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Regione Lombardia finanzia ricerca e trasferimento tecnologico


La Giunta di Regione Lombardia ha fissato le regole per selezionare e finanziare le migliori infrastrutture di ricerca che verranno proposte dalle università lombarde, sia pubbliche sia private, per creare un ponte tra sistema della ricerca e imprese. La selezione verrà realizzata tramite un bando​ (la pubblicazione è prevista entro giugno 2025), di cui sono stati approvati i criteri.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

La dotazione finanziaria

Nello specifico, la misura approvata è denominata ‘Infrastrutture di Ricerca per il Trasferimento Tecnologico’ e ha una dotazione di 50 milioni di euro per contributi a fondo perduto, a valere sull’azione 1.1.2. ‘Sostegno al trasferimento tecnologico tra mondo della ricerca e delle imprese lombarde’ del Programma regionale FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) Lombardia 2021-2027.

Regione Lombardia punta a promuovere il trasferimento tecnologico

Questa nuova misura è la prima dedicata esclusivamente agli atenei con risorse FESR e fortemente voluta dalla Direzione Generale ‘Università Ricerca Innovazione’ di Regione Lombardia. Il suo scopo è sostenere investimenti per l’ammodernamento o la creazione di infrastrutture di ricerca del sistema universitario aperte alle imprese. In questo modo si vuole stimolare il trasferimento tecnologico, promuovendo e consolidando la collaborazione tra accademia e aziende, in particolare PMI. Nel complesso si vuole rafforzare la competitività del territorio lombardo grazie ai servizi sempre più avanzati e in linea con i fabbisogni di ricerca e di innovazione delle imprese che gli atenei saranno in grado di offrire.

Dal tour atenei ai criteri del futuro bando

La delibera di Giunta 4262 del 30 aprile 2025 rappresenta la fase attuativa del percorso di ascolto, iniziato nel 2024 dalla Direzione generale ‘Università Ricerca Innovazione’ per raccogliere i fabbisogni in ambito infrastrutture espressi dalle università. Prima tappa di questo iter è stato  il Tour Atenei, realizzato dall’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi. Un secondo importante step è stata poi la manifestazione di interesse, alla quale hanno partecipato gli atenei che hanno sede in Lombardia. Con l’approvazione dei criteri del futuro bando, ora le università lombarde hanno a disposizione tutti gli elementi per definire i progetti da candidare alla selezione che Regione lancerà tramite un apposito bando a graduatoria.  Il futuro bando premierà in modo particolare gli aspetti di innovazione e di impatto potenziale sulla competitività delle PMI e sul sistema della ricerca. Anche l’attenzione alla sostenibilità ambientale e all’uguaglianza di genere verranno valorizzate con un punteggio aggiuntivo.

Esempi di richieste di finanziamento

Tra le infrastrutture già segnalate come necessarie dagli atenei nelle risposte alla manifestazione di interesse ci sono, ad esempio, laboratori per lo studio dell’invecchiamento e per la produzione di terapie avanzate; simulatori dinamici per la guida di aeromobili o per la gestione di linee manifatturiere; progetti di Space Economy; grandi strumentazioni per applicare le nuove scoperte in ambito di Intelligenza Artificiale. Le infrastrutture proposte dovranno essere pensate nell’ottica di un trasferimento delle conoscenze dall’accademia alle piccole e medie imprese.

I contributi per promuovere il trasferimento tecnologico in Lombardia

Ciascuna università potrà presentare fino a 3 progetti, purché con un importo minimo di spese ammissibili di 500 mila euro ciascuno. Un importante elemento di novità è la presenza di due diversi ‘massimali’ di agevolazione, a seconda del livello di attività economica. Nello specifico, le infrastrutture legate ad attività prevalentemente ‘non economiche’ (dunque senza scopo di lucro) potranno vedersi riconosciuto l’80% delle spese, fino a un massimo di 3 milioni di euro; quelle legate ad attività prevalentemente ‘economiche’ potranno invece richiedere il rimborso del 50% delle spese, ma arrivare a un contributo massimo di 5 milioni di euro.

Microcredito

per le aziende

 

I rimborsi ammessi

Regione Lombardia rimborserà le spese per investimenti materiali e immateriali strettamente correlate alla creazione o all’ammodernamento dell’infrastruttura di ricerca, quali ad esempio l’acquisto di nuova strumentazione e i lavori correlati per l’installazione e/o l’acquisto di software o di licenze d’uso per software. Solo nel caso di progetti di infrastruttura ‘non economica’ potranno essere rimborsate anche le spese di personale, fino a un tetto del 20%. Non saranno invece ammessi, in ogni caso, progetti che prevedono la realizzazione di nuovi edifici e/o ristrutturazioni importanti. I progetti dovranno essere realizzati entro 24 mesi, salvo eventuale proroga massima di 6 mesi.



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