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“Imprese senza protezione rischiano l’usura”


Alla Sala Conferenze di Confartigianato Imprese Terni, tra le autorità intervenute al convegno “Legalità e sicurezza: fattori di crescita dei territori”, promosso da Confartigianato Terni, Viterbo e Rieti in collaborazione con Uni.Co. e con il patrocinio della Regione Umbria, c’era anche Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e presidente della Provincia.

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Bandecchi ha puntato l’attenzione sui rischi concreti che corrono le imprese prive di un sostegno adeguato, evidenziando come, senza garanzie e interventi istituzionali efficaci, sia facile scivolare nelle mani dell’usura o della criminalità. Bandecchi ha evidenziato che, in mancanza di garanzie e supporti concreti, molte imprese si trovano costrette a scegliere tra il fallimento e il ricorso a canali illegali di finanziamento, richiamando la necessità di un intervento più incisivo da parte dello Stato.

“Le imprese devono scegliere se fallire o rivolgersi agli usurai”: l’allarme di Bandecchi sulla legalità

Nel suo intervento, Bandecchi ha evidenziato come oggi sia indispensabile aprire un capitolo nuovo nel rapporto tra Stato e imprese, incentrato sulla protezione reale di chi produce lavoro e sviluppo. Ha parlato di legalità e sicurezza come condizioni fondamentali per far crescere il territorio e ha ricordato che troppo spesso le aziende, senza adeguate garanzie e senza accesso a finanziamenti bancari o istituzionali, si trovano costrette a scegliere tra il fallimento o il ricorso agli usurai.

Un problema, ha osservato, che riguarda direttamente la sicurezza economica e che impone una riflessione urgente. Bandecchi ha invitato con forza tutte le istituzioni, comprese quelle non presenti, a rivalutare le azioni da intraprendere per contrastare l’usura e sostenere concretamente l’economia legale, sottolineando che la questione riguarda non solo la sopravvivenza delle imprese, ma la tenuta complessiva del sistema.

SOS Impresa Lazio: tre decenni al fianco delle vittime di racket e usura

Tra i protagonisti del dibattito anche SOS Impresa Lazio, associazione nata nel 1991 dopo il sacrificio di Libero Grassi e radicata nei territori più esposti alla pressione criminale. Attiva anche a Terni, ha offerto supporto concreto alle vittime di estorsione e sovraindebitamento attraverso sportelli di ascolto, assistenza legale e presenza nei processi contro le mafie.

Negli ultimi anni, l’associazione ha avviato progetti di prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole umbre e laziali, come “Il Cammino della Legalità” e “Strada Facendo”, per promuovere l’educazione finanziaria e contrastare l’isolamento delle vittime.

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Terni sotto pressione: il credito illegale soffoca imprese e famiglie

Il fenomeno dell’usura, spesso invisibile ma devastante, è cresciuto nella regione complice la fragilità economica aggravata dalla pandemia, dalla crisi energetica e dalla desertificazione commerciale delle aree interne. In Umbria, secondo studi recenti, il rischio di usura è reale: a Terni il Quoziente di Rischio Usura è tra i più preoccupanti a livello nazionale.

L’analisi di SOS Impresa conferma che l’usura moderna si è trasformata: ai cravattari di quartiere si affiancano reti criminali professionalizzate e organizzazioni mafiose che sfruttano le difficoltà delle imprese per riciclare capitali illeciti.

Mafia in Umbria: le operazioni che raccontano l’infiltrazione

Nonostante l’Umbria non sia storicamente terra di mafia, operazioni giudiziarie come “Stige”, “Core Business” e “Quarto Passo” hanno evidenziato la presenza radicata di ‘ndrangheta e camorra, con interessi nel traffico di droga, negli appalti e nei settori economici strategici.

A Terni e provincia, l’attenzione si concentra in particolare sugli appalti pubblici, sulla ristorazione, sull’autotrasporto e sul gioco d’azzardo, tutti ambiti vulnerabili alle infiltrazioni malavitose.

Famiglie e imprese a rischio: il peso del debito e il boom dell’azzardo

L’indebitamento medio delle famiglie umbre continua a crescere. A Terni, secondo la CGIA di Mestre, il livello di esposizione è grave e spesso il credito “nero” si sostituisce al sistema legale. La crisi ha costretto molte attività a chiudere, favorendo il terreno ideale per usurai e speculatori.

Il gioco d’azzardo, altro fenomeno in crescita, rappresenta un ulteriore rischio: in Umbria si è registrato un incremento esponenziale delle somme giocate, rendendo ancor più vulnerabili le fasce deboli della popolazione.

SOS Impresa: il coraggio di denunciare rompe il silenzio

Nel 2023 SOS Impresa Lazio ha assistito 134 persone nel Lazio e 9 nella provincia di Terni, di cui alcune hanno trovato il coraggio di denunciare. Attraverso la rete “L’Amico Giusto”, convenzioni con Confartigianato e campagne come “Agire per la Legalità”, l’associazione continua a lavorare per spezzare il silenzio e favorire l’accesso ai fondi antiusura.

Un percorso complesso ma necessario, perché, come ricordano gli operatori di SOS Impresa, “non è la vittima a doversi vergognare, ma chi approfitta della sua fragilità”.

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