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Investimenti sostenibili 4.0: domande dal 20 maggio


Le PMI del Mezzogiorno potranno presentare domanda per le agevolazioni a partire dal 20 maggio sulla piattaforma online di Invitalia.

L’obiettivo di questa misura è quello di favorire gli investimenti a supporto della trasformazione tecnologica e digitale, della competitività e della crescita sostenibile. Gli incentivi sono concessi dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy sotto forma di contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato.

Sono state messe a disposizione circa 300 milioni di euro e la misura è finanziata dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”.

Investimenti sostenibili 4.0: beneficiari

Possono beneficiare di questa misura le micro imprese e le PMI, le quali, devono essere situate nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Al momento della presentazione della domanda occorre che le imprese siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • Regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro delle imprese;
  • Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • Regime di contabilità ordinaria e avere almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese o aver presentato (nel caso di imprese individuali e società di persone) almeno due dichiarazioni dei redditi;
  • In regola con la normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
  • Aver restituito eventuali somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • Non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento in relazione al quale vengono richieste le agevolazioni di cui al presente decreto (e non farlo per i due anni successivi al completamento dell’investimento agevolabile);
  • Non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 22 novembre 2024.

Come funziona?

Le agevolazioni consistono in un contributo in conto impianti e in un finanziamento agevolato e possono coprire fino al 75% delle spese ammissibili:

  • Il contributo in conto impianti può arrivare al 35% dell’importo;
  • Finanziamento agevolato può arrivare al 40% delle spese.

Il finanziamento agevolato deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi a partire dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali con scadenza prevista al 31 maggio e 30 novembre di ogni anno, per una durata massima di sette anni.

Le imprese devono garantire la copertura finanziaria del programma di investimento ammesso attraverso risorse finanziarie proprie o mediante finanziamento esterno in una forma priva di finanziamento pubblico, in misura pari ad almeno il 25% delle spese ammissibili complessive. 

Non è prevista la possibilità di cumulo con altre agevolazioni pubbliche, con l’eccezione di quelle ottenute sotto forma di benefici fiscali e di garanzia. Devono in ogni caso essere rispettati i limiti previsti in materia di aiuti di Stato.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese sostenute per:

  • Macchinari, impianti e attrezzature
  • Opere murarie, nei limiti del 40% dei costi ammissibili
  • Programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali riferibili a macchinari, impianti e attrezzature
  • Acquisizione di certificazioni ambientali

La misura ammette, inoltre, le spese per i servizi di consulenza, ovvero,

  • le spese per i servizi avanzati di consulenza specialistica sulle tecnologie abilitanti, nei limiti del 5% sul totale dell’importo delle spese ammissibili relative ai beni di cui al comma 1, lettere a) e c) del predetto decreto e quelle dirette alla definizione della diagnosi energetica nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili per i soli programmi finalizzati alla promozione dell’efficienza energetica delle imprese, a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento.

Caratteristiche dei progetti

I progetti devono:

  • Prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. con l’ammontare delle relative spese che deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma;
  • Finalizzati all’ampliamento della capacità produttiva, alla diversificazione della produzione funzionale, a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente, oppure alla realizzazione di una nuova unità produttiva;
  • Realizzati presso un’unità produttiva localizzata nelle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna);
  • Prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a 750.000 euro e non superiori a 5 milioni di euro e, comunque, al 70% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato, oppure, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi
  • Essere avviati dopo la presentazione della domanda;
  • Prevedere un termine di ultimazione non successivo a 18 mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni

Come presentare la domanda?

È possibile: 

  • inviare la domanda dal 20 maggio 2025
  • compilare la domanda dal 30 aprile 2025.

La compilazione e la presentazione della domanda deve avvenire attraverso la “Nuova Piattaforma Incentivi” di Invitalia. La richiesta può essere trasmessa dal legale rappresentante, che potrà accedere attraverso le credenziali:

  • Identità Digitale SPID;
  • Smart Card CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
  • Carta d’Identità Elettronica (CIE).

Per presentare l’istanza i soggetti sono chiamati a:

  • Redigere la domanda esclusivamente in lingua italiana;
  • Presentare una sola domanda;
  • Essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE);
  • Disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC);
  • Utilizzare la nuova area riservata per compilare direttamente online la domanda;
  • Inviare la documentazione da allegare alla domanda;
  • Conservare il codice associato alla domanda che viene rilasciato al termine della compilazione.

La documentazione da allegare alla domanda è:

  • Piano di investimento;
  • Dichiarazione sostitutiva d’atto notorio con i dati relativi agli ultimi due esercizi contabili chiusi e approvati alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • Dichiarazioni in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica di cui all’articolo 85 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159;
  • Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa in ottemperanza alle disposizioni in materia di antiriciclaggio (di cui al decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 ed alle successive disposizioni attuative emesse dalla Banca d’Italia);
  • Prospetto recante i dati per il calcolo della dimensione d’impresa;
  • Delega in presenza di soggetti delegati al potere di rappresentanza per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni.

Le risorse verranno assegnate fino a esaurimento fondi.



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