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Rebuild 2025: condividere le intelligenze per abilitare l’innovazione dell’edilizia – Economia e Finanza


(Teleborsa) – “Questa 11^ edizione di Rebuild ci porta verso un percorso di accelerazione, di cambiamento, connettendo le menti di tutti gli operatori della filiera, della finanza, del sistema del real estate – professionisti, progettisti, artigiani, imprese edili, manifattura, e tutti coloro che lavorano in questo settore – per trovare delle soluzioni che ci portino velocemente verso un percorso di decarbonizzazione dell’edilizia, reale e concreto, attraverso l’applicazione dei criteri ESG, che abbiano un impatto vero sulla qualità dell’abitare delle persone”. Così Alessandra Albarelli, Direttrice generale Riva del Garda Fierecongressi, alla giornata inaugurale di Rebuild 2025, il più grande evento che promuove l’innovazione ed i criteri ESG nel campo dell’edilizia.

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“Ci sono molti progetti che racconteremo in questi giorni, molti casi concreti, che parleranno sia dei materiali, sia dei processi di innovazione e di costruzione e tantissimo di digitale, di proptech, e di come gli strumenti digitali possano essere utili alla filiera per efficientare i progetti e accelerare questo percorso di cambiamento“.

“L’edizione di Rebuild di quest’anno si pone come obiettivo quello di iniziare a mettere a sistema una comunità, quella dell’ambiente costruito, dell’immobiliare, delle costruzioni, che io credo abbia bisogno in questo momento di focalizzare tutte le energie per definire un quadro di sviluppo dell’innovazione, di modo tale da tradurre questi elementi di innovazione, da un lato, in valore economico, dall’altro in valore legato alle grandi agende collettive come quella della sostenibilità e della decarbonizzazione”, sottolinea Ezio Micelli, Presidente del comitato scientifico REbuild e Professore ordinario IUAV di Venezia.

“Affrontiamo temi diversi in questa edizione – prosegue Micelli – e partiamo con alcuni cavalli di battaglia come per esempio i moderni metodi di costruzione che riguardano i processi che spostano in fabbrica le costruzioni, il cosiddetto off-site, ma ragioniamo anche su tanti altri temi legati all’introduzione e all’arrivo del digitale in cantiere“.

“Lavoriamo poi sui criteri ESG, sul modo in cui misuriamo la sostenibilità. Questo è un aspetto essenziale perché, laddove c’è una misura chiara, noi abbiamo anche un mercato che si organizza, è un mercato che privilegia i temi della sostenibilità a discapito di prodotti e di servizi più tradizionali”.

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“Abbiamo poi un importante tema legato all’energia, proprio per avere la visione più ampia dedichiamo ai processi di produzione e distribuzione dell’energia, resi quanto più attuali che mai, dalle recenti vicende spagnole, a partire da soluzioni che vanno dal micro al macro con, io credo, grandi elementi di interesse e di innovazione”.

A chiudere l’edizione 2025 di Rebuild sarà il “Manifesto per il futuro delle costruzioni”, un documento frutto del confronto aperto tra i partecipanti ai workshop e degli spunti più rilevanti emersi dai meeting. Il “Manifesto” sarà un toolbox di indicazioni e visioni, sostenute da esperienze, conoscenze, analisi e competenze, messo a disposizione di tutta la community dell’immobiliare, della politica e delle istituzioni. “Il Manifesto – sottolinea Micelli – non è frutto di una mente illuminata, ma è il risultato di un percorso collaborativo, che fa diventare tutti i membri della comunità di Rebuild protagonisti degli elementi centrali ed ineludibili del futuro del mondo delle costruzioni: la sostenibilità e la decarbnonizzazione”.



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