I falchi repubblicani in commissione bilancio della Camera Usa bocciano la legge con i tagli di tasse voluti da Trump

I falchi repubblicani della commissione Bilancio della Camera hanno affossato con 21 voti contrari e 16 a favore il pacchetto fiscale e di spesa proposto dalla leadership del Partito repubblicano, che contiene le priorità dell’agenda legislativa di Donald Trump. Ovvero il rifinanziamento dei tagli fiscali da lui varati nel 2017 al prezzo di sforbiciate ai programmi di welfare e di assistenza alimentare che, secondo i repubblicani, dovrebbero permettere di risparmiare almeno 1.500 miliardi di dollari nel corso di un decennio. Tra gli interventi c’è una riforma di Medicaid, il programma di assistenza sanitaria per chi ha redditi bassi, che si prevede comporterà la perdita della copertura sanitaria per milioni di persone e l’abrogazione dei crediti d’imposta per l’energia verde approvati dai democratici nel 2022.

I falchi Ralph Norman, Chip Roy, Andrew Clyde, Josh Brecheen e Lloyd Smucker, membri dell’ultraconservatore House Freedom Caucus, scrive Reuters, si sono uniti a tutti i 16 democratici della commissione nel votare contro la misura. “Stiamo firmando assegni che non possiamo incassare e saranno i nostri figli a pagarne il prezzo. Quindi, sono contrario a questa legge, a meno che non vengano attuate riforme serie”, ha spiegato Roy, del Texas. In concreto non sono soddisfatti dall’ammontare dei tagli. E si oppongono, se non ci saranno risparmi più consistenti, a sgravi aggiuntivi nella forma di un aumento del limite massimo di detrazione delle imposte statali e locali (SALT), attualmente fissato a 30.000 dollari nella legge, caldeggiato dai moderati. Per dire sì chiedono garanzie tra cui, scrive The Hill, l’accelerazione dell’attuazione dei nuovi requisiti lavorativi di Medicaid e della revoca dei crediti d’imposta.

Il voto rappresenta una pesante battuta d’arresto per lo speaker Mike Johnson che sperava di portarla al voto prima del Memorial Day, lunedì 26. La commissione Bilancio deve presentare approvare la legge di 1.116 pagine, battezzata dal presidente americano ‘Big Beautiful Bill Act‘, prima che possa passare alla commissione Regolamento e quindi alla Camera per il voto.