- Dopo il via libera alla privatizzazione dell’aeroporto di Catania, si prospetta la cessione della SAC (Società aeroporto Catania Spa) per una percentuale che potrebbe arrivare al 66%.
- La decisione è presa in vista di un rinnovamento e di un miglioramento dei servizi aeroportuali della regione Sicilia, con la previsione di un ampliamento dell’infrastruttura.
- Nel mese di giugno arriveranno le prime indicazioni sul bando per la cessione della società pubblica a enti privati.
Confermata la privatizzazione dell’aeroporto di Catania, per cui la SAC, Società aeroporto Catania Spa, ha annunciato l’apertura del proprio capitale a enti privati. Verranno quindi vendute le azioni dei soci sul mercato per una percentuale della società variabile tra il 51% e il 66%.
Dopo che il ministero dei Trasporti avrà confermato tutte le autorizzazioni a procedere, nel mese di giugno 2025 arriverà il bando (o i bandi) per la cessione delle azioni. La scelta di privatizzare l’aeroporto va nella direzione di un miglioramento dei servizi proposti in Sicilia per ciò che riguarda i trasporti, quindi per modernizzare e innovare le infrastrutture.
Privatizzazione aeroporto Catania: il bando
Si prevede l’arrivo di un bando specifico, a inizio giugno, con cui i soggetti privati potranno accedere alle azioni della società SAC e quindi prendere parte alla privatizzazione. Ad approvare questa decisione è stata direttamente l’Assemblea dei soci della SAC, il 26 marzo 2025.
Il bando arriverà a chiusura di un percorso di modernizzazione dell’aeroporto iniziato già diversi anni addietro, con l’intenzione di migliorare l’offerta di servizi di trasporto per la regione Sicilia. Privatizzare il sistema aeroportuale di Catania (e anche di Comiso di conseguenza) è una scelta voluta per lo sviluppo del territorio, per cui lo stesso sindaco si dice soddisfatto.
Lo scalo quindi sarà sviluppato in modo strategico per garantire una migliore competitività sul piano nazionale e internazionale, offrire maggiori servizi ai cittadini e garantire migliori infrastrutture.
Va ricordato che attualmente la SAC è controllata per la maggioranza dalla Camera di commercio del Sud Est (per il 60,64% del capitale) e altri attori pubblici come Irsap, il Libero consorzio di Siracusa, la Città metropolitana di Catania, il Comune di Catania e quello di Comiso. Il controllo pubblico comunque sarà confermato, ma i capitali verranno gestiti in forma privata.
Aeroporto Catania: il piano di crescita
La privatizzazione è quindi un tassello importante per la crescita, già iniziata negli ultimi anni. Nel 2024 infatti questo scalo ha visto ben 12 milioni di passeggeri, con l’aggiunta di nuove rotte e un miglioramento generale dei servizi. Sono seguiti e continuano tutt’ora lavori per il rinnovamento1, come la ristrutturazione e l’ampliamento della VIP Lounge SAC, al momento chiusa fino a fine maggio 2025.
L’orario notturno è sospeso fino al 30 ottobre 2025 per lo svolgimento dei lavori di interramento della linea ferroviaria, per la costruzione della nuova pista di volo.
Il Masterplan 2030 presentato recentemente per l’aeroporto di Catania prevede infatti la costruzione della pista di volo aggiuntiva di 3.000 metri, con l’obiettivo di ospitare nei prossimi anni fino a 20 milioni di passeggeri. Si parla di un investimento per oltre 600 milioni di euro nei prossimi anni per raggiungere questo obiettivo.
Si prevede la costruzione di due nuovi terminal, oltre a nuovi spazi per taxiway. Questi interventi contribuiranno allo sviluppo economico della Sicilia e ad incentivare ulteriormente il turismo in questa regione.
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