BUSSOLENO – L’Amministrazione comunale di Bussoleno alza la voce contro la prevista chiusura dello sportello di Banca Intesa nel paese, unendosi al coro di preoccupazioni che sale dalle aree montane, interne e rurali d’Italia. Con un ordine del giorno che pone al centro la “valorizzazione dei servizi bancari e contro la chiusura degli sportelli nei territori montani, interni e rurali del Paese”, il Comune guidato dal Sindaco Antonella Zoggia intende farsi portavoce di un disagio crescente e di una visione alternativa del ruolo degli istituti di credito. Il documento approvato dal Consiglio comunale sottolinea con forza come le banche siano “imprese chiamate a contribuire alla rigenerazione dei territori, al ripensamento economico e sociale delle aree rurali e montane da oggi ai prossimi 30 anni”. Un appello diretto affinché gli istituti bancari, in sinergia con le rispettive Fondazioni di origine, si impegnino attivamente nell’individuazione di “percorsi di crescita e sviluppo delle valli appenniniche e alpine”.
No alla chiusura della banca a Bussoleno
L’Amministrazione comunale di Bussoleno non è nuova a denunciare la “grave smobilitazione dai territori di diversi erogatori di servizi”, un fenomeno che, in accordo con Uncem (Unione nazionale dei Comuni e degli Enti montani), viene indicato come una delle principali cause dell’”abbandono e dello spopolamento”, con particolare riferimento al trasferimento delle giovani generazioni. Tra i soggetti che hanno significativamente ridotto la loro presenza nelle aree montane e rurali, le banche occupano un posto di rilievo. L’ordine del giorno ricorda come, nel corso dell’ultimo quinquennio, si sia assistito a una “chiusura di numerosi sportelli”. I dati del 2024, forniti da Istat e Banca d’Italia, dipingono un quadro allarmante: un saldo nazionale negativo di 508 sportelli, con un calo complessivo sotto i 20mila unità (-2,5% rispetto al 2023). Il trimestre finale del 2024 ha registrato il picco di 432 chiusure, lasciando circa 230mila italiani senza una banca nel proprio Comune di residenza.
Contro lo spopolamento dei comuni
La decisione di Banca Intesa di chiudere lo sportello di Bussoleno si inserisce in questo trend nazionale, ma per la comunità locale rappresenta un duro colpo. La chiusura non significa solo la perdita di un servizio essenziale per i cittadini, in particolare per le fasce più anziane e meno digitalizzate, ma anche un potenziale freno allo sviluppo economico del territorio. La presenza di un istituto bancario è infatti un elemento cruciale per sostenere le attività commerciali, le piccole e medie imprese e, in generale, per garantire un tessuto socio-economico vitale. L’ordine del giorno del Comune di Bussoleno non si limita a esprimere la propria contrarietà alla chiusura, ma si configura come un vero e proprio appello alle istituzioni e al sistema bancario affinché si inverta questa tendenza. Si chiede una maggiore sensibilità verso le esigenze dei territori montani e rurali, riconoscendo il ruolo fondamentale che le banche possono e devono svolgere per il loro futuro. La “valorizzazione dei servizi bancari” non è vista come un costo, ma come un investimento necessario per la coesione sociale, la crescita economica e la lotta contro lo spopolamento di queste aree preziose per il Paese.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link