Con l’entrata in vigore del Decreto-legge 28 febbraio 2025, n. 19, il governo ha messo in campo una nuova serie di misure per alleggerire il peso delle bollette e rafforzare le tutele nei confronti di famiglie e imprese.
Il provvedimento agisce su più fronti: agevolazioni per i nuclei con ISEE basso, contributi per le imprese a forte consumo energetico, proroga delle forniture tutelate per i clienti vulnerabili e maggiore trasparenza nei contratti di energia e gas. Per i consumatori più attenti, poi, ci sono altri modi per sentire meno il peso economico delle bollette, come ad esempio fare un confronto tra le offerte per luce e gas su bollettecasa.it, popolare comparatore online gratuito e facile da utilizzare. In questo modo, si possono comparare le tariffe dei diversi operatori e trovare quella più adatta alle proprie necessità.
Bonus energia da 200 euro per le famiglie con ISEE fino a 25mila euro
Tra le misure di maggiore impatto c’è l’erogazione di un contributo straordinario di 200 euro a favore dei clienti domestici con ISEE fino a 25.000 euro.
Il contributo riguarda le forniture di energia elettrica e sarà disciplinato dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA), che provvederà a definirne modalità operative e tempi, nei limiti delle risorse disponibili presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali. La misura è pensata per contrastare gli effetti degli aumenti dei costi energetici, ancora presenti nonostante un leggero calo dei prezzi del gas negli ultimi mesi.
Prorogata la protezione per i clienti vulnerabili
Il decreto stabilisce anche che, nelle more dell’aggiudicazione del servizio di vulnerabilità, la fornitura di energia elettrica ai clienti che non hanno scelto un fornitore nel mercato libero continuerà ad essere garantita. In sostanza, nessun passaggio forzato al mercato libero per i soggetti vulnerabili: questi continueranno a essere serviti dall’operatore incaricato del servizio di maggior tutela, secondo condizioni fissate da ARERA. Si tratta di una tutela importante per categorie fragili, come over 75, soggetti con disabilità, o chi vive in zone isolate, che rischierebbero di trovarsi spaesati nel passaggio a contratti di libero mercato non sempre facili da leggere o comprendere.
Contributi alle imprese: 600 milioni per la transizione energetica
Non mancano gli interventi rivolti al tessuto produttivo. Il decreto autorizza per il 2025 uno stanziamento da 600 milioni di euro per alimentare il Fondo per la transizione energetica nel settore industriale, destinato in particolare alle imprese a forte consumo di energia. Le risorse arrivano in parte dai proventi delle aste CO₂ del 2024.
In aggiunta, è stata azzerata per sei mesi la componente ASOS (relativa agli oneri generali di sistema) per i clienti non domestici in bassa tensione con potenza superiore a 16,5 kW, in modo da alleggerire la bolletta per molte PMI energivore.
Fondo per contenere gli effetti del prezzo del gas sulle bollette
È stato poi introdotto il meccanismo automatico di “restituzione” per famiglie e microimprese vulnerabili. Se il prezzo del gas naturale nei mercati all’ingrosso supera di almeno il 20% il valore di riferimento previsto nei documenti di programmazione economica, le maggiori entrate IVA incassate dallo Stato potranno essere riutilizzate per finanziare sconti in bolletta tramite un fondo gestito dal Ministero dell’Ambiente.
Si tratta quindi di una sorta di “cashback energetico”, pensato per intervenire in tempi rapidi.
Offerte più chiare: ARERA semplificherà i contratti
Il decreto affronta anche la leggibilità delle offerte nel mercato libero. ARERA avrà 30 giorni per definire nuove regole che migliorino la trasparenza e confrontabilità delle offerte di energia elettrica e gas, anche attraverso documenti standard che tutti i fornitori dovranno utilizzare.
Infine, vengono rafforzati i poteri sanzionatori delle autorità di settore. In caso di inadempienze reiterate o mancati pagamenti di sanzioni, potrà essere disposto l’oscuramento dei siti web delle aziende inadempienti. Il Decreto bollette 2025, in sostanza, alleggerisce i costi, stabilizza il sistema di forniture per i più fragili, e introduce strumenti di maggiore trasparenza. Le famiglie con redditi medio-bassi e le microimprese potranno contare su sostegni concreti, mentre per chi opera nel mercato libero si prospetta un futuro con offerte più chiare e confrontabili.
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