sia sufficiente accedere a un cantiere per rientrare nell’obbligo. La risposta è no. Ciò che conta è il tipo di attività svolta:
- Se si tratta di supporto tecnico o consegna materiali → nessun obbligo
- Se si eseguono lavori edili, anche saltuari → obbligo di patente attivo
Un principio chiaro, che consente di distinguere responsabilità e requisiti in base al reale coinvolgimento operativo.
Conclusione: conoscere le regole per evitare errori
La patente a crediti rappresenta uno strumento moderno per promuovere cantieri più sicuri e responsabilizzati. Tuttavia, è fondamentale conoscerne le esclusioni e i confini di applicazione, per evitare errori, ritardi e adempimenti inutili.
Comprendere chi deve adeguarsi e chi no aiuta le imprese a lavorare in modo più snello, rispettando la normativa senza appesantire i processi.
In sintesi:
La patente a crediti è obbligatoria solo per chi esegue lavori edili.
Esclusi i fornitori che si occupano solo di trasporto e scarico materiali.
Tecnici come ingegneri e architetti non rientrano nell’obbligo.
Imprese con SOA classifica III o superiore sono automaticamente in regola.
Conoscere queste regole è essenziale per operare in sicurezza e nel rispetto della legge.
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