Aste immobiliari

l’occasione giusta per il tuo investimento.

 

Reddito di libertà 2025, aperto il canale per chiedere fino a 6.000 euro


A partire dal 12 maggio 2025 (ossia da oggi) è nuovamente possibile inoltrare la richiesta per il Reddito Libertà, una misura economica istituita per supportare le donne che hanno subìto violenza e che stanno affrontando un percorso di ricostruzione della propria vita. L’iniziativa rappresenta uno strumento essenziale per favorire l’indipendenza economica, abitativa e lavorativa di chi è stato vittima di situazioni di abuso.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità e gestito operativamente dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), il Reddito Libertà è parte di una più ampia strategia nazionale volta a garantire tutele concrete per l’autonomia delle donne in contesti di particolare vulnerabilità.

Reddito libertà: fino a 6.000 euro una tantum

Il Reddito Libertà (da non confondere con il reddito di cittadinanza e con l’assegno inclusione) prevede l’erogazione di un contributo economico pari a un massimo di 500 euro mensili per una durata complessiva di 12 mesi. L’importo, che può, quindi, arrivare a un totale di 6.000 euro, viene corrisposto in un’unica soluzione. Questo permette di offrire un sostegno immediato e consistente, volto a coprire spese essenziali legate alla casa, all’autonomia personale e al reinserimento lavorativo.

Si tratta di un contributo specificamente destinato a donne in condizione di bisogno, già assistite da centri antiviolenza riconosciuti e dai servizi sociali territoriali. L’obiettivo della misura non è soltanto quello di alleviare una situazione economica critica, ma anche di interrompere circoli viziosi di dipendenza finanziaria e sociale, spesso alla base della difficoltà a sottrarsi a situazioni di maltrattamento.

Requisiti per l’accesso

L’accesso al Reddito Libertà è riservato alle donne che rispettano criteri ben definiti.

Innanzitutto, è necessario avere:

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

  • Cittadinanza italiana, di un altro Stato membro dell’Unione Europea o, nel caso di cittadine extra-UE, un permesso di soggiorno regolare;
  • Residenza nel territorio italiano;
  • Una dichiarazione del centro antiviolenza che certifichi la presa in carico della persona;
  • Una dichiarazione dei servizi sociali territoriali, che attesti l’esistenza di una situazione straordinaria di necessità.

Non è, dunque, sufficiente una denuncia alle forze dell’ordine, un certificato medico o un’autodichiarazione per accedere alla misura. È fondamentale che vi sia una presa in carico ufficiale e documentata da parte degli organismi competenti.

Modalità di presentazione della domanda

Le istanze devono essere presentate attraverso il Comune dove è avvenuta la presa in carico da parte del centro antiviolenza, anche se differente rispetto al Comune di residenza. Questo aspetto mira a favorire l’accessibilità alla misura, legandola al luogo in cui è stato attivato il percorso di tutela.

Per formalizzare la richiesta del reddito di libertà, occorre compilare l’apposito modulo SR208, disponibile nella sezione “Moduli” del sito ufficiale dell’INPS. Una volta compilato, il modulo va consegnato presso gli uffici comunali competenti per l’inoltro della domanda.

Domanda reddito di libertà: criteri di accoglimento e tempistiche

L’approvazione delle domande segue un criterio cronologico, ovvero viene valutata secondo l’ordine di arrivo delle richieste e nei limiti delle risorse disponibili per ciascuna regione.

Il fondo previsto per il 2025 è pari a 10 milioni di euro, come stabilito dal decreto interministeriale del 2 dicembre 2024. Questo budget fa parte di una programmazione triennale valida fino al 2026.

Il termine ultimo per presentare la domanda reddito di libertà è il 31 dicembre 2025. Tuttavia, qualora i fondi regionali si esauriscano prima di tale data, le richieste rimaste escluse potranno comunque godere di una priorità automatica nel 2026, qualora venga riproposta la misura.

Riconferma delle domande non accolte

Un aspetto rilevante riguarda le domande precedentemente respinte per esaurimento dei fondi. Queste potevano essere ripresentate entro il 18 aprile 2025, previa verifica dei requisiti ancora validi da parte del Comune. L’INPS ha già provveduto a elaborare tali richieste secondo il principio della cronologia originale di invio.

Le istanze ripresentate manterranno validità fino al 31 dicembre 2025 e conserveranno una posizione prioritaria rispetto alle nuove domande inoltrate nel corso dell’anno. Questa disposizione rappresenta una tutela importante per coloro che, pur avendo i requisiti, erano state escluse per motivi puramente amministrativi.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Comunicazioni e aggiornamenti

Le beneficiarie riceveranno comunicazione dell’esito della domanda attraverso i contatti forniti al momento della presentazione. In assenza di recapiti validi, sarà il Comune a occuparsi dell’informazione diretta.

Gli enti comunali, inoltre, possono monitorare lo stato delle domande tramite una sezione dedicata nel portale INPS, dove è possibile anche aggiornare informazioni bancarie come l’IBAN o correggere eventuali errori nella documentazione.

Reddito libertà: un impegno istituzionale per l’emancipazione

Il Reddito Libertà si conferma una delle misure più significative nel panorama delle politiche pubbliche contro la violenza di genere. A differenza di altri interventi, questa misura non si limita alla protezione immediata, ma intende accompagnare le donne verso un’autonomia reale, sostenendo l’inserimento o il reinserimento nel tessuto sociale e professionale.

Il sostegno economico, erogato in forma una tantum, rappresenta un punto di partenza importante per la costruzione di un futuro libero da costrizioni e dipendenze, e consente alle donne di intraprendere percorsi di formazione, cercare un’occupazione o trovare una sistemazione abitativa sicura.

Riassumendo

  • Il Reddito Libertà è un contributo economico per donne vittime di violenza.
  • Fino a 6.000 euro erogati in un’unica soluzione per favorire l’autonomia.
  • Serve presa in carico da centri antiviolenza e dichiarazione dei servizi sociali.
  • La domanda si presenta tramite il Comune con modulo SR208 scaricabile dal sito INPS.
  • Le richieste sono valutate in ordine cronologico entro i fondi regionali disponibili.
  • Le domande respinte nel 2024 mantengono priorità fino al 31 dicembre 2025.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

Source link

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio