CIVITAVECCHIA – È stato presentato oggi il piano di decommissioning della centrale Enel di Civitavecchia, che l’azienda ha predisposto in vista del phase out attualmente previsto al 31 dicembre 2025 in linea con lo scenario normativo attuale e in assenza di eventuali nuove indicazioni da parte del Governo in relazione al contesto internazionale. Il Piano è stato trasmesso nei mesi scorsi da Enel al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
Il documento, fortemente sollecitato da Comune e Regione in tutte le sedi istituzionali — da ultimo nel corso del consiglio comunale aperto dello scorso mese — fornisce finalmente un quadro operativo concreto rispetto alle tempistiche e alle attività previste, evitando fasi di incertezza o carenza occupazionale e garantendo la piena valorizzazione dell’esperienza e della professionalità delle maestranze coinvolte.
Il piano prevede una durata complessiva di 24/30 mesi, durante la quale saranno realizzate le attività necessarie alla dismissione e alla messa in sicurezza dell’impianto, con attenzione particolare alla gestione delle ricadute occupazionali e sociali sul territorio.
«Si tratta di un passaggio fondamentale – dichiarano congiuntamente il Sindaco Marco Piendibene e la Vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli – accogliamo con favore il fatto che Enel dia seguito alle richieste avanzate con forza da Comune e Regione, in piena sintonia istituzionale. La presentazione di questo piano rappresenta una tappa importante per il nostro territorio: ci consente di affrontare la transizione con strumenti più chiari e di ribadire il principio, per noi irrinunciabile, della tutela del lavoro e del ruolo centrale delle competenze locali in ogni fase di questo processo».
La vicepresidente Angelilli ha evidenziato l’importanza di avere oggi un documento che consenta al territorio di programmare il futuro. «Accogliamo con soddisfazione la notizia che Enel rimarrà sul territorio e garantirà attraverso un piano di attività di decommissioning il mantenimento dei livelli occupazionali e la continuità delle aziende dell’indotto valorizzando le risorse umane e sociali di questo territorio anche nel caso in cui venga confermata la chiusura definitiva della centrale al 31 dicembre 2025. Rimane prioritario inoltre continuare il lavoro portato avanti congiuntamente da Mimit Regione e Comune: subito dopo la scadenza prevista per fine mese della manifestazione d’interessi verrà convocato un nuovo tavolo tecnico attraverso il quale proseguire in modo spedito il percorso già avviato per uno sviluppo industriale sostenibile del territorio, puntando all’accordo di programma utile a semplificare tutto l’Inter e a sostenere l’attrazione di investimenti. Inoltre siamo in dirittura d’arrivo sull’iter dell’introduzione della zona logistica semplificata, che rappresenterà un valore aggiunto per il territorio e per le imprese, anche in termini di incentivi fiscali oltre che di riduzione dei tempi e degli oneri burocratici».
Il Sindaco Marco Piendibene ha aggiunto che «quella di oggi è una presentazione importante, che segna un punto di svolta. Non è solo un atto formale – ha aggiunto – è il frutto di un percorso di confronto serrato e costante, nel quale la nostra Amministrazione ha voluto sempre tenere alta l’attenzione sulla necessità di pianificare il futuro della città, a partire dalla garanzia occupazionale. È altrettanto significativo che questo momento si sia svolto alla presenza delle associazioni datoriali e sindacali del territorio, che rappresentano una componente essenziale del dialogo e della coesione sociale in questa fase di trasformazione. Il contributo delle parti sociali sarà fondamentale per vigilare, proporre e accompagnare ogni passaggio di questa transizione. Parallelamente a questo, proseguono con determinazione altri percorsi che riteniamo fondamentali per lo sviluppo del territorio – ha proseguito Piendibene – mi riferisco all’ampliamento della Zona Logistica Semplificata, alla possibilità di sovrapposizione con le aree soggette ad aiuti di Stato secondo l’art. 107 del TFUE, e alla manifestazione di interesse in corso presso il MIMIT. Sono progetti che inseriamo all’interno di una visione coerente e sostenibile che, indipendentemente dalla disponibilità delle aree di centrale, mira a fare di Civitavecchia un centro nevralgico per l’industria, la logistica e l’innovazione, capace di generare lavoro stabile e migliorare al contempo la qualità della vita per tutti i cittadini».
Riguardo al cronoprogramma dettagliato degli interventi, l’Amministrazione comunale e la Regione Lazio intendono monitorare passo dopo passo, a tutela degli interessi del territorio, dei lavoratori, delle imprese e dei cittadini.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link