L’Agenzia delle Entrate ha introdotto una procedura “semplificata” per comunicare l’esito dei controlli fiscali che si concludono senza rilievi, ovvero senza riscontrare violazioni. Un passo importante in termini di trasparenza, efficienza e semplificazione, che interessa da vicino le imprese e i professionisti sottoposti a verifiche.
Grazie al provvedimento del 17 aprile 2025, emanato in attuazione dell’art. 6, comma 5-bis, della Legge n. 212/2000 (Statuto dei diritti del contribuente), l’Amministrazione finanziaria formalizza l’obbligo di notificare l’esito negativo dei controlli, valorizzando l’uso di strumenti digitali e garantendo al contribuente una maggiore tracciabilità delle attività ispettive.
Vediamo in dettaglio cosa prevedono le nuove disposizioni.
Quando e come arriva la comunicazione di esito negativo
Se un controllo, avviato tramite questionario o invito a comparire, si conclude senza accertare irregolarità, l’Agenzia delle Entrate ha ora l’obbligo di comunicarlo al contribuente entro 60 giorni, attraverso uno dei seguenti canali:
- App IO: con una notifica, se attivo il servizio “Comunicazioni per te”.
- App AgenziaEntrate: con una notifica nell’area personale, accessibile tramite SPID o credenziali dell’Agenzia.
- PEC: inviata al domicilio digitale del contribuente.
È importante sottolineare che questa procedura non si applica ai controlli automatici sulle dichiarazioni dei redditi o IVA previsti dagli articoli 36-bis del DPR 600/73 e 54-bis del DPR 633/72.
I diritti del contribuente: un principio rafforzato
Il nuovo obbligo si inserisce nel più ampio quadro dello Statuto dei diritti del contribuente, che prevede che l’Amministrazione finanziaria:
- trasmetta gli atti presso il domicilio del contribuente o quello eletto per il procedimento,
- tuteli la riservatezza delle informazioni trasmesse,
- informi su circostanze che possano portare al mancato riconoscimento di un credito o all’applicazione di sanzioni,
- offra al contribuente la possibilità di correggere errori o integrare documenti,
- conceda almeno 30 giorni per fornire chiarimenti prima di procedere con l’iscrizione a ruolo in caso di incertezze.
A seguito delle modifiche introdotte dal D.Lgs. 219/2023, i provvedimenti adottati in violazione di queste garanzie non sono più nulli, ma possono essere annullati, rafforzando così la tutela sostanziale dei diritti del contribuente.
Cosa contiene la comunicazione semplificata
Secondo il Provvedimento del 17 aprile 2025, la comunicazione inviata al contribuente conterrà:
- Mittente – Agenzia delle Entrate
- Titolo – Esito dell’attività istruttoria di controllo avviata con questionario/invito a comparire
- Testo – Messaggio che informa che il controllo si è concluso senza violazioni, precisando che ciò non preclude eventuali futuri controlli
- Riferimenti – Dati identificativi del questionario o invito originario
- Ufficio – La struttura dell’Agenzia che ha eseguito il controllo
Questa nuova modalità rappresenta un passo avanti verso un fisco più trasparente e meno burocratico, in linea con le esigenze delle imprese e dei professionisti che richiedono chiarezza e certezza nei rapporti con l’Amministrazione.
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