La Transizione 5.0 entra ufficialmente nei Modelli Redditi 2025. Una novità importante per tutte le imprese che vogliono sfruttare al meglio il nuovo credito d’imposta, collegato a investimenti in beni 4.0 e riduzione dei consumi energetici.
Ma cosa cambia davvero? Come compilare correttamente il Quadro RU? E quali sono le scadenze da non dimenticare?
Facciamo chiarezza.
Credito d’imposta Transizione 5.0: riferimenti normativi e scadenze
Il credito d’imposta Transizione 5.0 è stato introdotto dall’art. 38 del Dl 19/2024 e regolato dal Dm 24 luglio 2024. Riguarda gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, su beni materiali e immateriali “4.0” collegati a progetti di efficientamento energetico.
Per la gestione fiscale, due sono i codici da ricordare:
- “T6” (per il Modello Redditi),
- “7072” (per la compensazione tramite modello F24).
Con il Milleproroghe (art. 13, comma 1-quinquies, Dl 202/2024) è stato inoltre chiarito che rientrano anche gli investimenti avviati prima della richiesta del credito, purché effettuati dopo il 1° gennaio 2024.
La timeline da rispettare:
- Interconnessione dei beni entro il 28 febbraio 2026, con perizia asseverata.
- Utilizzo del credito:
- Dopo 5 giorni dall’invio dell’elenco da parte del GSE all’Agenzia delle Entrate.
- O dopo 10 giorni dalla comunicazione diretta all’impresa.
Attenzione: l’utilizzo diretto del credito scade il 31 dicembre 2025. L’eventuale credito residuo potrà essere riportato in 5 quote annuali senza limiti di compensazione.
Quadro RU e Quadro RS: istruzioni operative
Per il Modello Redditi 2025, la compilazione riguarda il solo Quadro RU, con esclusione del Quadro RS (non essendo aiuto di Stato).
Nel dettaglio:
- Da compilare i righi: RU2, RU3, RU5 (col. 3), RU6, RU8, RU9 (col. 3), RU10 e RU12.
- Nel rigo RU5 si inserisce solo il credito maturato comunicato dal GSE.
- Non serve più riportare il dettaglio analitico dei costi sostenuti: sarà sufficiente la documentazione inviata in fase di richiesta.
Un’ulteriore semplificazione? Il credito non concorre alla formazione del reddito ai fini IRES o IRAP, ma deve essere gestito con apposita variazione in diminuzione nei modelli dichiarativi.
Investire in efficienza oggi: un’opportunità da non sprecare
L’accelerazione impressa alla Transizione 5.0 non è casuale.
In un momento storico in cui competitività, sostenibilità e risparmio energetico sono leve fondamentali per il futuro industriale, cogliere questa opportunità può fare la differenza.
La chiave è una gestione accurata dei progetti e della documentazione, fin dalle fasi iniziali: dalla preanalisi energetica fino all’interconnessione finale dei beni.
Un supporto tecnico e strategico può aiutare a prevenire errori, ritardi e criticità nei controlli successivi.
Qui potete trovare le istruzioni SC MODELLO REDDITI 2025 aggiornate
Fonti: Marco Belardi, Polo Tecnologico Alto Adriatico.
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