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Falcomatà a Torino per l’Agenda dei Sindaci di Anci


“Il messaggio chiaro che deve e può emergere oggi dall’Agenda per le Città di Torino è la volontà da parte di Anci di continuare a svolgere un ruolo sempre più importante, sempre più da protagonista nelle scelte sulle politiche di Coesione per il nostro paese. Al di là delle tante proposte, delle idee, dei programmi, faccio notare che le parole più ascoltate in questo contesto istituzionale così prestigioso, che sono forse un po’ la sintesi di questa giornata, potrebbero essere due: opportunità e sfida. Due concetti con i quali con cui i sindaci hanno sempre avuto dimestichezza, nella loro capacità di cogliere le opportunità che venivano dai vari programmi europei e nel loro senso di responsabilità e di cultura istituzionale nell’accettare le sfide che venivano dalle istituzioni europee”. Lo ha affermato il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà intervenendo nel corso dell’incontro “L’Agenda per le Città e per i Comuni: le proposte dei Sindaci” promosso da Anci presso la Città Metropolitana di Torino. L’incontro è rivolto ai sindaci dei Comuni capoluogo di Provincia, di Regione e di Città Metropolitana di tutta Italia ed è stato l’occasione per un confronto finalizzato a presentare proposte e priorità per la politica di coesione e per i programmi europei che mettano al centro un nuovo protagonismo dei sindaci.

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“Oggi noi cogliamo l’opportunità che ci viene data e accettiamo le sfide che vengono dall’Unione Europea” ha affermato ancora il sindaco Falcomatà, che ha aggiunto: “Da un lato con la volontà di anticipare quelli che possono essere i prossimi programmi dell’Unione Europea rispetto alle tematiche da trattare e dall’altro lato anche con la consapevolezza che quei programmi devono andare ben oltre la contingenza nella quale vengono immaginati e prodotti. Proprio perché vanno a svilupparsi e a concretizzarsi in un momento evidentemente successivo rispetto alla programmazione. E da qui la capacità di leggere quelle che sono le necessità delle città per i prossimi anni”. 

“Io credo che noi oggi lo possiamo fare con una maturità in più rispetto al passato, perché ieri la sfida del Pon Metro ci ha consentito di capire che tra Città Metropolitane è necessario fare squadra, è necessario scambiarsi le buone pratiche, ragionando in termini di opportunità comune. La sfida di domani invece sarà quella di portare questa opportunità, questa capacità di dialogo, di integrazione, di ragionamento comune tra le città metropolitane europee”.

“Questa è la sfida che noi dobbiamo lanciare oggi. L’Italia, le Città Metropolitane italiane che dialogano in maniera sinergica scambiandosi programmi, scambiandosi buone pratiche, scambiandosi una visione di sviluppo futuro delle aree metropolitane che possa davvero essere uno dei modi attraverso il quale noi costruiamo un sentimento di identità europea. Perché oggi abbiamo anche la responsabilità di costruire davvero una comunità europea. E possiamo farlo con l’esperienza di sindaci – ha concluso Falcomatà – che hanno interpretato l’idea del campanile non come qualcosa all’interno della quale arroccarsi, ma come un elemento sul quale ergersi per avere una visione e una prospettiva più ampia”.

 

 

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