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Busta paga, «bonus» di minimo €700 netti a maggio per tutti questi lavoratori


A maggio, con cedolino straordinario, viene pagato una sorta di “bonus” al personale delle Forze Armate e di Polizia, merito del rinnovo di contratto per il triennio 2022-2024 con il quale lo stipendio, a decorrere dall’1 gennaio 2024, viene incrementato del 5,89%.

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Dopo mesi di attesa, infatti, il testo del rinnovo di contratto è pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale, permettendo così a NoiPa di procedere con l’adeguamento stipendiale previsto, riconoscendo nel frattempo anche gli arretrati per l’anno 2024 e per i primi mesi del 2025.

L’importo ovviamente varia a seconda di quella che è la posizione retributiva dell’interessato, visto che l’aumento è calcolato in percentuale sullo stipendio lordo. Generalmente però si tratta di un importo di circa 720 euro netti, in quanto va considerato anche che da quanto spetta vanno scorporate le somme già pagate a titolo di indennità di vacanza contrattuale – indicata in busta paga con la sigla Ivc – e con l’anticipo del rinnovo di contratto.

A tal proposito, ecco maggiori informazioni sull’aumento – che non si può definire un vero e proprio “bonus” – che verrà riconosciuto già a maggio al personale interessato, ossia a coloro che fanno parte delle Forze Armate e di Polizia (con l’esclusione dei dirigenti).

Quando arriva l’aumento del rinnovo di contratto Difesa e Sicurezza

Mancava solamente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo del rinnovo di contratto per rendere operativo l’aumento di stipendio come pure tutte le altre novità previste dall’accordo, come ad esempio il riconoscimento di nuove indennità (ne abbiamo già parlato qui) o l’estensione della licenza straordinaria per congedo parentale fino ai 12 anni di età del figlio, così da equipararla al congedo Inps.

A questo punto NoiPa ha tutti gli elementi per procedere all’adeguamento delle tabelle stipendiali riconoscendo gli aumenti attesi da tempo. Nel dettaglio, secondo le ultime notizie sembra che l’intenzione sia quella di pagare subito gli arretrati e di farlo con cedolino straordinario in pagamento intorno al 26 maggio. Questo è l’obiettivo che tuttavia non è detto verrà raggiunto: molto dipenderà dal lavoro degli uffici in queste settimane, visto che i tempi sono piuttosto ristretti.

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Per quanto riguarda l’adeguamento dello stipendio, invece, di certo non sarà possibile farlo a maggio visto che l’elaborazione è già in stato avanzato e non c’è più tempo per intervenire. Sicuramente però gli aumenti verranno riconosciuti regolarmente da giugno 2025.

Di che importi si tratta?

Come anticipato abbiamo parlato di una sorta di “bonus” di almeno 700 euro netti.

Ma a come siamo arrivati a un tale importo? Abbiamo già avuto modo di sottolineare come la cifra varia in base allo stipendio percepito, in quanto calcolata in percentuale – del 5,89% – sulla retribuzione annua lorda.

Nel dettaglio, gli arretrati vanno calcolati in riferimento a tutto l’anno 2024 – per tredici mensilità quindi – e per i primi mesi del 2025, da gennaio a maggio. Nessun arretrato, invece, spetta per il 2022 e 2023 visto che gli aumenti per questi anni sono riconosciuti in misura inferiore tanto da essere assorbiti già dell’indennità di vacanza contrattuale riconosciuta.

Attenzione poi perché per gli anni 2024 e 2025 dall’aumento va sottratto quanto già accreditato a titolo di indennità di vacanza contrattuale, pari allo 0,5% dello stipendio lordo, e dell’anticipo di rinnovo di contratto pari al 3,35%.

A questo punto possiamo fare un calcolo indicativo di quanto spetterà considerando che con il rinnovo di contratto i sindacati delle Forze di Polizia e le Associazioni professionali a carattere sindacale delle Forze Armate hanno puntato a un aumento base di 100 euro netti.

Quindi, considerando che tra anticipo del rinnovo di contratto e indennità di vacanza contrattuale circa 60 euro netti già sono riconosciuti in busta paga, con gli arretrati verranno riconosciuti i restanti 40 euro. Per 13 mensilità sono 520 euro per il 2024, più altri 200 euro per il 2025, siamo a 720 euro netti su per giù, fermo restando che ovviamente per i gradi più alti l’aumento sarà maggiore.

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