Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Terzo Settore e sostenibilità: 6 pratiche green


Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Nessuno ormai può dichiararsi estraneo al percorso di transizione indicato dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, percorso volto a raggiungere i famosi 17 Obiettivi o SDG (Sustainable Development Goals) e promuovere un futuro migliore dal punto di vista non solo ambientale, ma anche sociale ed economico. L’Agenda 2030 chiama all’ordine tutti gli attori che compongono la società, dalle pubbliche amministrazioni alle imprese d’ogni dimensione, dai cittadini agli stessi Enti del Terzo Settore, i quali però, rispetto alle altre organizzazioni, possono godere di un certo vantaggio: il Terzo Settore è, infatti, per sua natura orientato alla promozione dello sviluppo umano e, talvolta, specificatamente alla salvaguardia dell’ambiente. Ecco che, allora, Terzo Settore e sostenibilità possono legare più facilmente, tanto più che spesso quest’ultima è presente nello scopo istituzionale degli stessi ETS.

A livello ampio, il Terzo Settore può contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile promuovendo – attraverso le proprie attività – benessere e salute, istruzione, pace e giustizia, il consumo e la produzione responsabile, la riduzione delle disuguaglianze e della povertà, e la salvaguardia dell’ambiente.

Concentrandosi sull’obiettivo di sostenibilità più strettamente legato all’ambiente, però, ci sono delle pratiche che tutti gli enti – quindi non solo quelli che operano nel settore della protezione ambientale – possono mettere in atto al proprio interno per essere più green e sostenibili.

Vediamo nel concreto come un ETS può diventare più sostenibile.

1. Sostenibilità Terzo Settore: l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili

Il “Goal 7” dell’Agenda 2030 si concentra, come è noto, sull’Energia pulita e accessibile, e mira più nello specifico ad “Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni”. L’obiettivo è quello di sfruttare sempre più le fonti di energia rinnovabili, come per esempio il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e il geotermico, lasciandosi invece alle spalle l’utilizzo di combustibili fossili.

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

Per raggiungere questo obiettivo di sostenibilità, gli Enti del Terzo Settore possono dotarsi di impianti di energia rinnovabile, così da essere almeno parzialmente autonomi; oppure, per esempio, stipulare un contratto di fornitura energetica con dei fornitori che garantiscono l’utilizzo di fonti rinnovabili.

2. Efficientamento energetico degli spazi per ETS sostenibili

Dal punto di vista energetico, la sostenibilità non si raggiunge semplicemente optando per delle fonti rinnovabili. Diventa infatti fondamentale anche fare in modo di ridurre gli sprechi di energia, a partire da quelli condizionati negativamente dalle performance degli stabili in cui gli ETS hanno sede. Per questo motivo, negli ultimi anni sono stati introdotti tanti incentivi diversi – dall’Ecobonus al Fondo Superbonus – per rendere gli edifici più efficienti, attraverso la coibentazione termica delle facciate esterne, la sostituzione degli infissi, e via dicendo.

3. ETS sostenibile: uso di prodotti a Km zero

L’utilizzo di prodotti a Km zero per lo svolgimento delle proprie attività o eventi può contribuire a ridurre i livelli di inquinamento atmosferico – sapendo che acquistarli vuol dire limitare al minimo le spese di trasporto – ma anche a diminuire gli imballaggi di cartone o di plastica necessari, come può aiutare anche a un taglio drastico dell’energia impiegata per la refrigerazione dei prodotti lungo la catena di trasporto. E ancora, optare per l’utilizzo di prodotti a Km zero significa anche sostenere le aziende locali, e quindi la comunità in cui l’ETS è attivo.

4. Riduzione dei rifiuti e differenziata attenta

Gestire un ETS che non produce rifiuti non è per nulla semplice, anzi, in molti casi è quasi impossibile. Di certo, però, è possibile impegnarsi per ridurre al minimo la quantità prodotta, facendo più attenzione al momento dell’acquisto, per privilegiare i prodotti con meno packaging, e investendo tempo ed energie nella raccolta differenziata, nonché, laddove possibile, in iniziative di riciclo e di compostaggio.

5. Ridurre lo spreco d’acqua

Per un ETS più sostenibile è poi necessario ridurre gli sprechi d’acqua, obiettivo che è possibile raggiungere agendo in diverse direzioni: sensibilizzando soci e utenti sulla necessità di tutelare questo bene, installando rubinetti rompigetto a risparmio idrico, optando per degli elettrodomestici a risparmio idrico e tenendo monitorato l’utilizzo effettivo d’acqua nelle sedi.

6. Dematerializzazione delle comunicazioni e della documentazione

Infine, è bene ricordare che la dematerializzazione rappresenta uno strumento fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi ambientali. Ridurre l’uso delle risorse materiali, potendo contare sulle più moderne tecnologie digitali, è del resto facile e anzi conveniente. Con un gestionale come Terzo Settore in Cloud di TeamSystem è possibile per esempio risparmiare moltissima carta, grazie alle funzionalità che permettono di inviare comunicazioni digitali ai soci, di tenere registri e libri sociali e contabili archiviati su cloud, sempre accessibili e facilmente consultabili, e di rilasciare scontrini e fatture digitali, evitando l’utilizzo di carta termica non riciclabile. Ecco che, allora, con una sola soluzione, è possibile ridurre l’uso di carta e il relativo impatto ambientale, rendendo allo stesso tempo la gestione dell’ETS più rapida, sicura ed efficiente.



Source link

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Conto e carta

difficile da pignorare