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in arrivo la prima scadenza per le imprese


Due date chiave, 30 maggio e 2 dicembre, segnano i termini per accedere e confermare il credito d’imposta destinato agli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno

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Bonus ZES Unica 2025, si avvicina la scadenza per l’accesso all’agevolazione.

La ZES unica (Zona Economica Speciale) è un’area geografica delimitata che comprende, i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna istituita per attrarre investimenti attraverso agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative.

Possono accedere al credito d’imposta ZES tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile, che svolgono attività economiche e imprenditoriali all’interno di queste aree.

Per le imprese che operano nel Mezzogiorno, il credito d’imposta ZES unica 2025 è un’occasione concreta per incentivare gli investimenti in beni strumentali. Questa opportunità è legata a una doppia scadenza fondamentale: il 30 maggio per la comunicazione iniziale da inviare all’Agenzia delle Entrate e il 2 dicembre per la conferma degli investimenti. Rispettare queste date è essenziale per non perdere l’agevolazione fiscale.

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Bonus ZES unica 2025, domanda entro maggio all’Agenzia delle Entrate

Le imprese che intendono accedere al bonus ZES devono inviare all’Agenzia delle Entrate una prima comunicazione tra il 31 marzo e il 30 maggio 2025.

In questa fase vanno indicati sia gli investimenti già effettuati dal 1° gennaio sia quelli previsti entro il 15 novembre.

Il bonus ZES è riconosciuto per i progetti di investimento relativi all’acquisto, anche mediante locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature destinati a strutture esistenti o costituite nella ZES Unica, nonché nel limite del 50 per cento dell’investimento agevolato per l’acquisto di terreni e per l’acquisizione, la realizzazione ovvero l’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva.

Il credito d’imposta verrà riconosciuto solo alle spese che rientrano in questo intervallo temporale e che superano il tetto minimo di 200.000 euro.

Modulistica e istruzioni per l’invio della comunicazione sono stati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 31 gennaio scorso.

L’invio deve essere effettuato esclusivamente in via telematica, utilizzando il software ufficiale “ZES UNICA2025”. Se il file dovesse risultare scartato per motivi tecnici, è possibile reinviarlo entro il 4 giugno, ma solo se la prima trasmissione è avvenuta entro il 30 maggio. In caso contrario, l’agevolazione viene persa.

Entro la scadenza del 30 maggio sarà possibile inviare una nuova comunicazione sostitutiva della precedente. Sarà considerata valida l’ultima regolarmente trasmessa.

Sempre entro la finestra temporale prevista l’impresa potrà presentare anche una comunicazione di rinuncia integrale al credito di imposta precedentemente comunicato.

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Bonus ZES unica 2025, conferma a novembre

La seconda fase è altrettanto decisiva: tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2025, le imprese devono trasmettere una comunicazione integrativa per certificare la reale esecuzione degli investimenti dichiarati nella fase iniziale. Anche in questo caso, l’invio deve avvenire con il software specifico “ZES UNICA INTEGRATIVA2025”.

Il credito sarà calcolato solo sugli investimenti effettivamente sostenuti, e non potrà superare quanto dichiarato nella comunicazione di maggio. Per essere considerata valida, la comunicazione integrativa deve includere anche gli estremi della certificazione contabile.

Nel caso di scarti tecnici dell’invio, è previsto un termine di recupero fino al 7 dicembre, a condizione che la prima trasmissione sia avvenuta nei tempi corretti.

ZES unica 2025, utilizzo in compensazione e codice tributo

Una volta concluso l’iter e ottenuto il riconoscimento ufficiale, il credito d’imposta potrà essere utilizzato in compensazione tramite modello F24, indicando il codice tributo “7034”. Per gli investimenti documentabili con fattura elettronica, il credito sarà fruibile a partire dal giorno successivo alla ricezione della seconda ricevuta dell’Agenzia.

Per gli altri casi non fatturati elettronicamente, il credito sarà utilizzabile dopo ulteriore verifica documentale da parte del Centro Operativo di Cagliari. In questi casi, l’impresa dovrà inviare la certificazione via PEC entro 30 giorni dal provvedimento.

ZES unica 2025, gli esclusi

L’agevolazione non si applica a tutte le imprese.

Sono escluse, ad esempio, quelle che operano nei settori dell’energia, della finanza, della siderurgia e dei trasporti (con alcune eccezioni), oltre alle imprese in liquidazione, in difficoltà o attive nei settori agricolo e della pesca.

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Chi intende beneficiare del credito deve quindi verificare con attenzione i requisiti di accesso.



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