Ricavi in calo per le comunicazioni elettroniche con una ripresa nel 2023. E’ quanto emerge dal Focus Bilanci 2019-2023 pubblicato da Agcom che analizza le performance economiche di circa 130 imprese chiave nei settori delle comunicazioni elettroniche, televisione, editoria e logistica. Tra crescita dell’e-commerce, transizione digitale e razionalizzazioni aziendali, lo studio fotografa cinque anni di trasformazioni strutturali e dinamiche occupazionali contrastanti.
Comunicazioni elettroniche: ricavi in calo, ma ripresa nel 2023
Il settore delle comunicazioni elettroniche ha registrato tra il 2019 e il 2023 una lieve flessione dei ricavi complessivi, passati da 29,9 a 28,8 miliardi di euro, con una contrazione media annua dello 0,9%. Tuttavia, nel solo 2023 si osserva un timido rimbalzo dell’1,3% rispetto all’anno precedente.
Il margine operativo lordo (Ebitda) ha subito una significativa riduzione, passando da 38,5% a 23,3% dei ricavi nel quinquennio, con un valore medio annuo del 30%. L’incidenza del patrimonio netto sulle passività si è attestata in media al 28,4%, in calo costante sia rispetto al 2019 sia al 2022.
Sul fronte degli investimenti, la quota sul fatturato si è mantenuta alta, con una media del 25,7%. Nel 2023, il comparto ha investito 6,7 miliardi di euro, confermando l’impegno nella modernizzazione infrastrutturale.
Il cash flow operativo ha mostrato segnali di ripresa dopo un biennio difficile, passando dal 13,3% al 20,6% nel 2023. Tuttavia, il numero di addetti diretti si è ridotto drasticamente: da 62.800 nel 2019 a 56.000 nel 2023, con una perdita di circa 2.700 unità solo nell’ultimo anno, attribuibile ai processi di riorganizzazione avviati da grandi operatori storici, tra cui Tim.
Servizi postali, corrispondenza e consegna pacchi: volano dell’e-commerce
Tra i settori più in crescita emerge quello dei servizi postali e consegna pacchi, spinto dall’espansione dell’e-commerce. I ricavi delle 30 principali imprese sono cresciuti del 33,4% tra 2019 e 2023, raggiungendo 12,8 miliardi di euro, con una media annua del +7,5%.
L’EBITDA medio si è attestato al 15,2%, in costante miglioramento. Anche il cash flow operativo ha mostrato buoni risultati (media del 14,2%), pur registrando un rallentamento nel 2023, quando è sceso da 2,8 a 2,06 miliardi di euro.
Gli investimenti, pur in lieve calo (-4,3% nel 2023), restano significativi (circa 970 milioni di euro). Tuttavia, gli occupati risultano in calo: 127.000 nel 2023, 4.700 in meno rispetto al 2019, quasi interamente riconducibili alla razionalizzazione del personale nel Gruppo Poste Italiane.
Settore televisivo: ricavi stabili, ma Pay Tv in sofferenza
Nel comparto televisivo, i ricavi aggregati delle 20 imprese analizzate si sono mantenuti sostanzialmente stabili nel 2023 (8,3 miliardi di euro), ma risultano in calo del 7,5% rispetto al 2019. Le risorse da canone Rai restano costanti (1,8 miliardi), mentre la pubblicità cresce del 4,5% e la Pay TV segna -0,9% su base annua.
Il margine operativo lordo è cresciuto nell’ultimo anno dall’11,7% al 14,5%, mentre il rapporto patrimonio/passività è migliorato (+11% nel quinquennio). Gli investimenti in contenuti e diritti TV sono rimasti stabili: 3,2 miliardi di euro nel 2023, pari al 38,3% dei ricavi.
Il cash flow operativo è tornato a salire nel 2023 (dal 7,9% al 13,3%). Quanto all’occupazione, si registra un lieve calo: meno di 21.000 addetti nel 2023, 550 in meno rispetto al 2019, ma in ripresa rispetto al 2022 (+0,1%).
Editoria quotidiana e periodica: ricavi in calo, investimenti in crescita
Il settore dell’editoria quotidiana e periodica è in una fase delicata: i ricavi delle 30 principali imprese sono scesi a 4,14 miliardi di euro nel 2023, segnando un calo annuo del 2,8% e una contrazione quinquennale del 4,7%. I ricavi editoriali hanno subito una flessione del 7%, mentre le entrate pubblicitarie hanno registrato un leggero aumento (+0,3%).
Il margine operativo lordo medio è stato pari al 12%, ma nel 2023 si è ridotto di 3 punti percentuali. Il ricorso ai mezzi propri è aumentato nel lungo periodo (+3,3 p.p.), ma ha segnato una flessione nel solo 2023 (-3 p.p.).
Sul fronte degli investimenti, il settore ha speso 800 milioni in cinque anni, con una quota in crescita sul fatturato: dal 3,5% nel 2019 al 4,6% nel 2023. Anche il cash flow operativo è rimasto stabile (13,6% medio).
L’occupazione continua però a ridursi: 12.400 addetti nel 2023, oltre 1.500 in meno rispetto al 2019, con un calo di 500 unità nell’ultimo anno.
Settori a velocità diverse tra digitalizzazione, crisi e riorganizzazioni
Il Focus Bilanci 2019-2023 di AGCOM evidenzia traiettorie divergenti tra i comparti. Mentre la logistica e la consegna pacchi mostrano una forte crescita grazie all’e-commerce, le comunicazioni elettroniche e la televisione cercano nuovi equilibri tra riduzione dei ricavi e tenuta degli investimenti. L’editoria resta invece il settore più fragile, penalizzato dalla contrazione delle vendite e da un modello economico ancora in transizione verso il digitale.
Una fotografia utile per comprendere le trasformazioni in atto e i segnali di resilienza che emergono in settori strategici per la transizione digitale e il pluralismo dell’informazione in Italia.
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