Incontro a Verona su ricostruzione Ucraina | Pace | Elezioni regionali

Che impatto può avere a livello locale e regionale in Italia la ricostruzione dell’Ucraina una volta concluso il conflitto con la Russia. Di questo si è discusso ieri, 12 maggio, nel centro congressi di Veronafiere, nell’incontro preparatorio alla conferenza sulla ripresa dell’Ucraina in programma a Roma il 10 e l’11 luglio 2025.

L’evento è stato organizzato dal Ministero degli esteri e ha visto la partecipazione di oltre 450 fra amministratori locali, rappresentanti governativi e aziende italiane, ucraine e internazionali. La giornata si è articolata in una serie di sessioni di lavoro sul ruolo delle autonomie locali e delle amministrazioni regionali nella ripresa e nella ricostruzione dell’Ucraina. Si è discusso su come concentrare gli sforzi di donatori e autorità ucraine per creare una Ucraina migliore rispetto a prima, attraverso uno sviluppo urbano sostenibile, la conservazione dell’identità culturale e la crescita dell’economica locale.

Tra le diverse sessioni di lavoro, quella principale si è svolta il pomeriggio con la partecipazione del vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani. Al mattino, Tajani aveva partecipato a Londra ad un vertice con i rappresentanti delle altre istituzioni europee sempre sull’Ucraina. Un vertice positivo, che ha confermato il sostegno al popolo ucraino per il raggiungimento di una pace giusta, ha spiegato il vicepremier.

E con il fine della guerra si potrà mettere in pratica quel piano di ricostruzione dell’Ucraina di cui si discuterà in modo approfondito a luglio a Roma, ma di cui si sono già poste le basi negli incontri di preparazione che si sono conclusi ieri a Verona. Quello di Veronafiere è stato l’ultimo di questi incontri ed è stato organizzato a Verona perché «è una città industriale – ha dichiarato Tajani – È una città di una regione importante dal punto di vista dell’economia reale. Vogliamo che le piccole e medie imprese possono essere protagoniste della ricostruzione dell’Ucraina insieme alle amministrazioni locali con investimenti e con opportunità. Perché la ricostruzione dell’Ucraina è un messaggio politico ed economico, ma rappresenta anche un’opportunità per le imprese che verranno coinvolte. E lo scambio di buone pratiche ed esperienze tra comunità locali è fondamentale nel processo di ripresa e di ricostruzione».

Ma prima della ricostruzione, bisogna arrivare ad una pace per l’Ucraina. Una pace che però «non può essere la sconfitta dell’Ucraina a vantaggio della Russia», ha aggiunto Tajani a margine dell’incontro di ieri a Verona. Anche per questo, il ministro ha confermato che l’Italia non si tira indietro nel sostegno militare all’Ucraina. Anzi, il Governo ha deciso di inviare «l’undicesimo pacchetto di aiuti militari» perché «finché non si arriva alla pace bisogna sostenere l’Ucraina, che non può cedere di fronte a un Paese più grande, più armato, perché questo Paese ha il capriccio di invadere parti dell’Ucraina – ha spiegato ancora Tajani – È una violazione del diritto internazionale, quindi noi difendiamo il principio di libertà».

Infine, Tajani non si è sottratto a qualche domanda di politica locale, rispondendo ai giornalisti sempre a margine dell’appuntamento di ieri. E politica locale, in questo momento, significa soprattutto elezioni regionali, in programma il prossimo autunno. «Come Forza Italia vogliamo vincere in Veneto e governare bene questa Regione – ha dichiarato il vicepremier – Ai nostri alleati offriamo la candidatura eccellente di Flavio Tosi, uomo di grande esperienza che è stato un ottimo assessore regionale alla sanità. Non vogliamo imporre nulla, ma non vogliamo farci imporre nulla. Ci siederemo attorno ad un tavolo e troveremo il candidato migliore».