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Bologna Game Farm – Pronti i prototipi degli otto videogiochi realizzati dai team vincitori


Sono pronti i prototipi di videogiochi realizzati dagli 8 team vincitori della quarta edizione di Bologna Game Farm, per la prima volta estesa all’intero territorio nazionale grazie al coinvolgimento del Ministero per le Imprese e il Made in Italy e di CTE COBO.

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Bologna Game Farm, acceleratore pubblico dell’Emilia-Romagna per il settore videoludico, ideato e coordinato dal Comune di Bologna, nel 2025 ha sostenuto otto progetti per la realizzazione di videogiochi, sviluppati da altrettanti team provenienti da diverse regioni d’Italia.

Oltre ad un contributo fino a 25.000 euro ciascuno, i team vincitori hanno beneficiato di un percorso di accelerazione, che dopo la prima fase durata cinque mesi (da gennaio a maggio) ha portato allo sviluppo di 8 Vertical Slice di videogioco pronte per essere presentate a fiere di settore dove individuare potenziali publisher interessati alla loro commercializzazione.

Ecco di seguito i progetti realizzati dagli 8 team in questi mesi:

“Darwake”, di Samuele Canina (Torino): gioco di avventura 2D con componenti puzzle che sfrutta la collaborazione tra il protagonista e il suo compagno gufo. La narrazione è incentrata sulla dimensione onirica che, arricchita da una grafica dettagliata, offre un’esperienza di gioco profonda e coinvolgente.

“In Their Shoes”, di We Are Muesli srl – Impresa Sociale (Milano): gioco narrativo composto da esperienze di vita quotidiana nella Milano contemporanea, che offre una prospettiva empatica sulle storie personali dei suoi sette personaggi.

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“Astro Ski”, di Digital Mosaik srl (Modena): videogioco VR che permette di competere in gare spaziali di sci su pianeti diversi. Un’esperienza di sci interplanetaria con un tocco futuristico che sfrutta una prospettiva in terza persona, per rendere il VR maggiormente accessibile.

“Bad Water” di AC Software srl (Bologna): gioco che combina il genere City-Builder con elementi di Tower-Defense. In un mondo post-apocalittico devastato da un’alluvione, il giocatore deve costruire una città galleggiante di giorno e difenderla di notte da creature chiamate Bloot, formate da una misteriosa sostanza oleosa.

“Journey to the Void” di RuneHeads srl (Milano): Deck-Builder Roguelike con elementi di RPG strategico a turni. La storia segue un giovane eroe che cerca di recuperare il cuore di un Essere Antico corrotto per fermare la sua influenza sul Continente.

“The island of crossed destinies” di Paper Tigers (Brescia): gioco narrativo in 2D ambientato nella Malesia coloniale del XIX secolo. Il giocatore assume il ruolo del Capitano Marlowe, impegnato a risolvere il mistero di un delitto (e del proprio passato) attraverso indagini e deduzioni.

“Lofsöng” di Unrelated srl (Torino): gioco di esplorazione basato su una narrativa ambientale che indaga il concetto di “tempo profondo” e la comunicazione tra epoche. Il giocatore viaggia in paesaggi desertici per scoprire e riconnettere passato e futuro, per creare un ponte di comunicazione tra le generazioni.

“Road to Yvhalon” di Levante Games (Bologna): gioco VR ambientato in un mondo fantasy ispirato alle antiche civiltà, dove il giocatore esplora la relazione tra uomo e divinità attraverso meccaniche di gioco Soulslike.

Il programma di accelerazione, che anche quest’anno si è tenuto presso le Serre di ART-ER all’interno dei Giardini Margherita di Bologna, ha inserito tra le molteplici attività giornate di mentorship in presenza per la prima volta aperte non solo ai vincitori di BGF ma anche a chi studia o lavora in ambito videoludico in Emilia-Romagna, favorendo l’interazione tra i presenti in un ambiente di lavoro estremamente stimolante e in un clima di grande collaborazione.

I momenti dedicati all’accelerazione, partiti a gennaio con un fitto calendario di incontri organizzati in sessioni mensili, sono stati come sempre coordinati da Ivan Venturi insieme alla Project Manager Sara De Martini con la partecipazione di mentor provenienti da aziende di sviluppo di videogiochi di grande esperienza, con l’obiettivo di aiutare i team a:

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  • completare il team di sviluppo e definire i ruoli all’interno della propria organizzazione
  • rivedere diversi aspetti del proprio progetto: dal game design all’impianto tecnologico fino al budget, per realizzare un solido piano di sviluppo
  • programmare in coding/tech (IT)
  • produrre asset in 2D/3D
  • utilizzare audio, musica, localizzazioni, per impreziosire il proprio gioco
  • valutare le strategie di pubblicazione e distribuzione dei videogiochi

Le demo degli otto videogiochi sono state presentate, in occasione dell’annuale Press Day che si è svolto oggi presso le Serre, a una delegazione composta da diverse testate di settore. I giornalisti presenti, oltre ad approfondire l’evoluzione di Bologna Game Farm in questi primi quattro anni di attività, hanno avuto la possibilità di conoscere i team di questa quarta edizione e di divertirsi giocando con i prototipi dei videogiochi accelerati!

Il percorso di accelerazione si concluderà a giugno con un focus su come realizzare una proposta/pitch per i publisher e sulla strategia publisher/self-publishing, in vista della partecipazione a First Playable.

Bologna Game Farm è l’acceleratore per il settore videoludico promosso da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, un’iniziativa coordinata dal Comune di Bologna e realizzata con ART-ER nell’ambito delle azioni di sostegno alle industrie culturali e creative, in collaborazione con IncrediBOL! e con il supporto tecnico di IIDEA, Italian Interactive Digital Entertainment Association.
Le prime quattro edizioni di Bologna Game Farm hanno selezionato e accelerato con successo venti team di sviluppo composti da imprese e liberi professionisti provenienti per le prime tre edizioni dell’Emilia-Romagna e nella quarta edizione, anche da altre regioni italiane. Tre team hanno già firmato accordi di publishing, gli altri stanno proseguendo il proprio sviluppo in ottica di autopubblicazione.





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