Una grande opportunità, che permette di ottenere anche fino a 300mila euro a fondo perduto nel 2025.
Nel contesto economico attuale, i bonus per le imprese rappresentano una delle leve più importanti per favorire crescita, innovazione e competitività nei settori strategici dell’economia italiana. Il governo, consapevole delle difficoltà affrontate dalle aziende negli ultimi anni, ha messo in campo numerosi incentivi, con l’obiettivo di sostenere gli investimenti, promuovere la transizione ecologica e digitale, e rilanciare interi comparti produttivi. Tra questi, il settore dell’agricoltura, della forestazione e della lavorazione del legno occupano un posto centrale.
Per il 2025 sono previsti nuovi bandi e rifinanziamenti per iniziative strategiche, tra cui contributi a fondo perduto fino a 300.000 euro e oltre, pensati per supportare gli investimenti delle aziende boschive e manifatturiere. Si tratta di misure gestite da Invitalia su mandato del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, rivolte alle imprese che operano lungo la filiera del legno e nella silvicoltura sostenibile. Sono interventi mirati che possono generare ricadute molto positive sul territorio e sull’intero sistema produttivo nazionale.
Il sostegno pubblico si concentra in particolare sull’acquisto di beni strumentali e sull’innovazione tecnologica, elementi essenziali per accrescere l’efficienza, la qualità e la sostenibilità dei processi industriali. Una delle misure più rilevanti, in partenza dal 15 maggio 2025, consente alle imprese di “portarsi a casa” fino a 300mila euro di contributi a fondo perduto, con la possibilità di aumentare la percentuale del finanziamento in presenza di certificazioni ambientali e di qualità.
L’iniziativa rappresenta una grande occasione di rilancio per le PMI, specie in un settore che spesso resta ai margini dei principali canali di finanziamento. Di seguito, analizziamo in dettaglio le caratteristiche del bando, i beneficiari, i requisiti e le modalità per presentare la domanda.
Ecco chi può ottenere i contributi fino a 300mila euro
Sottolineiamo innanzitutto che il bando non è riservato a tutti, ma si rivolge in particolare alle imprese che operano nella filiera del legno e delle attività forestali, a condizione che siano in possesso di specifici codici ATECO. Questi, in particolare, sono i codici ATECO 02.20 (Utilizzo di aree forestali): solo per “Abbattimento di alberi” e “Produzione di tronchi”; ATECO 02.40.00: Servizi di supporto per la silvicoltura; ATECO 16.11: Taglio e piallatura del legno; ATECO 16.12: Lavorazione e finitura del legno; ATECO 16.21: Fabbricazione di fogli da impiallacciatura e pannelli a base di legno
Le imprese che rientrano in queste categorie possono ottenere un contributo a fondo perduto pari al 40% della spesa per investimenti fino a 300.000 euro. In presenza di determinate certificazioni (come EMAS, ISO 14001, FSC® o PEFC™) è possibile ottenere un aumento fino al 60%. Gli investimenti finanziabili attraverso il contributo a fondo perduto includono: Acquisto di mezzi mobili e attrezzature per le attività forestali, escluse motoseghe e strumenti di consumo; Macchinari, impianti e attrezzature per la prima lavorazione del legno; Software e hardware funzionali alla digitalizzazione dei processi produttivi. Per investimenti che superano i 300.000 euro ma restano sotto i 600.000 euro, si prevede un contributo del 40% fino ai primi 300.000 euro e un finanziamento agevolato del 70% sulla parte eccedente.
La domanda da presentare per ottenere i fondi: i dettagli
La domanda può essere presentata dalle ore 12:00 del 15 maggio 2025 fino alle ore 12:00 del 10 luglio 2025 esclusivamente tramite la piattaforma digitale Invitalia. L’accesso è possibile solo mediante autenticazione SPID, CIE o CNS. È obbligatorio il possesso di firma digitale e un indirizzo PEC. Gli investimenti devono essere avviati solo dopo la presentazione della domanda e completati entro 12 mesi dalla concessione dell’agevolazione. Nella domanda vanno inseriti: i dati anagrafici, il programma di investimento, l’evoluzione tecnologica attesa e l’importo richiesto. Tutte le fatture devono riportare il Codice Unico di Progetto (CUP) e la dicitura obbligatoria indicata dal bando.
Il progetto deve avere un valore minimo di 50.000 euro per essere considerato ammissibile. La descrizione dell’intervento deve dimostrare l’impatto sull’automazione e sull’efficienza del ciclo produttivo, compresa l’integrazione di sistemi digitali per classificazione e incollaggio del legno.
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