È partita da Milano la quinta edizione di Empower the Future, il business summit firmato Forbes Italia che ha riunito protagonisti del mondo istituzionale, accademico e imprenditoriale per fare il punto su innovazione, sostenibilità e trasformazione sociale. L’evento ha anche segnato l’inaugurazione ufficiale del Duomo Space, nuovo centro nevralgico per gli eventi di Forbes nel capoluogo lombardo.
Trasmettendo in diretta streaming su Forbes.it, la giornata si è articolata in quattro panel tematici – Smartcity & Smartmobility, Transizione energetica, Economia circolare, Sostenibilità sociale – con l’obiettivo di delineare scenari futuri e buone pratiche per uno sviluppo più equo, resiliente e tecnologicamente avanzato.
L’evoluzione delle città intelligenti è stata al centro del primo panel. Tra i relatori, Andrea Conti (Ecosystem Lead South Europe di EIT Digital) ha approfondito il tema del rapporto tra open data e pubblica amministrazione illustrando le attività formative e accademiche della rete universitaria internazionale EIT. Marco Baccaglioni, direttore generale del Comune di Brescia, ha presentato l’avanzato sistema di mobilità sostenibile della città tra cui la sperimentazione della prima navetta pubblica a guida autonoma basata su intelligenza artificiale. Brescia si distingue anche per l’utilizzo del digital twin un modello digitale urbano alimentato da dati che consente simulazioni affidabili e pianificazione sostenibile. Matteo Artero, country manager di Soly Italia, ha illustrato un innovativo modello di business basato su colonnine fotovoltaiche per uso privato e su una piattaforma AI che ottimizza consumi e ricariche: il primo contratto di energia dinamica in Italia a servizio delle comunità energetiche.
“Humanizing Energy” è stato il concetto chiave del secondo panel. Ilaria Sergi (ENEA) ha spiegato come rendere l’energia un fattore più accessibile e umano illustrando il progetto Italia in Classe A volto alla promozione dell’efficienza energetica attraverso leve culturali e sistemiche. Igor Malgieri (Edison, World Energy Council) ha evidenziato il ruolo dei giovani nella transizione energetica e l’impegno storico di Edison nel settore. Alessandro Tornini, founder di Oliverio&Partners, ha presentato una ricerca della Sheffield University che dimostra come il solare aumenti fino al 30% l’efficienza in agricoltura chiedendo una semplificazione normativa per incentivarne l’adozione. Nima Oulomi, fondatore della startup Tabò, ha proposto una piattaforma digitale interattiva per progettare impianti fotovoltaici residenziali riducendo tempi e costi di installazione.
Nel terzo panel, si è discusso del potenziale economico dell’economia circolare. Davide Chiaroni (Politecnico di Milano) ha segnalato un rallentamento dovuto a incomprensioni culturali: la circolarità non è ideologia ma ottimizzazione economica. Edoardo Iannuzzi (ACBC) ha parlato di eco-design e software ERP per monitorare l’impatto ambientale aziendale, sottolineando come riciclare non sia solo etico, ma anche strategicamente vantaggioso. Alessandra Baldissera (Oro in Euro Italia) ha illustrato l’importanza del riuso dei materiali preziosi e del packaging FSC. Maria Teresa Betti (Radici Group) ha raccontato l’approccio circolare del gruppo, attivo fin dagli anni ’50 e il valore dell’open innovation per materiali riciclati, leggeri e a basso impatto.
Il panel conclusivo ha posto l’accento sull’importanza della sostenibilità sociale e del ruolo delle imprese nella rigenerazione delle comunità. Emanuele Di Angelantonio (University of Cambridge e Human Technopole) ha parlato di population science e dell’uso dei dati per leggere la realtà sociale, lamentando però le barriere normative italiane. Laura Biancalani (Fondazione Bocelli) ha illustrato i progetti educativi e umanitari della fondazione in Italia e all’estero, mentre Maria Cristina Ferradini (Fondazione Amplifon) ha presentato il Manifesto della Gentilezza, parte integrante del codice etico, e le attività di assistenza agli anziani fragili. Infine, Claudia Pievani, CEO di Miomojo, ha mostrato come un’azienda possa essere etica e performante: la sua linea di borse vegane ha ottenuto la certificazione B Corp grazie a un impatto ambientale e sociale tra i più virtuosi del settore moda.
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