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quando arriva, a chi, come funziona


Il rimborso IRPEF anche nel 2025 si riceve con accredito direttamente in busta paga o sul conto corrente. 

Si tratta nel dettaglio di una somma spettante al lavoratore dipendente che, a seguito della dichiarazione dei redditi, vanta un credito nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

Come ogni anno, tale rimborso viene erogato dopo ìla presentazione del modello 730, che nel 2025 può essere effettuata dal 30 aprile al 30 settembre. In alternativa si può presentare il modello Redditi PF (ex unico).

In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio come funziona il rimborso IRPEF, quando arriva, a chi spetta e cosa è utile sapere.

QUANDO ARRIVA IL RIMBORSO IRPEF 2025

Dopo l’invio del modello 730 2025, è possibile che il contribuente si trovi nella posizione di debito (ovvero deve versare dei soldi al Fisco ed è tenuto a pagare le relative imposte), oppure al contrario potrebbe avere un credito a suo favore.

Per chi vanta un credito, il rimborso dell’IRPEF non dovuta arriva il mese successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Questo accade per esempio se ha pagato più tasse del dovuto o se, da un ricalcolo, risultano delle somme che non ha ancora ricevuto (maggiori dell’IRPEF che ha versato). Per cui, di conseguenza, ha diritto al relativo rimborso direttamente sul conto corrente o, nel caso dei dipendenti, direttamente in busta paga.

Ma l’accredito dipende dalla data in cui è stata presentata la dichiarazione, cui invio nel 2025 può essere effettuato dal 30 aprile al 30 settembre.

A CHI SPETTA

Il rimborso IRPEF spetta a tutti i contribuenti che vantano un credito nei confronti del Fisco, sia lavoratori dipendenti del settore privato che del pubblico, titolari di un rapporto di lavoro subordinato, sia a tempo determinato che indeterminato.

Invece i lavoratori autonomi o con contratto di collaborazione non possono presentare il modello 730 ma sono tenuti a utilizzare il Modello Redditi PF (ex Unico) per ottenere eventuali rimborsi IRPEF.

Scopriamo ora, come funziona il rimborso IRPEF.

COME FUNZIONA IL RIMBORSO IRPEF IN BUSTA PAGA

Il rimborso IRPEF in busta paga funziona tramite erogazione diretta sul cedolino paga dei dipendenti o tramite rimborso diretto su conto corrente nel caso di lavoratori autonomi o con contratto di collaborazione.

Nel caso dei dipendenti, una volta presentata la dichiarazione dei redditi, sarà l’azienda o il datore di lavoro – che opera come sostituto di imposta – a procedere con accredito diretto della somma riconosciuta al lavoratore.

È bene precisare che il rimborso, però, viene erogato fino a capienza IRPEF azienda. Ciò significa che nel caso non sia possibile rimborsare l’intero importo in una sola busta paga, il resto verrà rimborsato nei cedolini successivi.

Chi invece presenta il modello 730 2025 senza sostituto d’imposta oppure chi presenta il modello Redditi PF, quindi lavoratori autonomi e/o p. Iva, per ricevere il rimborso deve indicare le coordinate del conto corrente bancario o postale all’Agenzia delle Entrate. Infatti in questo caso il rimborso si riceve direttamente sul conto corrente ed è erogato dall’Agenzia delle Entrate.

COME VERIFICARE SE SPETTA IL RIMBORSO

Per verificare se spettano o meno dei rimborsi IRPEF, è possibile consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate e conoscere l’importo esatto, accedendo al Cassetto Fiscale, da questa pagina e cliccare alla voce “Rimborsi da dichiarazione”. Si può utilizzare il servizio previa autenticazione con SPIDCIE, CNS o credenziali Entratel.

Attenzione però, se in precedenza erano stati già indicati i dati del conto corrente bancario o postale, viene proposto l’ultimo IBAN indicato. E in questo caso basta confermare, sostituire o cancellare.

In alternativa, è possibile:

  • contattare direttamente l’Agenzia delle Entrate chiamando i numeri riportati in questo elenco;

  • rivolgersi agli uffici dell’Agenzia delle Entrate, che trovate in questa pagina.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Tra le spese recuperabili in dichiarazione dei redditi, vi segnaliamo le detrazioni per i familiari a carico.

Per approfondire, vi consigliamo di leggere cosa prevede la riforma fiscale 2025. Vi segnaliamo anche il nostro articolo che riassume tutte le novità che riguardano le detrazioni fiscali nel 2025 e come cambiano.

Mettiamo a vostra disposizione, anche la guida alla Legge di Bilancio 2025 e quella sulle detrazioni da lavoro dipendente. Poi, può tornarvi utile la guida all’ISEE aggiornata con le novità 2025.

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