Camerieri introvabili, burocrazia soffocante e costi in crescita. Sono queste le difficoltà che molte imprese della ristorazione si trovano ad affrontare, soprattutto nei periodi di maggiore affluenza. Per rispondere in modo concreto, la CNA Agroalimentare della provincia di Ancona ha avviato due nuove convenzioni che puntano sull’innovazione tecnologica come alleata del comparto.
Il primo progetto si chiama Fastrobot, nato dalla collaborazione con l’azienda FastMedia. Al centro, un robot in grado di supportare il personale di sala nei compiti più semplici e ripetitivi, come il trasporto dei piatti o il riordino delle postazioni. L’iniziativa non punta a sostituire il lavoro umano, ma a integrarlo in modo intelligente, rendendo il servizio più efficiente.
«Il valore aggiunto di questa soluzione – spiega Andrea Cantori, segretario della CNA Agroalimentare di Ancona – è che consente di rispondere alla cronica difficoltà nel reperire personale stagionale o per brevi periodi, proprio quello più difficile da trovare. Il robot può rappresentare un valido supporto nei picchi di lavoro, come l’estate o durante eventi speciali, quando la domanda di personale aumenta improvvisamente e il mercato non riesce a soddisfarla».
Il progetto prevede una prova gratuita di 20 giorni, seguita da un’opzione di noleggio annuale e, successivamente, l’eventuale riscatto o proroga del servizio. Una formula flessibile e accessibile anche dal punto di vista economico, pensata per venire incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese del territorio. La prima sperimentazione sul territorio è già partita e ha visto coinvolto il ristorante Dal Mago di Loris Romiti a Morro d’Alba. L’imprenditore ha avviato il periodo di prova per testare la reale funzionalità del robot all’interno della propria attività, verificandone l’efficacia in un contesto operativo concreto.
Il secondo progetto riguarda la digitalizzazione dell’autocontrollo igienico-sanitario. Haccp Easy, sviluppato da Reca System, è un sistema che automatizza la rilevazione delle temperature degli alimenti e invia i dati direttamente allo smartphone del gestore, con alert in caso di superamento dei limiti di sicurezza. Tutte le informazioni sono archiviate in un file scaricabile, facilmente integrabile nel manuale HACCP.
Il software offre anche funzionalità avanzate per la gestione dei registri di pulizia, tracciabilità dei lotti, magazzino e altre incombenze burocratiche che spesso sottraggono tempo prezioso agli operatori.
Cantori tiene a sottolineare che la tecnologia non va temuta, ma compresa e utilizzata con intelligenza: «Gli strumenti che proponiamo non sono buoni o cattivi, dipende da come vengono impiegati. Il cameriere robot non rimpiazzerà l’operatore umano, ma gli permetterà di specializzarsi, di diventare un ambasciatore della cucina locale, capace di raccontare i piatti, suggerire abbinamenti, fidelizzare il cliente. È una nuova forma di specializzazione, non una perdita di lavoro».
Non tutti i locali, però, sono pronti per adottare queste soluzioni. «Per funzionare, i robot necessitano di alcune condizioni strutturali – conclude Cantori – ambienti ampi, pavimenti piani, senza salite troppo ripide oppure scalini e una buona connessione Wi-Fi. Anche l’architettura dei ristoranti dovrà evolversi se si vuole investire seriamente in automazione e ottimizzazione del personale».
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