“Come se non bastassero le difficoltà che continuano a moltiplicarsi con lo sviluppo inarrestabile di nuove tecnologie digitali, a disposizione di tutti, competenti o meno, dobbiamo anche fare i conti con l’abusivismo, l’improvvisazione e, sembrerà strano, in qualche misura persino con il calo di nascite e matrimoni”. Il commento è di Igino Angelo Corradini, presidente di Confartigianato Comunicazione e ICT Verona, che affronta la situazione che stanno vivendo gli imprenditori artigiani che operano nel mondo della comunicazione e dell’immagine, in particolare fotografi e videomaker.
“C’è chi si sta facendo spaventare dalle innovazioni – continua Corradini –, ma la realtà è che dobbiamo semplicemente prenderne atto e cambiare. Non c’è via di scampo: i professionisti dell’immagine, devono, con urgenza, capire come trasformare in opportunità e vantaggi ciò che è innovazione continua. L’unica strada per non perdersi è informarsi, studiare, aggiornarsi, imparare, accettare di affrontare il futuro con un approccio costruttivo e non distruttivo. Se parliamo dell’Intelligenza Artificiale, ad esempio, dobbiamo convincerci che esistono strade sia per trasformare il ‘nemico’ in un alleato, sia per trasformarci in una ‘alternativa’ all’omologazione, a quello che fanno tutti, diventando unici e ricercati”.
Uno studio si Confartigianato Imprese Veneto si occupa poi della situazione riguardante gli operatori specializzati in matrimoni e cerimonie: meno battesimi, meno cresime, meno feste di nozze. Insomma, meno occasioni da immortalare. È l’effetto domino che sta mettendo in difficoltà sempre più fotografi e videomaker artigiani del Veneto, già stretti nella morsa di una concorrenza in forte crescita e di un mercato sempre più segmentato.
“La fotografia non è in crisi, ma diminuiscono le consuetudini sociali che hanno sempre alimentato il nostro mestiere”, l’opinione di Andrea Pellizzer, presidente del Gruppo di Mestiere Fotografi di Confartigianato Imprese Veneto.
Secondo i dati ISTAT, nel 2023 sono nati in Italia appena 379.000 bambini, il minimo storico da oltre 160 anni. Solo nel Veneto, si sono contati 30.438 nuovi nati, contro i 40.619 di 10 anni prima, e i 47.675 del 2009. In 15 anni calo choc delle nascite: -36,2% in Veneto. Per la provincia di Verona, le nascite, tra il 2009 e il 2023, sono diminuite da 9.389 a 6.240 (-33,5%), mentre i matrimoni hanno registrato, per lo stesso periodo di 15 anni, un calo da 3.725 a 3.147, ossia -15,5%.
In Italia nel 2023 si sono celebrati circa 171.000 matrimoni, in Veneto, si è passati dai quasi 17.000 matrimoni del 2009 ai 14.368 del 2023: -15,4% di matrimoni nella forbice 2009/2023, -1% tra il 2022 e il 2023.
Anche quando ci si sposa, non è più scontato ingaggiare un professionista: tra smartphone ultra-performanti e l’amico “con la reflex”, l’ingaggio del fotografo viene sempre più spesso messo in discussione. “Non è solo questione di numeri – continua Pellizzer – a fronte di una domanda che si contrae, cresce invece l’offerta: sempre più persone si improvvisano fotografi o videomaker, spesso senza competenze adeguate. La concorrenza sleale si fa sentire, e a pagarne il prezzo sono i professionisti che investono davvero nella qualità e nella formazione”.
A complicare il quadro, anche la trasformazione del mercato delle immagini. “I social media hanno moltiplicato la domanda di contenuti visivi, ma hanno anche cambiato, al ribasso, le aspettative – riprende il veronese Igino Corradini – e persino i canoni di ciò che, in termini di immagine, è apprezzato o meno, tollerato o meno. Oggi si chiede tutto e subito, la qualità conta poco, e ad essa vengono dedicati budget sempre più risicati”.
Confartigianato, nell’ottica di tracciare una fotografia del fenomeno, ha sottoposto ai suoi associati un questionario a livello nazionale che parla chiaro: per 2 lavoratori della comunicazione su 3 l’abusivismo è un problema serio.
In provincia di Verona si contano 1.100 imprese artigiane (4.624 a livello regionale) del settore Comunicazione e ICT (Information and Communication Technology), delle quali 374 rientrano nel comparto della grafica, 295 si occupano di Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT), 199 sono copisterie, eliografie e legatorie, 175 sono i fotografi e 57 lavorano nell’ambito cinema e audiovisivi. Complessivamente, nelle imprese artigiane veronesi della Comunicazione e ICT sono occupati 1.916 addetti (8.795 in tutto il Veneto).
“Oggi, chi esercita con serietà si trova a competere ogni giorno con nuove app, software che automatizzano la lavorazione delle immagini e dei video, e anche con chi lavora nell’irregolarità – conclude il Presidente di Confartigianato Comunicazione e ICT Verona –. Si tratta di una distorsione che colpisce prima di tutto i giovani che vogliono costruire un futuro in questo mestiere. La risposta che può dare la categoria è lavorare con professionalità, investendo su formazione, tecnologia e servizi innovativi con l’individuazione di nuovi ambiti di mercato. Su questi temi stiamo lavorando come Confartigianato per dare risposte agli imprenditori della comunicazione”.
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