Martedì 15 aprile 2025 il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge di variazione di bilancio per un ammontare complessivo di 543,2 milioni per il 2025. Risorse pari a 502,7 milioni di euro sono fondi provenienti dallo Stato e dalle Ue e hanno un vincolo di destinazione; sono assegnati principalmente al finanziamento di opere nel campo della protezione civile (152 milioni), del Fesr 2021-2027 destinato agli investimenti (129 milioni), del Fse 2021-2027 prevalentemente per la spesa corrente e cioè formazione e istruzione (36 milioni), completamento del Pnrr (106 milioni), trasporti e infrastrutture (20 milioni), servizi sociali (19 milioni).
Questa variazione si è resa necessaria per mettere a disposizione più fondi per velocizzare la spesa del Fse, del Fesr, del Pnrr per realizzare opere a vantaggio dei cittadini. Alla sanità vanno nuovi fondi vincolati per un ammontare complessivo di 43 milioni.
La legge prevede inoltre 30,4 milioni di risorse discrezionali, che verranno utilizzate per la copertura di spese obbligatorie. Tra queste: 26,5 milioni per i concorsi alla finanza pubblica imposti dalle leggi di bilancio dello Stato e cofinanziamenti obbligatori dei programmi comunitari della programmazione 2021 – 2027.
“Al disegno di legge – spiega il presidente – è stata aggiunta una nota integrativa, controllata e vidimata dai nostri uffici, che spiega le scelte fatte e si sofferma in particolare sul capitolo sanità : non ci sono riduzioni di servizi, né scostamenti di costi da un anno all’altro, nessun fondo del 2025 verrà utilizzato per coprire costi del 2024. Il disavanzo generato dall’operatività di tutto il sistema sanitario ligure nel 2024 ammonta a 19,2 milioni, che speriamo possa venire ridotto entro la fine del mese, ma aspettiamo in merito notizie dal Ministero”.
Gruppo Pd: “La destra dice no a fondo affitti, sostegno imprese e famiglie per il caro bollette”
“La destra – dichiara il Gruppo consiliare del Partito Democratico -, bocciando tutti i nostri emendamenti e ordini del giorno, che avevano l’unico obiettivo di correggere e migliorare una manovra vuota, ha detto no a una sanità in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini liguri, tutelare il diritto alla casa, sostenere imprese e famiglie. La destra ha detto no a un milione di euro per rafforzare il sistema integrato dei servizi sociali; a 500mila euro per rafforzare i servizi dedicati alle persone con disabilità ; a 500mila euro per la promozione dello spettacolo dal vivo; a 500mila euro per la legge sullo sport; a 50mila euro per il commercio equo e solidale; ha bocciato anche i nostri ordini del giorno per istituire il fondo affitti, visto che lo stato non lo finanzia più e per contrastare il caro bollette a sostegno sia delle famiglie che delle imprese liguri”.
“Ancora una volta – conclude il Gruppo Pd – i diritti e i bisogni dei cittadini, dei lavoratori e delle imprese sono stati messi in secondo piano. Ma soprattutto è stato bocciato tutto nonostante il presidente Bucci abbia detto che emendamenti e ordini del giorno li avrebbe pure approvati, però non ora, più avanti, vediamo. Il solito atteggiamento ‘pilatesco’ di chi se ne lava le mani. La verità è che questa Giunta non ha voluto apportare nessuna correzione a questa manovra che è lontana dai bisogni dei cittadini, non ha alcuna visione politica ma gestisce solo l’ordinaria amministrazione. Una manovra che ricordiamo è stata bocciata anche dai revisioni dei conti che hanno ritenuto l’uso dell’avanzo non regolare, perché utilizzato per finalità diverse da quelle originarie”.
Arboscello (Pd): “35 milioni sottratti ai Lea per coprire la sanità in rosso”
“Con l’approvazione del Ddl61 relativo alla variazione del bilancio di previsione della Regione Liguria, emerge con chiarezza un quadro allarmante – dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello -: è stato previsto un accantonamento di 35 milioni di euro per coprire il disavanzo sanitario, che si stima a fine anno. In sostanza, la Regione Liguria parte già con un buco dichiarato per la Sanità , che si protrarrà per i prossimi tre anni”.
“La variazione approvata – spiega Arboscello – è composta da 20 milioni derivanti dall’avanzo di amministrazione, 7 milioni da economie di spesa (non si capisce quali, perché non è stato spiegato dalle Asl in commissione) e, soprattutto, 35 milioni sottratti ai fondi destinati ai Livelli Essenziali di Assistenza (Lea). Un fondo integrativo per la Sanità , che invece di potenziare servizi e prestazioni, viene trasformato in un salvadanaio per coprire le falle di bilancio”.
“Il dato politico – aggiunge – è molto grave. Le prestazioni sanitarie continuano a diminuire, le liste d’attesa si allungano nonostante l’aumento di acquisti di prestazioni dal privato, ma Alisa resta lì, intoccabile, nonostante inefficienze e scarsa utilità ”.
“Questi mesi di gestione Bucci – conclude Arboscello – sono stati segnati da fallimenti, negazioni dell’evidenza e annunci a effetto. Qualche mese fa Bucci dichiarava che in caso di mancato pareggio di bilancio sanitario avrebbe lasciato l’incarico. Oggi il disavanzo è certificato: aspettiamo un gesto di coerenza e responsabilità . I liguri meritano una Sanità che funzioni, non solo propaganda”.
Giordano (M5S): “Per tappare i buchi di 10 anni di destra regionale, Bucci mette le mani nelle tasche dei cittadini”
“La Giunta Bucci oggi ha toccato il fondo – attacca il consigliere pentastellato -: volendo sintetizzare la manovra di bilancio, come non definirla un taglia-e-cuci studiato solo per mettere delle pezze ai buchi creati da 10 anni di destra al governo della Regione? Spiace constatare come ancora una volta, pur di tappare le falle fatte in nome di accordi e accordicchi siglati frequentando gli yacht degli amici, si mettono le mani nelle tasche dei cittadini”.
“Togliere risorse alla sanità – aggiunge Giordano – significa mettere le mani nelle tasche dei liguri: crediamo sia superfluo ricordare che chi non trova risposte nel sistema sanitario regionale, se vuole curarsi deve mettere mano al portafoglio e rivolgersi al privato. Proporre a un cittadino di Ventimiglia di accettare una visita ad Arenzano significa obbligarlo a mettere mano al portafoglio per spostarsi. Multare chi suo malgrado non riesce a presentarsi a una visita prenotata significa infilare le mani nelle tasche dei cittadini”.
“Un quadro desolante – conclude Giordano – al pari del ‘Chiedi a me’, come se un facilitatore potesse fornire le tante, troppe risposte mai date ai cittadini da una destra regionale arrogante e superficiale. ‘Chiedi a me’ dovrebbero sfoggiarlo i cittadini e la Regione dovrebbe ascoltare in religioso silenzio. Crediamo di sapere cosa chiederebbero: lavoro a tempo indeterminato, salari dignitosi, scuola, sicurezza, prevenzione, trasporti efficienti, luoghi di aggregazione, legalità , case e sanità !”.
Baruzzo (Pd): “Nulla per l’emergenza casa, i giovani, il lavoro e la sanità . Confermati invece i 5 milioni per la comunicazione e i 10 per l’Agenzia in Liguria”
“Queste variazioni di bilancio – dichiara la consigliere regionale e relatrice di minoranza del Pd Carola Baruzzo – sono lontane dai bisogni dei cittadini, senza visione politica, senza senso delle priorità . Si taglia ovunque, tranne sul marketing, per finanziare la propaganda, ma la propaganda non cura le persone, non dà case a chi non ce l’ha e non sistema le strade”.
“In più partono zoppe sul nascere – aggiunge Baruzzo -: con la Corte dei conti, che ha bloccato la parifica del bilancio 2023; con la Corte costituzionale, che contesta i 20 milioni trasferiti dalla sanità ad Arpal e senza nessun documento, a differenza di quanto sostenuto da Bucci, in cui ci sia scritto nero su bianco che il buco in sanità è di 19 milioni. Siamo fermi alla sola delibera, che parla di 62 milioni di disavanzo”.
“È un bilancio – prosegue Baruzzo – che parte con un disavanzo dichiarato per i prossimi tre anni. Dopo cinque mesi dalle elezioni, si certifica che l’eredità della sanità di Toti è ben peggiore di quanto ipotizzato, un buco che è una voragine. Si utilizzano 62 milioni di euro destinati al 2025 per coprire spese del 2024, partendo così in negativo. Nel frattempo, il carrozzone di Alisa continua a prosciugare risorse senza apportare nessun beneficio alla sanità , mentre le liste d’attesa crescono e l’unica misura per arginarle sono 10 milioni di euro destinati ai privati per fargli garantire le prestazioni, che la sanità pubblica impoverita non riesce a garantire”.
“Chiude il cerchio l’assenza di investimenti di risorse regionali: è solo una redistribuzione di risorse nazionali già previste, che la Giunta si limita a distribuire. Senza nessuna visione politica, senza nessuna misura per imprese, famiglie, casa e caro affitti, giovani e scuola, ambiente e territorio. Non c’è un euro in più sulle politiche abitative in un momento in cui l’emergenza casa è sempre più pressante. Si confermano invece i 5milioni per la comunicazione e i 10 per l’Agenzia in Liguria, per la promozione delle iniziative della Regione. Confermando ancora una volta come questa destra guardi solo all’immagine e non alla sostanza. Nel frattempo i cittadini non riescono a curarsi, i giovani fuggono in altre regioni per realizzarsi e aumenta la povertà . Questo è il governo della destra, in Liguria e in Italia”, conclude la consigliera Pd.
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