(AGENPARL) – Roma, 26 Aprile 2025
(AGENPARL) – Sat 26 April 2025 UNICREDIT-BPM, TURCO (M5S): “GOVERNO METTE A RISCHIO LIBERTÀ D’IMPRESA E FIDUCIA INVESTITORI”
Roma, 25 apr. – “La decisione del Consiglio dei Ministri guidato da Giorgia Meloni di attivare il Golden Power nei confronti dell’operazione di acquisizione di Banco BPM da parte di UniCredit solleva forti perplessità e preoccupazioni sul piano economico, giuridico e istituzionale. Per la prima volta questo strumento, concepito per proteggere asset strategici da acquisizioni straniere, viene applicato in modo inedito e discutibile a un’operazione domestica tra due grandi banche italiane. Una scelta che rischia di trasformare la tutela dell’interesse nazionale in una forma di dirigismo economico che frena l’iniziativa privata, ostacola il consolidamento del settore bancario e mina la credibilità del sistema Paese. Le prescrizioni imposte a UniCredit, tra cui il vincolo a non ridurre per cinque anni l’esposizione ai titoli di Stato italiani da parte di Anima SGR, pongono limitazioni operative gravi, potenzialmente dannose per la gestione professionale del risparmio. Un’imposizione che appare irrazionale e contraddittoria, considerando che la stessa Anima è stata acquisita da Banco BPM senza che il governo ponesse alcun vincolo, nemmeno a fronte della presenza del gruppo francese Crédit Agricole tra i principali azionisti, che potrebbe dirottare altrove i risparmi degli italiani”. Lo scrive in una nota il Sen. Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 Stelle e Coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Imprese.
“La mancanza di chiarezza normativa, la scarsa coerenza con le direttive europee e le prassi regolamentari e la possibilità che le misure vengano interpretate in modo discrezionale, inoltre, sollevano seri dubbi di legittimità e aprono la strada a contenziosi nazionali ed europei – prosegue Turco –. Ci chiediamo: quale messaggio viene lanciato agli investitori nazionali e internazionali? È questo il clima di fiducia e certezza del diritto che dovrebbe attrarre capitali e sostenere lo sviluppo economico dell’Italia? Il governo afferma di voler tutelare l’interesse nazionale. Ma come può considerarsi tale un intervento che rischia di indebolire la seconda banca del Paese, rallentare il credito alle imprese e danneggiare i risparmiatori? L’effetto boomerang è dietro l’angolo: a essere scoraggiati non saranno solo i protagonisti di questa operazione, ma l’intero sistema bancario e produttivo italiano nel suo complesso. In un contesto europeo che promuove il consolidamento bancario e la competitività, l’Italia sembra imboccare una strada opposta: quella dell’arbitrarietà, dell’incertezza e dell’interventismo politico. Un segnale preoccupante che non può passare sotto silenzio. Per questo presenteremo un’interrogazione al Presidente del Consiglio e al ministro dell’Economia e delle Finanze, che dice di voler usare il Golden Power con virilità, come fanno gli Stati Uniti. Peccato che questa virilità venga poi usata a senso unico ed in maniera arbitraria, perché da una parte questo strumento viene applicato contro un’azienda italiana come UniCredit e dall’altra non viene usato di fronte a interessi stranieri” conclude.
—————–
Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link