Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.

 

La Process Intelligence trasforma la crisi in opportunità, proteggendo margini e supply chain da dazi e instabilità. L’analisi di Celonis


Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

Andrea Carboni, country leader di Celonis Italia

L’inasprimento delle politiche commerciali statunitensi, culminato nell’introduzione di un dazio del 10% su tutte le importazioni e tariffe “reciproche” ancora più severe verso i Paesi in surplus commerciale, ha innescato una nuova ondata di instabilità per le supply chain globali. L’effetto domino è già in atto: aumentano i costi, si allungano i tempi, si comprimono i margini. Il protezionismo commerciale sta infatti tornando al centro del dibattito economico globale, con effetti immediati su costi, approvvigionamenti e catene di fornitura. Tariffe e protezionismo sono dunque oggi il tema dominante nei board meeting di moltissime imprese: la nuova crisi non è più sanitaria o energetica, ma commerciale. E, soprattutto in Italia, dove interi comparti come l’automotive, la meccanica di precisione e il farmaceutico sono fortemente dipendenti da forniture estere, le imprese si trovano davanti a una scelta: subire l’onda d’urto o accelerare la trasformazione digitale delle operation.

Una delle risposte più avanzate a questa crisi arriva dalla Process Intelligence, una tecnologia di cui Celonis è leader di mercato e che attraverso digital twin dei processi aziendali, mappando in tempo reale ciò che accade in produzione, logistica, procurement e finance, e – soprattutto – è capace di simulare cosa accadrà. «Per le aziende non è più sufficiente sapere dove si manifestano le criticità: serve anticiparle e decidere prima che l’impatto si traduca in perdita di valore» spiega Andrea Carboni, country leader di Celonis Italia.

Attraverso la Process Intelligence, le aziende possono infatti quantificare l’esposizione ai dazi su singoli materiali o fornitori, identificare le aree più vulnerabili della supply chain, valutare gli effetti delle nuove politiche tariffarie sui margini e ricevere indicazioni su strategie alternative di sourcing. Non si tratta solo di contenere i costi o reagire agli shock: oggi più che mai è cruciale costruire supply chain resilienti, capaci di adattarsi rapidamente a cambiamenti esterni senza compromettere l’efficienza operativa. La resilienza diventa così un vero e proprio vantaggio competitivo, e la Process Intelligence lo strumento per renderla concreta.

Simulare scenari tariffari, testare nuove rotte logistiche o valutare la sostituzione di un fornitore prima che il problema diventi operativo è dunque oggi possibile. Il digital twin dei processi non è più solo uno strumento di monitoraggio, ma un vero e proprio alleato del business con cui testare in anticipo l’effetto di una nuova politica commerciale, una riallocazione dei fornitori o un cambiamento nei flussi logistici. Questo tipo di “stress test” predittivo, fino a pochi anni fa appannaggio solo delle grandi multinazionali, sta diventando lo standard anche tra le medie imprese grazie alla diffusione e all’adozione dell’AI. Ma è doverosa una precisazione: come rilevato nel Process Optimization Report 2025 realizzato da Celonis, l’89% dei leader aziendali ritiene che l’intelligenza artificiale, per essere davvero utile, debba basarsi su dati processuali aggiornati e contestualizzati. Senza una base solida, anche gli algoritmi predittivi rischiano di produrre decisioni distorte o inefficaci.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

La Process Intelligence rappresenta invece una risposta concreta per coordinare azioni rapide e coerenti su larga scala con una visione completa. «Non si tratta solo di reagire alle crisi» – aggiunge Carboni – «ma di allenare una capacità decisionale che tenga insieme visione strategica ed execution. L’intelligenza artificiale funziona davvero solo se è alimentata da processi intelligenti che di fatto oggi rappresentano la leva più importante per generare cambiamento e valore».

Per aiutare le imprese a rispondere al nuovo scenario tariffario, Celonis ha sviluppato tre pacchetti mirati:

  • Tariff Impact – per quantificare l’esposizione e definire le priorità di intervento;
  • Supplier Collaboration – per allinearsi con i fornitori nella mitigazione dei costi;
  • End-to-End Response – per orchestrare una risposta integrata tra procurement, logistica e finance.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Prestito personale

Delibera veloce