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Ischia una sola “autorità di governo del territorio” al tempo dei nuovi scenari mondiali. Le conclusioni del convegno a Lacco Ameno  –


Occorre una nuova “autorità di governo del territorio” dell’isola d’ischia, la più grande delle isole partenopee e quella che ha avuto uno sviluppo economico eccezionale negli ultimi 75 anni cioè dal dopoguerra ad oggi. Ischia ha avuto – unica località del mezzogiorno – due “interventi straordinari” :quello fondamentale della cassa per il mezzogiorno dal 1950 al 1972 per dare la luce elettrica con il cavo sottomarino e l ‘acqua potabile con la condotta sotto il mare lunga 45 km una delle più importanti realiazziziani di ingegneria idraulica d’ europa ed ancora costruzioni di vie e piazze per aprire al turismo l’isola di 46 km2. Non solo. La casmez favori la costruzione di alberghi, esercizi commerciali ed artigianali, con contributi finanziari a fondo perduto e con tassi agevolati per le imprese. Oggi ci sono nell’isola d’ischia 3mila imprese del turismo, del commercio e dei servizi. Nel 1949 c’erano soltanto 28 alberghi di cui 15 a Casamicciola. Oggi ci sono 400 alberghi e circa o oltre 40 miıa posti letto in alberghi e b&b. Casamicciola é l’area industriale in “perdita di sviluppo” dopo il terremoto del 21 agosto 2017 e l’alluvione del 26 novembre 2022. Complessivamente 14 morti ed un sistema economico e sociale notevolmente compromesso.

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Questo sistema amministrativo con sei comuni non risponde più alla efficienza economica. Occorre una unificazione in un sol Comune ed un solo piano di assetto territorale con 60mila domande di condono edilizio fino al 1995 cioè 30 anni fa. Non solo un sol Comune inteso come “autorità di governo” ma uno soltanto di “strumento urbanistico” il cui nome cambia continuamente per governare un’area isolata dove vivono – da secoli – migliaia di esseri umani oggi censiti in sei comuni per 64mila persone. L’ economia di quest’isola é passata dalla agricoltura al turismo – nel 1929 c’erano 2693 ettari impegnati per la viticoltura. Oggi sono circa il 10 cento di un secolo fa ma é migliorata la qualità e la viticoltura si è rivelata una norma risorsa per un turismo di qualità. Se è necessaria una sola “autorità” di governo del territorio lo è anche per la “ricostruzione” dopo il terremoto del 2017 e l’alluvione del 2022  occorre prendere esempio dalla storia economica di quest’isola: ricostruire un ente pubblico per la “ricostruzione” di durata ventennale come fu l’evi dal 1952 al 1972. Il consilidamünto di un’area a “turismo maturo” come è ischia richiede un nuovo assetto istituzionale con una “matura” classe politica ed economica capace di gestire un nuovo modello di sviluppo imposto dagli scongovimenti mondiali.

Queste le conclusioni del convegno organizzato dal Lions club isola d’ischia  presieduta da Camillo Iacono e svoltosi in villa arbusto a lacco ameno con la partecipazione del sindaco Giacomo Pascale, dei professori Alessandra bulgarelli e Amedeo Lepore, del giornalista Giuseppe mazzella direttore de “il continente” e del dottor Vincenzo triunfo presidente della prima circoscrizione del lions club international. Ha moderato l’evento il dott. Giacomo Zanibelli dottore di Ricerca alla università Federico secondo.

©️ Giuseppe Mazzella



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