Aste immobiliari

l’occasione giusta per il tuo investimento.

 

apriremo subito un confronto – ekuonews.it


TERAMO – “Per quanto concerne il Palazzo della sanità il Comune è assolutamente disponibile ad aiutare i proprietari nell’individuazione di soluzioni e sedi alternative, soprattutto in virtù di una rigenerazione urbana che è sempre stata una nostra priorità. Va detto, però, che ad oggi la volontà espressa in atti dagli stessi enti proprietari è quello dell’abbattimento e ricostruzione dell’immobile. Lo conferma anche il fatto che in tutti gli incontri tra il Comune e l’ente proprietario proponente (ARPA – ex ARTA), i rappresentanti di quest’ultimo hanno sempre ribadito di avere come unico mandato quello dell’abbattimento e della ricostruzione. Non possiamo sostituirci a loro o decidere al loro posto, ma anche fronte del dibattito che si sta sviluppando apriremo fin da subito un tavolo di confronto con l’obiettivo di correggere un errore che risale a molti anni fa, quando l’idea di sviluppo di una città era molto diversa da quella legata alla sostenibilità e alla rigenerazione. Due aspetti che hanno sempre contraddistinto l’attività di questa Amministrazione che, dopo anni di paralisi e regressione culturale e urbanistica, fin dal mio primo mandato ha messo in campo un processo di rigenerazione e rinascita della nostra città, come dimostrano gli interventi realizzati e quelli di cantiere tra i quali quelli sul teatro romano, sull’ex mercato coperto, sul teatro comunale, sul Braga, sul Castello della Monica, sugli spazi pubblici, sugli impianti sportivi”. Così il Sindaco Gianguido D’Alberto che, rispetto all’intenso dibattito che negli ultimi giorni si è sviluppato intorno al futuro del Palazzo della Sanità in piazza Martiri Pennesi, la cui proprietà è in parte della Regione, per il tramite dell’ARPA (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, ex ARTA) e in parte della Provincia, che ne possiede il piano terra e il primo piano, interviene per puntualizzare alcuni aspetti e per sottolineare come il Comune “sia sempre stato disponibile a un confronto con la proprietà per individuare la migliore soluzione”.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

L’edificio, che insiste in un’area centralissima della città, risulta attualmente interessato da un progetto di abbattimento e ricostruzione finanziato a valere sul Programma straordinario di rigenerazione urbana connesso al sisma, con relativa richiesta di permesso a costruire presentata al Comune dagli enti proprietari. Un immobile, dunque, rispetto al quale il Comune non ha alcuna competenza diretta se non di carattere esclusivamente amministrativo.

“Va chiarito, innanzitutto, che il dibattito, a tratti surreale e strumentale, che si è sviluppato in questi giorni intorno al palazzo della sanità parte da una mancata reale conoscenza dei fatti – spiega il primo cittadino – la struttura, che ospita gli uffici dell’ARPA Abruzzo, è in parte di proprietà della Regione e in parte della Provincia, che fino ad oggi con i relativi atti hanno sempre confermato la volontà di procedere alla demolizione e alla ricostruzione dell’attuale palazzo. Con l’Assessore Ciapanna abbiamo preso atto positivamente delle dichiarazioni di uno degli enti proprietari, rilasciate in questi giorni, a trovare una soluzione alternativa così come della condivisione di un’eventuale delocalizzazione dell’immobile su cui sembra esserci convergenza da parte di tutte le forze politiche, ma se non vi sono atti conseguenti da parte di entrambi i proprietari non possiamo certamente sostituirci a loro. Aggiungo che fino a oggi, di tutti gli interventi registrati, non ce n’è uno che abbia proposto delle soluzioni concrete e sostenibili. Come Amministrazione apriremo immediatamente un confronto con le due proprietà del palazzo della Sanità e con le altre istituzioni del territorio, che invitiamo fin da adesso a mettere sul tavolo eventuali aree disponibili. Come Comune abbiamo già in atto da tempo una ricognizione delle aree attualmente disponibili dove eventualmente delocalizzare l’edificio e invitiamo tutti gli altri enti pubblici a fare altrettanto, nell’ambito di una collaborazione sinergica”.

Il primo cittadino evidenzia inoltre l’esigenza che “qualsiasi soluzione alternativa dovrà tenere conto della necessità di non creare vuoti urbani, anche a fronte della convivenza nell’area di altri spazi di socializzazione. Come Comune – aggiunge il Sindaco – stiamo lavorando per riportare tutti gli uffici in centro e anche per quanto riguarda gli altri enti credo che questa debba essere una priorità. Non posso però esimermi dall’evidenziare come chi oggi parli di mancanza visione da parte del Sindaco e dell’Amministrazione lo faccia esclusivamente in modo strumentale. Tutti gli interventi di rinascita e rigenerazione della città che stiamo portando avanti dopo anni in cui il capoluogo era stato abbandonato a se stesso, dagli interventi in centro storico a quelli nelle frazioni, sono strettamente connessi e frutto della nostra visione della Teramo dei prossimi cinquant’anni. In questo processo inseriremo anche il futuro di quell’area, sul quale ci confronteremo anche con la collettività. Dalla valorizzazione e rigenerazione degli hub culturali agli interventi sulle aree pubbliche, passando per quelli sul Parco Fluviale, è evidente come la città stia cambiando volto e non vederlo vuol dire non essere capaci di leggere la realtà o negarla in mala fede. Per questo invitiamo anche le forze politiche di centrodestra teramane, che forse in questi giorni hanno dimenticato come sia proprio la Regione, oggi governata dallo stesso centrodestra, ad essere proprietaria dell’immobile e non il Comune, a evitare polemiche strumentali e a mettersi a disposizione per collaborare all’individuazione di soluzioni reali e sostenibili”.





Source link

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Prestito personale

Delibera veloce