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Casotti replica a Fornili: «Iter in corso, fondi solo ai territori davvero montani»


In risposta alle dichiarazioni rilasciate dalla consigliera regionale del PD Anna Fornili durante un’intervista a Radionova Dossier, interviene Mattia Casotti, consigliere dell’ Unione dei Comuni dell’Appennino reggiano.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

«Con riferimento all’intervista a Radionova Dossier  –  afferma – della consigliera regionale del PD Anna Fornili in cui parla della legge sulla montagna e sulla tassazione agevolata è doveroso fare un po’ di precisazioni.
Mi permetto di correggere la consigliera Fornili con riferimento alla legge sulla montagna in quanto sto seguendo i lavori da vicino con lo staff del Ministero per gli Affari Regionali portando il mio contributo in termini “appenninici”».

Casotti spiega che «la legge sulla fiscalità di vantaggio (DDL MONTAGNA) non è “bloccata in parlamento” come da lei sostenuto. A fine marzo infatti si è ufficialmente concluso l’esame in commissione e con il voto sul mandato del relatore si è proceduto in aula.
Il testo è stato ulteriormente migliorato con l’approvazione di varie proposte, di cui diverse dalle opposizioni, a dimostrazione del clima propositivo e costruttivo che permane fin dal passaggio in Senato prevedendo nuovi incentivi per gli asili nido, importanti novità sulle norme per la fauna selvatica e il rafforzamento dei servizi con particolare riferimento a istruzione, farmacie, negozi multiservizi e ulteriori servizi di interesse economico generale».

«Prevede – continua Casotti – l’istituzione di un “Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane” a decorrere dal 2025. Mette in conto vantaggi vari per i comuni montani e per chi deciderà di prestarvi attività sanitarie, tra cui un credito d’imposta “in misura pari al minor importo tra il 60% del canone annuo di locazione dell’immobile e l’ammontare di 2.500 euro”

«Valorizzare i territori davvero montani»

Il Ddl introduce la definizione di “Scuole di montagna”, con relativa organizzazione e vantaggi per i docenti. Non manca il potenziamento dei servizi di comunicazione, tra cui il completamento della copertura di rete. Si danno linee guida per la valorizzazione di pascoli e boschi e la tutela degli ecosistemi montani. Una parte del Fondo potrà essere usata per monitorare e prevenire le conseguenze del cambiamento climatico».

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E sottolinea: «Si fissano i criteri di una disciplina per i “cantieri temporanei forestali” e si prevede il censimento di alberi e boschi “monumentali”. Si fissano “incentivi agli investimenti e alle attività diversificate” di “agricoltori e silvicoltori di montagna”; si dà la definizione di “rifugio di montagna”. Inoltre, si riconoscono “le professioni della montagna” quali presìdi per conservare e valorizzare il patrimonio materiale e immateriale delle zone montane e si prevedono contributi e vantaggi fiscali per imprese o cooperative i cui titolari non abbiano compiuto i 41 anni. Analoghe agevolazioni anche per chi svolge, sempre nelle zone montane, lavoro agile e per chi contribuisce al loro ripopolamento».

Casotti conclude affermando che «l’impegno è quello di valorizzare i territori davvero montani, considerando che per troppi anni si è assistito a veicolazioni di fondi sulla montagna a città come Roma, Bologna, Reggio Calabria solo per citarne alcuni. Altri canali serviranno per esempio per le aree interne, altri ancora per le altre zone di difficoltà, ma non è giusto che riceva i fondi della montagna ciò che montagna non è».



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