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ambasciatori e imprese per export agroalimentare italiano


In un momento cruciale per il futuro delle nostre eccellenze, Coldiretti e Filiera Italia hanno promosso a Tuttofood un confronto ad alto livello tra istituzioni, imprese e rappresentanti diplomatici italiani nei Paesi chiave per l’export. Un dialogo strategico per affrontare le sfide globali e cogliere le nuove opportunità di crescita, con l’obiettivo di rafforzare la presenza del cibo italiano nei mercati internazionali e valorizzare l’autenticità, la qualità e la sostenibilità del nostro modello produttivo.

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Ambasciatori e Coldiretti: focus su Cina, Giappone e USA per l’export italiano

L’incontro ha visto la partecipazione, in collegamento, di Massimo Ambrosetti, Ambasciatore italiano nella Repubblica Popolare Cinese, dell’Ambasciatore Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka e di Mariangela Zappia, Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti (in collegamento). Insieme a loro anche il segretario generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo e il Presidente Ettore Prandini.
Si sono susseguiti anche gli interventi di Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo SPA, di Renzo Cotarella, agronomo enologo e amministratore delegato della Marchesi Antinori e di Alessandro Squeri, direttore generale della Steriltom.

Filiera Italia: instabilità globale, sfide e la forza del made in Italy

In un contesto che vede il nostro settore agroalimentare impegnato ad affrontare sfide crescenti, dai nuovi dazi di Trump ai conflitti ancora in corso in aree nevralgiche del mondo, Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, che ha coordinato il panel, ha ricordato come “l’instabilità politica e commerciale globale comporti rischi non solo economici, ma anche strategici, in termini di accesso ai mercati e competitività delle nostre eccellenze”. Scordamaglia ha anche spiegato che “la domanda mondiale di Made in Italy alimentare non solo resiste, ma continua a crescere. Questo successo si fonda su due pilastri fondamentali: da una parte la qualità e l’unicità dei nostri prodotti, dall’altra il valore sempre più riconosciuto del modello della dieta mediterranea”.

USA: cibo italiano patrimonio culturale con occhio ai giovani

Scenari complessi che possono diventare opportunità, come ha tenuto a sottolineare l’ambasciatrice Zappia, ricordando come il cibo italiano sia ormai un segmento imprescindibile della cultura enogastronomica USA, dove è riconosciuta e ricercata l’autenticità e l’esclusività dei nostri prodotti agroalimentari. In particolare, ha anche voluto evidenziare come sono e saranno sempre di più i giovani a guidare questa ricerca per prodotti autentici, del territorio, che siano sostenibili e che raccontino in modo sincero il nostro Made in Italy.

Cina: enormi opportunità per un made in Italy da comunicare ed educare

Analisi diversa ma non meno ottimistica quella dell’ambasciatore italiano in Cina, Massimo Ambrosetti, che vede nello spazio di mercato che ancora dobbiamo conquistare un’infinità di opportunità per i nostri prodotti, che sono apprezzati ma non ancora conosciuti o compresi del tutto. Da qui l’importanza di saper comunicare al consumatore, ma anche di educarlo rispetto al nostro gusto e alla nostra tradizione, non dimenticando l’importanza però di saper anche adattare i nostri prodotti a quello che è il gusto e il modo di apprezzare il cibo del popolo cinese.

Expo Osaka: vetrina e punto d’incontro per il cibo italiano in Giappone

Delle opportunità legate ad Expo ha parlato l’ambasciatore Vattani, ricordando che Expo non solo può rappresentare una vetrina d’eccellenza per il nostro modo di produrre e valorizzare i nostri prodotti agroalimentari, grazie al Padiglione Italia, ma che può servire come punto di incontro sempre più solido tra il popolo giapponese e il cibo italiano, sempre più riapprezzato e parte della vita quotidiana.

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Coldiretti: dialogo tra istituzioni e imprese per una presenza globale forte

Incontri come questi hanno un rilevanza particolare – ha sottolineato il presidente PrandiniSolo attraverso il dialogo tra istituzioni e imprese possiamo costruire una presenza italiana forte, coerente e duratura nei mercati globali”. Imprese che hanno a loro volta sottolineato da una parte l’importanza di gestire in modo appropriato e con cura l’evoluzione della situazione negli Stati Uniti, riconosciuto unanimemente come mercato imprescindibile, per il suo grado di maturità e apprezzamento verso il Made in Italy, dall’altra la necessità di lavorare in modo attento alla costruzione di nuovi sbocchi commerciali, prestando attenzione ai criteri di reciprocità e autenticità quando si parla di mercato cinese, e di esclusività e rappresentatività quando si guarda al mercato giapponese.

Filiera Italia: protagonisti della strategia export per l’autenticità made in Italy

E ha concluso Scordamaglia “Filiera Italia insieme a Coldiretti hanno scelto di essere protagonisti diretti in questa strategia internazionale nella promozione di quelle aziende e filiere che credono nei valori distintivi delle nostre eccellenze che sono sinonimo di autenticità, legami col territorio, sostenibilità e lavoro etico: la base su cui stiamo costruendo il nostro successo globale”.

Tuttofood 2025 – Incontro “Usa-Cina-Giappone: nuovi scenari per l’eccellenza del made in italy agroalimentare“
Tuttofood 2025 - Incontro “Usa-Cina-Giappone: nuovi scenari per l’eccellenza del made in italy agroalimentare“
Tuttofood 2025 – Incontro “Usa-Cina-Giappone: nuovi scenari per l’eccellenza del made in italy agroalimentare“
Tuttofood 2025 - Incontro “Usa-Cina-Giappone: nuovi scenari per l’eccellenza del made in italy agroalimentare“
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Tuttofood 2025 – Incontro “Usa-Cina-Giappone: nuovi scenari per l’eccellenza del made in italy agroalimentare“
Tuttofood 2025 - Incontro “Usa-Cina-Giappone: nuovi scenari per l’eccellenza del made in italy agroalimentare“
Tuttofood 2025 – Incontro “Usa-Cina-Giappone: nuovi scenari per l’eccellenza del made in italy agroalimentare“



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