Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Tu assumi personale e la Meloni lo paga


Un nuovo incentivo da parte dello Stato rivolto alle imprese che permetterà di assumere più personale, ecco come funziona.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Gli incentivi statali sono strumenti fondamentali attraverso cui lo Stato interviene per promuovere lo sviluppo economico, sostenere l’innovazione, aiutare categorie in difficoltà o favorire comportamenti virtuosi da parte di cittadini e imprese.

Si tratta, in pratica, di agevolazioni economiche, fiscali o contributive concesse a chi soddisfa determinati requisiti. Possono presentarsi sotto forma di detrazioni fiscali, contributi a fondo perduto, bonus monetari o crediti d’imposta, e sono spesso pensati per raggiungere obiettivi specifici, come l’efficienza energetica, la transizione ecologica, il rilancio dell’occupazione o il sostegno al reddito.

Negli ultimi anni in Italia, si è assistito a un aumento significativo degli incentivi, specialmente in ambito edilizio ed energetico. Un esempio su tutti è il Superbonus 110%, introdotto nel 2020 per incentivare la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza sismica degli edifici.

Questo incentivo ha generato un forte impulso all’economia, in particolare al settore dell’edilizia, sebbene abbia anche sollevato problemi di gestione e sostenibilità economica. Accanto a questo, sono stati introdotti bonus per l’acquisto di veicoli elettrici e a basse emissioni, incentivi per la digitalizzazione delle imprese e per la formazione professionale, agevolazioni per l’imprenditoria femminile e giovanile.

Il ruolo degli incentivi

Il ruolo degli incentivi è duplice: da un lato servono come strumento di sostegno diretto per chi si trova in una situazione di difficoltà economica o sociale, dall’altro agiscono come leva per orientare i comportamenti dei cittadini verso scelte più consapevoli e sostenibili, in linea con le politiche nazionali ed europee.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Ad esempio, incentivi per l’installazione di pannelli solari o per l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo favoriscono una maggiore attenzione all’ambiente e alla riduzione degli sprechi energetici. Incentivi all’occupazione o alla stabilizzazione dei contratti, invece, aiutano a ridurre la precarietà e a rendere il mercato del lavoro più inclusivo.

Giorgia_Meloni_(2023)
Giorgia Meloni (Wikimedia Foto) – www.sciencecue.it

Un incentivo per assumere

Il bonus giovani under 35 è un’agevolazione per incentivare l’assunzione di ragazzi mai impiegati a tempo indeterminato, e prevede un esonero contributivo totale fino a un massimo di 500 euro mensili per due anni. La misura, introdotta con il decreto Coesione, è finalmente pronta a partire dopo una fase iniziale piuttosto confusa: la prima versione del decreto attuativo era stata ritirata perché escludeva alcune assunzioni effettuate tra settembre 2024 e gennaio 2025.

Il beneficio si applica a livello nazionale, ma con una differenziazione importante per le regioni del Sud, ovvero quelle comprese nella cosiddetta ZES Unica (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna). In queste aree l’esonero contributivo sale a 650 euro, ma sarà accessibile solo per le assunzioni effettuate dal 31 gennaio 2025 in poi, data in cui è arrivata l’autorizzazione ufficiale della Commissione Europea.



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