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“Costruiamo Valore” incontra Giovanni Zaccanti, patron di Parmacotto, per una lezione di valore e di valori


Benvenuti al primo numero di “Costruiamo Valore”, la rubrica che nasce con l’obiettivo di esplorare le storie, le idee e le esperienze capaci di generare crescita e innovazione nei territori e nelle imprese.

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In questo debutto, incontriamo Giovanni Zaccanti, patron di Parmacotto, realtà simbolo dell’eccellenza italiana nell’industria alimentare. Attraverso la sua esperienza imprenditoriale, ci immergiamo in una vera e propria “lezione di valore e valori”: come la passione, la responsabilità e la visione strategica possano trasformare un’impresa in un motore di sviluppo sostenibile e di benessere collettivo.

Un invito a riflettere e a condividere un percorso che guarda al futuro, senza dimenticare le radici profonde del territorio e delle persone.

Chi è Giovanni Zaccanti?
Pochi nomi sintetizzano con altrettanta forza creativa, visione industriale e resilienza il meglio del Made in Italy come quello di Giovanni Zaccanti. Partito da una piccola officina meccanica sull’Appennino bolognese, è diventato uno dei protagonisti italiani più importanti e innovativi nel settore delle macchine da caffè e dell’agroalimentare, costruendo realtà aziendali di successo riconosciute a livello globale.

Tra i marchi che portano la sua firma imprenditoriale spiccano:

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  • Saeco, pioniera nelle macchine da caffè automatiche per uso domestico;
  • Caffitaly, che ha rivoluzionato il mondo del caffè in capsule con un sistema proprietario;
  • Parmacotto, storica azienda della salumeria italiana rilanciata con visione strategica e attenzione alla qualità;
  • Gise Caffè, la sua più recente creatura, fondata nel 2022, che unisce tradizione e innovazione in un nuovo modello di consumo consapevole e sostenibile del caffè.

Da oltre un decennio ho il privilegio di affiancarlo come consulente per le sue aziende e di condividere con lui non solo un rapporto professionale, ma anche una solida amicizia. Ogni incontro con Gianni è un’occasione di crescita: ho potuto apprendere esperienzavisione e concretezza — strumenti fondamentali che porto con me nel mio percorso professionale e personale.

Da questi preziosi scambi è nata l’idea di raccontare non solo la sua straordinaria storia imprenditoriale, ma anche il suo modo di vivere e pensare l’impresa, con uno sguardo che integra valore umanosviluppo economico e radicamento territoriale.

L’intervista a Giovanni Zaccanti

D: Gianni, molti ti conoscono come imprenditore visionario. Ma com’è iniziata davvero la tua storia?
R: È iniziata con il rumore del ferro, le mani sporche e la testa piena di domande. In officina ho imparato tanto: non solo la tecnica, ma anche l’umiltà del lavoro vero. Vengo da una famiglia semplice, che mi ha insegnato a non sprecare nulla e a dare valore a ogni gesto.

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D: Hai una passione particolare per i trattori, una cosa che mi colpì molto la prima volta che ti vidi.
R: Assolutamente sì. Amo la terra, è un richiamo profondo. Ancora oggi, quando posso, salgo sul trattore e vado ad arare i miei campi. Per qualcuno può sembrare strano, ma per me è naturale. Mi ricorda da dove vengo, mi ricarica. E anche in azienda, se c’è da spostare merce o guidare un mezzo pesante, sono il primo a farlo. Non c’è ruolo o gerarchia che tenga: il lavoro va fatto, e va fatto bene.

D: Il legame con il tuo territorio è una costante nella tua vita, ed è un elemento che ci accomuna…
R: È tutto. Le mie radici sono qui, tra le colline dell’Appennino Bolognese. L’identità di un’impresa si costruisce partendo da ciò che sei, e io sono figlio di questa terra e di una famiglia umile. Credo che solo mantenendo vivo questo legame si possa costruire qualcosa di solido.

D: E la famiglia, che ruolo ha avuto nel tuo percorso?
R: Fondamentale. Senza la famiglia non sarei qui. È con la famiglia che si superano le difficoltà, si prendono decisioni difficili, si affrontano i momenti bui. Ancora oggi è il mio punto di riferimento. Il successo, se non è condiviso con chi ami, è solo un numero.

D: Cosa significa per te “essere presente” in azienda?
R: Significa arrivare per primo e andare via per ultimo. Sempre. È una forma di rispetto verso chi lavora con te. E poi, ogni occasione è buona per stare sul campo: anche vendere direttamente i prodotti in un piccolo negozio. Non esistono clienti troppo piccoli, né interlocutori da sottovalutare. Ogni relazione è importante.

D: Guardando la tua carriera, come sei riuscito a far crescere così tanto fatturati e valore di brand?
R: La chiave è sempre stata la passione per l’innovazione e la capacità di ascoltare il mercato. Non basta creare un buon prodotto, bisogna costruire una storia, un’identità riconoscibile e un rapporto vero con i clienti. Ho sempre puntato su qualità, design e su un’organizzazione efficiente, ma soprattutto sul team: le persone sono il valore più grande. E non ho mai avuto paura di investire in territori e settori dove altri vedevano solo rischi.

D: Parliamo di Gise Caffè, la tua ultima creatura imprenditoriale. Cosa rappresenta per te questa nuova avventura?
R: Gise caffè è un ritorno alle origini, il mio primo amore, è passione pura. Stiamo lavorando molto sul mercato del Sud, in particolare in Puglia stiamo ottenendo ottimi risultati. E grazie anche alla tua presenza sul territorio, alla tua affidabilità e professionalità, sarei felice di costruire insieme progetti commerciali anche in Basilicata. Il Sud ha potenziale, ha gusto, ha persone vere: è un terreno ideale per chi crede nel caffè fatto bene.
D: Oltre al tuo impegno nel mondo dell’industria e dell’agroalimentare, hai un legame profondo con la terra, che si esprime anche attraverso l’Azienda Agricola A. Zeta. Cosa rappresentano per te i poderi di Bologna e Gaggio Montano?

R: Sono il mio rifugio, il mio equilibrio. Non ho mai abbandonato il mondo agricolo, anzi: quei poderi rappresentano un legame profondo con le mie origini e con un modo di vivere autentico. Quando ho bisogno di riflettere o semplicemente di ritrovare me stesso, mi basta camminare tra i girasoli che tutti vengono a fotografare, o lungo il viale di ulivi che attraversa la proprietà. E poi c’è il castagno secolare nei boschi di Gaggio Montano, sotto cui ho passato momenti indimenticabili. Lì ritrovo il silenzio, la forza della natura e quella semplicità che mi ha sempre guidato, anche nelle scelte imprenditoriali.

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D: Guardando indietro, di cosa sei più orgoglioso?
R: Non tanto delle aziende che ho creato, ma delle persone che ho aiutato a crescere. I collaboratori che sono diventati imprenditori, i giovani che ho visto maturare. Questo è il vero patrimonio.

Un sentito grazie a Giovanni Zaccanti per aver condiviso con generosità la sua storia, la sua visione e il suo modo autentico di vivere l’impresa.

 

La storia di Giovanni Zaccanti ci insegna che fare impresa significa molto più che generare profitto: è un atto di responsabilità verso le persone, il territorio e il futuro. La sua esperienza dimostra che innovazione e radici possono convivere armoniosamente, che il rispetto per il lavoro manuale può coesistere con una visione strategica, e che un vero imprenditore non è solo colui che costruisce aziende, ma chi sa generare fiducia, creare opportunità e ispirare chi lo circonda. In un’epoca spesso segnata da velocità e superficialità, la sua lezione è tanto semplice quanto potente: per costruire valore autentico servono mani competenti, cuore sincero e piedi ben piantati nella propria terra.

Quella di Zaccanti non è solo una storia di successo imprenditoriale, ma un racconto di lavoro, coraggio e visione. È una storia di valore umano, fatto di famiglia, relazioni, esempio e presenza. È un valore imprenditoriale costruito su merito, qualità e innovazione.

È un valore territoriale che parte dalle radici, per arrivare lontano. La sua testimonianza è la prova concreta che l’impresa è fatta di mani che lavorano, cuori che credono e legami profondi con la terra da cui tutto ha avuto origine.

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Una lezione preziosa, oggi più che mai, e un’eredità da custodire per continuare, insieme, a Costruire Valore.

Rubrica Costruire Valore” a cura del Dott. Lino Pasquale Maurella

 

Per chi volesse approfondire il percorso imprenditoriale di Giovanni Zccanti:

  1. Saeco Spa

  • Fondata nel1981 a Gaggio Montano (BO), un paese di circa 4.500 abitanti.
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  • Prima azienda a realizzare unamacchina da caffè espresso completamente automatica per uso domestico.
  • Crescita esponenziale negli anni ’80 e ’90 con una forteespansione internazionale, soprattutto in Europa.
  • Fatturato massimoraggiunto: 400 milioni di euro.
  • 200 dipendenti.
  • Societàquotata alla Borsa di Milano.
  • Acquisita daPhilips nel 2009, con una valutazione che ha riconosciuto pienamente il valore costruito nel tempo.

  1. Caffitaly System SPA

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  • Fondata nel2004, sempre a Gaggio Montano (BO).
  • Sistemabrevettato a capsule, alternativo ai giganti del settore come Nespresso e Lavazza.
  • Tecnologia proprietaria che garantiscealta qualità e versatilità d’uso.
  • Accordi di co-brandingcon importanti marchi internazionali: TchiboChicco d’OroEcaffe, e altri.
  • Forte successo suimercati internazionali.
  • Fatturato 2019: circa160 milioni di euro (+7% rispetto al 2018).
  • Nel2018, vendute 1,4 miliardi di capsule, di cui 250 milioni in Italia e il resto distribuito in Germania, Austria, Svizzera, Portogallo, Spagna, Brasile, Australia.
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  • Nelgennaio 2019, crescita a doppia cifra rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e lancio di un nuovo sistema compatibile con Dolce Gusto, con l’obiettivo di espandersi nel mercato statunitense.
  • Nel2021fatturato record di 152 milioni di euro, con forte incremento delle vendite sia in Italia che all’estero.

  1. Parmacotto SPA

  • Rilevata e rilanciata nel2018.
  • Avviata una profondaristrutturazione industriale e commerciale.
  • Focus subenesseresostenibilità e innovazione di prodotto.

    • Parmacotto è stata tra le prime aziende del settore a promuovere lanaturalità e la trasparenza degli ingredienti.

  • Espansione significativa:

    • Crescita nel mercato nazionale.
    • Apertura ai mercati esteri: nel2019 nasce Parmacotto LLC negli Stati Uniti per presidiare direttamente il mercato americano.

  • Fatturato cresciuto da58 milioni (2018) a 150 milioni (2023).
  • Inpartnership con Salumifici GranTerre, l’obiettivo è ambizioso: raggiungere 1,5 miliardi di euro di fatturato entro i prossimi 5 anni.

  1. Gise Caffè SRL

  • Fondata nel2022, è una torrefazione d’eccellenza che nasce a partire dal legame con il territorio emiliano.
  • Sviluppo del sistemabrevettato GISE Technology®, composto da:

    • Macchina da caffèAURA.
    • Capsule originali progettate per garantireun’esperienza di gusto superiore.

  • Il sistema èinnovativo e multi-bevanda, dotato di riconoscimento brevettato a livello internazionale, per un uso semplice, efficiente e di qualità.
  • 100% Made in Italy: dalla selezione del chicco al confezionamento finale.
  • Attenzione all’innovazionee alla sostenibilità ambientale:

    • Capsule compostabili.
    • Sistemi arisparmio energetico.





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