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Il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto legge per affrontare gli straordinari eventi alluvionali che hanno colpito Emilia-Romagna, Toscana e Marche tra il 2023 e il 2024. Il provvedimento estende l’ambito degli interventi di ricostruzione, proroga lo stato di emergenza e rafforza il ruolo delle Regioni.

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Commissario straordinario e sub-commissari: più poteri fino al 2026

Il decreto prevede la proroga della struttura del Commissario straordinario per la ricostruzione al 31 maggio 2026. Fabrizio Curcio continuerà a coordinare gli interventi e avrà competenza anche sugli eventi alluvionali di settembre-ottobre 2024, che hanno coinvolto duramente anche Bologna.

I presidenti di Emilia-Romagna, Marche e Toscana diventano sub-commissari con poteri diretti sul coordinamento e attuazione della ricostruzione privata, sul monitoraggio degli interventi pubblici, e sulla gestione del nuovo programma straordinario di riduzione del rischio idraulico e idrogeologico. Sono previste anche misure di sostegno per gli imprenditori agricoli colpiti.

Un miliardo di euro per prevenzione e ricostruzione: il piano decennale

La novità più rilevante è il programma straordinario pluriennale che il commissario Curcio dovrà varare entro il 31 maggio 2024. Il piano prevede un miliardo di euro in 10-12 anni, con 100 milioni di euro l’anno per un decennio, di cui 130 milioni di euro già stanziati. Ben 30 milioni saranno per il 2026 e 100 milioni per il 2027. L’obiettivo è garantire risorse certe sia per la ricostruzione che per la prevenzione.

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Più trasparenza, ma meno burocrazia

Il decreto impone anche l’approvazione, entro fine luglio 2025, di un piano per informare la popolazione sui rischi idraulici e idrogeologici. La priorità riguarda soprattutto l’Emilia-Romagna, dove vaste aree sono esposte a questi pericoli.

Alla luce dell’esperienza fatta finora, ammette il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, “ci rendiamo conto che alcuni passaggi che devono obbedire all’assoluta trasparenza determinano un rallentamento. Invece abbiamo il dovere di correre”, anche di fronte alla “esasperazione da parte delle popolazioni coinvolte”.

Curcio: “Risposta concreta del governo”

“L’approvazione del decreto-legge che prevede ulteriori disposizioni urgenti per affrontare gli straordinari eventi alluvionali verificatisi nei territori di Emilia-Romagna, Toscana e Marche è la concreta risposta del governo – che ringrazio per l’attenzione che ha sempre garantito – alle richieste, segnalazioni e proposte che in questi mesi, insieme alle Regioni e ai Comuni, abbiamo raccolto in un lavoro di costante ascolto dei territori”, ha detto Fabrizio Curcio commissario straordinario per la ricostruzione in Emilia-Romagna, Toscana e Marche “Tutte le nuove misure previste sono state costruite, sulla base dell’esperienza maturata in questi quasi due anni dagli eventi di maggio 2023 oltre che nelle fasi post-emergenziali che abbiamo vissuto a seguito di precedenti alluvioni e terremoti, per semplificare e accelerare al massimo le procedure sia per la ricostruzione privata sia per quella pubblica, oltre che per rafforzare la capacità operativa delle amministrazioni territoriali impegnate nell’attuazione degli interventi”, ha aggiunto “Sono certo – ha concluso Curcio – che l’efficace collaborazione e il diretto confronto, anche con i cittadini, che hanno consentito di avere questo risultato, proseguiranno ancora con costanza e determinazione e ci permetteranno di rendere concreto il percorso che la norma ha tracciato per affrontare il tema della riduzione del rischio idraulico e idrogeologico”.

De Pascale: “Nel decreto elementi positivi”

“Non ho ancora a disposizione il testo definitivo, ma dalle dichiarazioni del ministro Musumeci e da alcune anticipazioni posso sicuramente dire che nel provvedimento del Governo relativo alle alluvioni in Emilia-Romagna del 2023 e 2024 ci sono elementi positivi: come la gestione unitaria delle emergenze del 2023 e del 2024, il rafforzamento delle funzioni delle Regioni e la definizione di un ulteriore fondo pluriennale per gli investimenti”. A dichiararlo il presidente della Regione, Michele de Pascale, commentando il decreto legge approvato questa mattina dal Consiglio dei Ministri e che riguarda gli eventi di maltempo che hanno colpito negli ultimi anni l’Emilia-Romagna, la Toscana, le Marche e i Campi Flegrei.

“Abbiamo appreso con grande favore che dopo un intenso lavoro durato mesi, il Governo ha finalmente varato questo provvedimento – spiega de Pascale-. Era una richiesta che avevamo avanzato più volte al Commissario per la ricostruzione, Fabrizio Curcio, e anche alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Dunque, è sicuramente positivo che si sia arrivati alla redazione di un nuovo testo”.

In attesa, prosegue il presidente della Regione, “di leggere il contenuto del testo approvato, non posso invece ancora esprimere un giudizio sulle richieste che avevamo avanzato riguardo alla sburocratizzazione degli indennizzi e al potenziamento delle strutture tecniche degli enti territoriali”.

Ora il decreto passerà all’esame del Parlamento: “Nella speranza- sottolinea de Pascale– che durante l’iter parlamentare possa essere ulteriormente migliorato da un impegno trasversale che segni veramente l’inizio di una fase molto più concreta ed efficace della gestione dell’emergenza”.

Il governatore delle Marche Acquaroli entusiasta

Entusiasta il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, che in una nota commenta: “il governo Meloni stanziando un miliardo di euro per i territori del centro Italia colpiti delle recenti alluvioni conferma la costante e concreta attenzione nei confronti delle Marche già dimostrata con lo stanziamento dei 400 milioni a seguito dell’alluvione 2022, il programma straordinario annunciato dal ministro Nello Musumeci rafforza l’azione che abbiamo messo in campo in questi anni, a partire dagli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e la pulizia dei fiumi. Questa è stata per la nostra amministrazione una priorità per la quale abbiamo investito anche risorse regionali e fondi europei, – prosegue il presidente della Regione Marche – convinti che la manutenzione dei nostri territori debba diventare un’azione strutturale e pragmatica, lontana dall’approccio ideologico che ha condizionato per decenni le politiche per l’ambiente. È la stessa linea confermata oggi dal Governo nazionale, un netto cambio di passo per dare risposte certe e in tempi ragionevoli non solo nell’emergenza, ma anche e soprattutto nella prevenzione, indispensabile a restituire a imprese e famiglie sicurezza e fiducia”

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Cavedagna (Fdi): Da governo Meloni ulteriore dimostrazione vicinanza

“Dal governo Meloni ancora una dimostrazione di vicinanza al territorio emiliano-romagnolo”, ha detto l’eurodeputato di Fdi, Stefano Cavedagna sottolineando come il ministro Musumeci abbia “annunciato nuove misure e lo stanziamento di un ulteriore miliardo di euro per la messa in sicurezza dei territori a rischio di dissesto idrogeologico, tra cui la nostra Emilia-Romagna. Mentre la sinistra, in nome di chissà quale ideologia radical-chic, si dimentica di mettere in sicurezza il territorio – attacca – il governo Meloni dà risposte ai cittadini. Chi ha sbagliato, con gravi negligenze nella manutenzione del territorio, e in particolari dei fiumi, deve risponderne assumendosi le proprie responsabilità. Nel frattempo – conclude – il mio sentito ringraziamento va al governo Meloni e al Ministro Musumeci per l’attenzione e la cura che riservano alla nostra Regione”.

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