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Come questa startup di provincia ha raccolto €2,84 milioni a fondo perduto


Fondata nel 2022 a Calabritto, un piccolo comune della provincia di Avellino, questa startup sta rivoluzionando il turismo e l’economia delle aree rurali italiane grazie a una piattaforma che consente di digitalizzare la gestione degli affitti brevi nelle zone a bassa densità abitativa, aiutando i proprietari di immobili a valorizzare le proprie case vacanza.

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Si chiama Ruralis e, solo tra il 2024 e il 2025, ha raccolto complessivamente 2,84 milioni di euro a fondo perduto, raggiungendo un risultato senza precedenti nel panorama italiano.

Gran parte di questi fondi (1,8 milioni di euro) provengono dal programma Montagna Italia del Ministero del Turismo, dedicato a sostenere progetti innovativi nelle aree montane e rurali.

A questi si aggiungono oltre un milione di euro ottenuti da bandi regionali e una campagna di crowdfunding conclusa in Italia. Ma non basta: ora la startup punta a raccogliere altri 500.000 dollari su una piattaforma statunitense per finanziare l’espansione negli USA.

Dietro il successo: come ha fatto Ruralis a raccogliere €2,84 milioni?

Il modello di business di Ruralis prevede che la startup trattenga circa il 10% delle vendite generate dagli immobili gestiti, lasciando il resto ai proprietari dopo le commissioni dei portali e le imposte. Il 90% degli immobili si trova in comuni con meno di 5.000 abitanti, la piattaforma contribuisce così a creare un impatto economico diretto nelle aree più marginali del Paese.

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Saldo e stralcio

 

Una delle chiavi del successo di Ruralis è stata aver internalizzato la gestione della finanza agevolata, assumendo personale specializzato per intercettare e gestire bandi pubblici e privati, riuscendo a ottenere finanziamenti a fondo perduto senza cedere quote di capitale.

Questo approccio ha permesso di superare ostacoli burocratici e di investire in tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e il machine learning, che saranno integrate nella piattaforma per migliorare i servizi offerti a host e turisti.

Inoltre, parte dei fondi sarà destinata alla creazione di un hub con coworking immerso nella natura e a programmi di formazione per gli host, per migliorare la qualità dell’accoglienza e rafforzare la consapevolezza del valore del territorio.


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Dalla provincia italiana agli Stati Uniti

Guardando oltre i confini nazionali, Ruralis punta ora agli Stati Uniti, in particolare allo Stato di New York, dove oltre il 90% del territorio è rurale. La campagna di equity crowdfunding attualmente attiva su Wefunder (già a quota 200.000 dollari nelle prime settimane) mira a finanziare l’ingresso in questo mercato e a consolidare la presenza in Italia, ampliando il team e le collaborazioni con agenzie immobiliari locali.

Questa espansione rappresenta una naturale estensione della missione originaria di Ruralis di valorizzare le aree meno conosciute attraverso un turismo consapevole e sostenibile, creando valore economico e sociale.

Il successo di Ruralis dimostra infatti come una startup nata in un piccolo borgo possa diventare un modello di innovazione e rigenerazione territoriale, sfruttando al meglio le opportunità offerte da fondi pubblici e strumenti di finanziamento alternativi, con una visione globale e un impatto concreto sulle comunità.

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