I robot di mungitura sono 891 in 395 allevamenti, con Mantova come leader con il 32,4% del totale
«Il settore zootecnico lombardo ha davanti un futuro complesso e ricco di sfide impegnative e stimolanti: fondamentale saper leggere la realtà ed interpretare le esigenze di chi fa impresa per offrire un sostegno tecnico adeguato ad un percorso di crescita coerente con le esigenze non solo del mercato, ma anche della società».
Questo il messaggio lanciato dal presidente dell’Aral (Associazione regionale allevatori Lombardia), Gian Enrico Grugni, ai delegati territoriali riuniti in assemblea generale al Centro Fiera del Garda di Montichiari per il via libera al consuntivo 2024 e al bilancio di previsione 2025. Con lui i consiglieri del direttivo e numerosi ospiti, tra cui il presidente di Coldiretti Lombardia, Gianfranco Comincioli.
«La Lombardia avrà un ruolo chiave nel futuro della zootecnia italiana – ha detto Comincioli –. Ma sarà importante fare sistema per affrontare sfide come l’intelligenza artificiale, che imporranno l’apporto di nuove professionalità per non lasciare nessuno indietro nell’approdo al progresso soprattutto nelle zone svantaggiate. Da non trascurare inoltre l’importanza della formazione per garantire un ricambio generazionale in grado di affrontare l’evoluzione tecnologica del domani».
I numeri delle attività svolte nel 2024
Al direttore generale Andrea Ferla il compito di sintetizzare nei numeri l’attività dell’associazione: al centro come sempre i controlli funzionali, che hanno coinvolto 4102 aziende ed un totale di 560.371 fattrici (erano 542.270 nel 2023). In totale nel 2024 sono stati eseguiti 29.313 controlli. Negli ultimi 15 anni il numero delle vacche controllate è cresciuto del 3,68% in Italia, ma del 14,45% in Lombardia.
Vero fiore all’occhiello di Aral le attività del laboratorio, suddivisa in tre grandi aree, ovvero latte, agroalimentare e microbiologia, che operano in stretta sinergia tra loro. Ovviamente a farla da padrone è la sezione latte con le attività del controllo funzionale che nel 2024 hanno raggiunto la cifra record di 4.177.983 campioni analizzati, con un balzo di quasi 150 mila campioni in più rispetto al 2023 ed un totale di 72 milioni di dati prodotti ogni anno. Un risultato mai raggiunto prima nella storia dell’associazione.
Ma si fanno anche controlli sulla qualità del latte (i dati rilevati sul latte di massa aziendale oggetto di valutazione economica per il pagamento del premio qualità) con oltre 125mila campioni nel 2024 contro i 109 mila del 2023 (+12,97%). Anche qui l’obbiettivo è quello di incrementare sempre di più l’attività.
L’impiego dei robot di mungitura sempre più diffuso
Sempre più diffusi i robot di mungitura: sono 891 in 395 allevamenti, Mantova è in pole position con il 32,4% del totale seguita da Cremona con il 23% e da Brescia (19,9%). Un tema sul quale si sta concentrando la nuova commissione Aral per l’innovazione guidata dal vicepresidente Giovanni Martinelli.
«Oggi in Lombardia le stalle robotizzate sono il 20% del totale – ha detto Martinelli -. È nostro dovere come associazione andare incontro alle richieste di aziende molto diverse tra loro, ma in continua crescita».
«Siamo costantemente al lavoro per innovare i nostri servizi – ha confermato il presidente Grugni nelle sue conclusioni – . La nostra mission deve sempre essere quella di fornire risposte adeguate a quanto oggi richiesto dai soci: soprattutto per sostenerli nell’adeguamento a temi oggi cruciali per il nostro comparto quali la sostenibilità ambientale, il benessere animale, la sicurezza alimentare e l’utilizzo consapevole del farmaco in allevamento. Importante sarà fare squadra con le istituzioni, le università, i centri di ricerca, per sviluppare sempre nuovi progetti in grado di sostenere lo sviluppo della zootecnia lombarda».
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