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AI e private equity, Quadrivio si racconta al Wealth Forum di TopLegal


Quadrivio Group presenta al Wealth Forum di TopLegal il primo fondo europeo di private equity dedicato all’intelligenza artificiale e alle PMI tecnologiche

Nel mondo della gestione patrimoniale e degli investimenti alternativi, l’intelligenza artificiale sta riscrivendo i paradigmi tradizionali. Automatizza processi, rafforza le capacità predittive e rende le scelte di investimento sempre più rapide, informate e personalizzate. Ma soprattutto, apre una nuova stagione per l’intero settore del private equity. Ne parlerà anche Walter Ricciotti, CEO di Quadrivio Group, tra i relatori del Wealth Forum di TopLegal, in programma a Milano il prossimo 21 maggio, dove il focus sarà proprio su come affrontare le nuove sfide dell’allocazione patrimoniale in un contesto di incertezza macroeconomica, spinto dall’innovazione tecnologica e dalla transizione sostenibile.

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«Le opportunità che l’intelligenza artificiale offre oggi alla gestione patrimoniale sono molteplici», spiega Ricciotti. «La sua forza sta nella capacità di elaborare enormi quantità di dati che superano di gran lunga le possibilità dell’analisi umana. L’AI è un acceleratore della nostra capacità di prendere decisioni informate: nella gestione patrimoniale, consente di migliorare l’efficienza e ottimizzare i processi decisionali. In poche parole, aumenta la qualità dell’intero sistema di investimento».

Il percorso di adozione dell’AI da parte di Quadrivio Group parte da una trasformazione profonda, sia culturale che operativa. Con oltre 25 anni di esperienza, il gruppo è oggi uno dei principali operatori indipendenti nel panorama europeo del private equity. Con uffici a Milano, Londra, Parigi, Lussemburgo, New York e Hong Kong, Quadrivio promuove e gestisce fondi specializzati focalizzati sui macrotrend più promettenti del momento. Il gruppo ha raccolto e investito oltre 2,5 miliardi di euro, grazie al supporto di investitori istituzionali, family office e HNWI, sia italiani che internazionali. Il core dell’attività è l’investimento in PMI con forte vocazione all’internazionalizzazione, leader nel proprio settore, con l’obiettivo di trasformarle in piccole multinazionali competitive su scala globale. Attraverso l’ingresso nel capitale delle aziende target, Quadrivio accelera il percorso di sviluppo, rafforza la governance e migliora i processi industriali e commerciali con una visione di medio-lungo periodo.

«Abbiamo cominciato formando le nostre persone», racconta Ricciotti. «Prima di introdurre strumenti basati sull’intelligenza artificiale, è essenziale che l’organizzazione sia pronta culturalmente e tecnologicamente. Per questo abbiamo rivisto i nostri processi e avviato programmi di formazione interna. Stiamo iniziando a testare le tecnologie AI direttamente su di noi, integrandole nell’analisi dei dati di mercato e nella redazione dei nostri documenti interni. Per ora, non sostituiscono il contatto umano con il cliente, ma ne aumentano notevolmente l’efficienza».

La spinta all’innovazione non si ferma alla sola organizzazione. «Le PMI in cui investiamo hanno spesso una conoscenza ancora limitata dell’AI. Per questo motivo partiamo da noi, per poi trasmettere questo know-how alle imprese che fanno parte del nostro portafoglio».

Secondo Ricciotti, l’adozione dell’intelligenza artificiale rappresenta un chiaro vantaggio competitivo, più che un rischio sistemico. «Parliamo di data extraction, analisi predittiva ed elaborazione intelligente dei dati: funzionalità prima inaccessibili a molte realtà. Tuttavia, serve equilibrio: l’AI deve sempre essere affiancata alla capacità di giudizio umano. Inoltre, la composizione dei team cambierà: vedremo meno analisti tradizionali e più programmatori. Ma l’impatto sull’occupazione potrebbe essere positivo, se sapremo integrare correttamente le nuove competenze con i ruoli esistenti».

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È proprio da questa visione che nasce Artificial Intelligence PE Fund, il nuovo fondo tematico di Quadrivio Group, primo nel suo genere a livello europeo. Si tratta del primo fondo di private equity interamente dedicato alle PMI attive nel B2B, operanti in settori ad alto impatto tecnologico e impegnate nello sviluppo o nell’integrazione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. «Quando abbiamo visto che l’AI stava diventando realmente impattante – e non solo un tema di dibattito – abbiamo avviato un’analisi approfondita per comprenderne le potenzialità concrete. È da lì che è nata l’idea di creare un fondo interamente dedicato: un’iniziativa fortemente strategica e di lungo termine. Abbiamo costruito un team dedicato con competenze mirate e scelto come partner tecnologico Microsoft, che ci garantisce un supporto solido, aggiornato e internazionale», racconta Ricciotti.

Il fondo ha un target di raccolta di 300 milioni di euro, da investire in 10-12 aziende europee con focus particolare sull’Italia. L’approccio è coerente con la strategia storica di Quadrivio: investimenti di maggioranza in società con fatturati superiori ai 15-20 milioni di euro, già in fase matura, con solidità economica e margini di crescita sui mercati esteri. Il fondo si rivolge sia a realtà che sviluppano tecnologie proprietarie legate all’intelligenza artificiale, sia a quelle che utilizzano queste tecnologie per evolvere il proprio modello di business.

I settori di intervento includono software e system integration, cybersecurity, edtech, robotica e automazione, fintech e soluzioni avanzate per l’impresa. Tutti ambiti in cui l’AI può generare un impatto reale e trasformativo sul modello operativo e sul posizionamento competitivo delle aziende.

Quadrivio Group, attraverso i suoi cinque fondi tematici —Made in Italy Fund, Made in Italy Fund II, Industry 4.0 Fund,  Silver Economy  Fund e Artificial In telligence PE Fund— punta su aziende capaci di intercettare i principali trend a livello globale Le società partecipate vengono accompagnate in un processo di crescita strutturata, che le porta a scalare i mercati esteri, a rafforzare il management, e a posizionarsi come leader nei rispettivi settori. La filosofia di investimento è chiara: trasformare eccellenze imprenditoriali locali in piccole multinazionali a controllo italiano, con una visione industriale e un approccio manageriale evoluto.

Tutti questi temi saranno al centro del dibattito al Wealth Forum di TopLegal, evento di riferimento per il private banking e il wealth management, che si terrà a Milano il 21 maggio. L’iniziativa si inserisce in un contesto macroeconomico complesso, caratterizzato da una crescita globale stabile ma moderata e da un’inflazione in fase di rallentamento.. In questo scenario, gli investimenti alternativi come private equity, venture capital e private debt assumono un ruolo sempre più strategico nelle scelte allocative di family office, private banker e investitori professionali. L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modello di servizio, mentre cresce l’attenzione verso la sostenibilità e l’integrazione dei criteri ESG nei portafogli. Il Forum è patrocinato dalle principali associazioni del settore e si rivolge a family office, private banker, wealth advisor e studi professionali interessati a intercettare le nuove direttrici dell’innovazione finanziaria.

Iscriviti al Wealth Forum di TopLegal e partecipa al confronto sul futuro della gestione patrimoniale e degli investimenti alternativi.





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