Davide Fumagalli è stato confermato segretario generale della Cisl di Sondrio al termine del ventesimo congresso provinciale che si è svolto ieri e lunedì a Bormio.
Assieme a lui, in segreteria, Michele Fedele e Ilaria Urbani. L’elezione ieri pomeriggio, al termine di una due giorni di lavori e di confronto aventi come filo conduttore «Il coraggio della partecipazione». E la partecipazione, a Bormio, è stata significativa come pure i contributi che hanno avvalorato le diverse fasi dei lavori (ieri, nella Magnifica Terra, anche il segretario generale Usr Cisl Lombardia Fabio Nava ndr.) culminate, ieri, nella mozione finale del congresso nella quale Fumagalli ha evidenziato come, al giorno d’oggi, sia «quanto mai importante l’impegno della Cisl per la promozione della partecipazione e della democrazia economica, un impegno mirato a realizzare un modello di democrazia economica capace di affermare, anche nel nostro territorio, la partecipazione attiva delle lavoratrici e dei lavoratori nell’ottica di uno sviluppo che sia inclusivo, sostenibile e responsabile. Si ravvisa, dunque, anche nella nostra provincia, la necessità di attivare un “patto sociale” che realizzi collaborazione ed unità di intenti tra le rappresentanze politiche, imprenditoriali e sociali al fine di sviluppare strategie comuni e condivise».
Guardando al futuro Fumagalli ha rimarcato la necessità di una collaborazione nell’ambito di «iniziative per la ricerca di idee innovative finalizzate ad affrontare le nuove e difficili sfide che si prospettano in un territorio, quale il nostro, con un’apprezzabile propensione all’iniziativa imprenditoriale ma che, rispetto al passato, gode di minori supporti. Si pensi, ad esempio, al rischio di una minore prossimità territoriale dei servizi bancari e finanziari». Guardando al comparto turistico «L’azione della nostra Cisl territoriale non potrà prescindere dall’elaborazione di proposte utili a migliorare la stabilità occupazionale tenendo presente che, in provincia di Sondrio, gran parte dell’occupazione è concentrata nei settori turistico, agricolo e manifatturiero, settori caratterizzati dall’elemento della stagionalità e che richiedono interventi strategici mirati a garantire stabilità occupazionale».
E poi la promozione di adeguate politiche abitative, la questione della demografia provinciale, che vede un progressivo e inesorabile invecchiamento della popolazione, la necessità di un’attenzione mirata nei confronti della condizione giovanile della nostra provincia. E, in una Bormio che si prepara ad ospitare le Olimpiadi del 2026, è stato sottolineato come sia «inoltre, doveroso adoperarsi per ipotesi di sviluppo del territorio che possano apportare crescita economica anche attraverso un’innovazione capace di conciliare maggiore produttività con sostenibilità ambientale e benessere delle lavoratrici e dei lavoratori. A tal proposito, l’evento olimpico del 2026 rappresenta un’opportunità unica per la creazione di valore economico, sociale e ambientale per il territorio, ma è importante sviluppare infrastrutture e promuovere il turismo in modo sostenibile per avere benefici permanenti».
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