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Barzio e Moggio, in arrivo nuove funivie


È tempo di una grande riqualificazione tecnologica: la funivia che da Barzio porta ai Piani di Bobbio è stata riconosciuta come opera di pubblica utilità in consiglio comunale e sarà rifatta ex novo. Ma anche la funivia di Moggio che porta ai piani di Artavaggio sarà oggetto di rifacimento

Decine di milioni per rifare gli impianti a fune di Barzio e Moggio. Più di venti milioni saranno spesi nei prossimi due anni per rifare le funivie di Bobbio e Artavaggio. Il momento è decisivo, anche se il dado è già stato tratto. È tempo di una grande riqualificazione tecnologica e, di riflesso, tempo di rilancio di un’offerta che, tanto per stare sui meri numeri, ha portato in valle dal ponte dell’Immacolata fino al 6 aprile, circa 300mila persone solo per restare ai piani di Bobbio. La funivia che da Barzio porta ai Piani di Bobbio è stata riconosciuta come opera di pubblica utilità in consiglio comunale, a Palazzo Manzoni, martedì sera scorso.

Ad annunciarlo il sindaco di Barzio Andrea Ferrari che si è confrontato con Itb, imprese turistiche barziesi: “All’unanimità il consiglio comunale (con astensione del solo Paolo Rognoni per questioni di opportunità, visto che un palo della funivia è sul suo terreno, n.d.r.), ha approvato la proposta di Itb come opera di pubblica utilità; dovrebbe partire a Primavera del 2026 con i primi lavori per la costruzione ex novo della funivia che collega Barzio a Bobbio. Una funivia moderna, sullo stesso tracciato di quella esistente, ma con una capacità di carico orario praticamente doppia: da 1.800 a 3.200 persone trasportate all’ora”.

L’impegno per Itb è davvero oneroso, ma per lo meno potrà attingere ai fondi messi a disposizione dal ministro Daniela Santanché e dal suo ministero del Turismo che ammontano a circa dieci milioni di euro. Ma il progetto totale costa molto di più. Praticamente il doppio. Quando se n’è iniziato a parlare (ovvero tre anni or sono), era stato detto che un nuovo impianto sarebbe costato intorno ai sedici milioni di euro ma, probabilmente, con gli aumenti determinati dalla guerra e dal caro energia, si arriverà a circa venti milioni di euro, comprese le opere accessorie necessarie.

Una cosa è certa: “Questo è uno sforzo importante che arriva da lontano e porta benefici a tutta la comunità e all’Altopiano, non solo a Barzio – conclude Ferrari -. Un impianto che ci voleva, visto che la funivia così com’è risale al 1993 e abbisognava non di un semplice restiling, ma di una riqualificazione completa. Sono molto soddisfatto e ringrazio Itb per quanto farà”.

I lavori dovrebbero partire nella Primavera del 2026, come detto, e terminare poi entro tre-quattro mesi e sicuramente entro l’inizio della stagione sciistica 2026/27. Sarebbe un Natale 2026 davvero con i fiocchi per Barzio e lo stesso Ferrari sta studiando la possibilità, per quella data, di dotare Barzio di nuovi spazi-parcheggio, viste le aumentate capacità della funivia.

Ma anche la funivia di Moggio che porta ai piani di Artavaggio, e che di anni ne ha quasi il doppio, sarà oggetto di rifacimento. Davide Combi, vicesindaco di Moggio è convinto che questa sia la volta buona: “Anche ad Artavaggio stiamo attrezzandoci per rifarla. Siamo in mano ai tecnici che stanno facendo i calcoli insieme ai colleghi della Regione, per decidere se è meglio una funivia, un’ovovia, una “vai e vieni” e via dicendo. Stiamo redigendo il documento che determina proprio la soluzione migliore e poi procederemo al bando. Ringraziamo l’assessore Massimo Sertori e il sottosegretario Mauro Piazza, oltre alla Comunità Montana che ci stanno dando una grossa mano”.

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