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Siderurgia, Federacciai chiede regole e competitività. Gozzi: “Basta energia cara e rottami all’estero”


All’apertura di Made in Steel, la fiera internazionale del settore siderurgico a Milano, il presidente di Federacciai Antonio Gozzi ha lanciato un appello all’Unione Europea: servono scelte politiche e industriali coraggiose per tutelare la competitività delle imprese italiane, frenate da costi energetici elevati e dalla fuga di materie prime strategiche come il rottame.

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Made in Steel – “In questi undici anni, Made in Steel è stato molto più di un evento fieristico: è stato un luogo di pensiero, un laboratorio di idee e una piattaforma di confronto per tutta la filiera dell’acciaio”. Con queste parole, Antonio Gozzi ha aperto l’undicesima edizione della manifestazione, sottolineando il ruolo della siderurgia italiana come esempio di innovazione e sostenibilità. “L’industria siderurgica italiana è un campione europeo e mondiale, anche in virtù del suo primato nella decarbonizzazione”, ha aggiunto.

Costi energetici – Al centro dell’intervento, la denuncia di un contesto europeo penalizzante per le imprese che investono nella transizione green. “Non possiamo più accettare che i nostri impianti elettrici green paghino l’energia più cara d’Europa”, ha affermato Gozzi, criticando un sistema che, a suo avviso, disincentiva gli investimenti in tecnologie pulite e allontana la competitività industriale.

Materie prime – Altro punto critico è rappresentato dall’export di rottame, considerato materia prima strategica per la siderurgia green. “Il rottame continua a uscire dal continente”, ha detto Gozzi, richiamando la necessità di una regolamentazione europea che trattenga risorse fondamentali per la transizione ecologica delle imprese manifatturiere.

Europa – Gozzi ha parlato di “inerzia ideologica” e “resistenze tecnocratiche” come ostacoli a un’effettiva politica industriale europea. Secondo il presidente di Federacciai, serve “una vera rivoluzione del pensiero industriale”, che superi gli attuali blocchi normativi e incentivi il rilancio competitivo del settore attraverso politiche comuni e strumenti efficaci.

Competizione – “L’Italia, con la sua manifattura, chiede solo una cosa: regole giuste per competere ad armi pari e continuare a innovare nel segno della sostenibilità economica e sociale, non solo ambientale”. Il messaggio di Gozzi è rivolto tanto alle istituzioni italiane quanto a quelle europee, con l’obiettivo di rafforzare la tenuta di un comparto che rappresenta una componente strategica dell’economia nazionale.

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Contesto industriale – La fiera Made in Steel si conferma, anche in questa edizione, come un punto di riferimento per il comparto siderurgico europeo, riunendo imprese, stakeholder e decisori pubblici in un momento cruciale per le politiche di transizione industriale. Le richieste emerse nel corso dell’apertura riflettono la crescente tensione tra ambizioni ambientali e condizioni reali di competitività per l’industria continentale.

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