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“Discutiamo sull’attivazione del 116-117. Lavoriamo senza chiacchiere e strumentalizzazioni” CLICCA PER IL VIDEO


Si avvicina la scadenza della Cassa integrazione straordinaria, il 31 luglio prossimo, per i lavoratori di Almaviva Contact, la società, controllata al 100% da Almaviva spa che non ha più commesse. I 489 lavoratori, la maggior parte dei quali si trovano nelle sedi di Palermo (277) e Catania (112), sono ancora in attesa di vedere la luce.

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Ammortizzatori sociali fino al 31 luglio per tutti i 491 lavoratori di Almaviva e l’avvio del progetto della Regione Siciliana che coinvolge 130 di loro in un percorso di assunzione nelle due centrali operative di Palermo e Catania per il servizio “116117” della sanità pubblica. Questi sono erano stati due dei punti dell’accordo firmato a gennaio a Roma dall’azienda e dai sindacati, dopo l’intesa raggiunta con i ministeri del Lavoro e delle Imprese.

Un governo che ha come priorità quella di assicurare dignità a tutti i lavoratori. Un importante tassello, così definito dal presidente della Regione, in quell’occasione.

Dopo la protesta del 19 marzo di una delegazione degli operatori telefonici, davanti alla sede istituzionale della presidenza della Regione Siciliana, forse qualcosa si sta muovendo.

L’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, ha incontrato nuovamente oggi i sindacati per fare il punto della situazione. 

Stiamo discutendo con i sindacati, come nostra consuetudine, e stiamo informando qual è il cronoprogramma dell’intervento dell’attivazione del 116-117. Stabiliamo, in questo modo, i tempi e poi verificheremo come effettuare le varie procedure. Sono iniziati i lavori per la struttura di una delle centrali operative, che stanno avviando un percorso per ultimare la fase di avviamento dei lavoratori”.

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La Regione Siciliana sta cercando di capire come assorbire una buona parte del bacino degli ex dipendenti di Almaviva.

Siamo sul pezzo senza fare chiacchiere e senza fare strumentalizzazioni“.

Per procedere con l’attivazione del servizio, che rappresenta un’importante occasione di reinserimento per questi lavoratori, ha aggiunto Tamajo, si attende ora il via libera formale del Ministero della Salute, che sta completando la valutazione tecnica. “Siamo tutti consapevoli dell’urgenza e della responsabilità che abbiamo nei confronti di questi lavoratori, la realizzazione delle centrali operative rappresenta un’opportunità concreta per costruire un percorso stabile e dignitoso di ricollocazione. I lavori procedono speditamente, abbiamo anticipato anche alcuni passaggi sul fronte tecnologico e siamo fiduciosi che, con la collaborazione di tutte le istituzioni coinvolte, si possa arrivare in tempi rapidi a completare l’iter. L’obiettivo è rendere operative le centrali entro il 31 dicembre 2025“.

L’assessore si rivolge poi a quei politici “che fanno i disturbatori della quiete pubblica, noi lavoriamo a differenza degli altri.

Nell’incontro di oggi, nello specifico, come ha detto l’assessore, si valutano due progetti per comprendere come assorbire la parte rimanente dei dipendenti. “Ne parlerò con il presidente della Regione tra oggi e domani, perché abbiamo una un’idea del percorso da effettuare, dopodiché convocheremo nuovamente i sindacati, come mia abitudine fare e come abbiamo fatto nel corso degli ultimi anni“.

Serve risolvere il problema alla radice, una lotta al precariato che continua.



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