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bene i ponti primaverili, buone prospettive per l’estate


L’Unione provinciale Confcommercio di Treviso e Banca Prealpi SanBiagio, in collaborazione con Format Research, hanno presentano oggi il primo Report del 2025 dell’Osservatorio Congiunturale. La rilevazione, effettuata su un campione di 800 imprese, prende in considerazione il primo trimestre 2025 (gennaio-marzo) e le prospettive per il secondo trimestre 2025 per le imprese di commercio, turismo e servizi del territorio trevigiano. La ricerca ci restituisce le principali evidenze congiunturali del trimestre e include un focus sul turismo nella provincia di Treviso: in particolare, si sofferma sull’andamento dei flussi, dei ricavi delle imprese nelle festività pasquali e i ponti primaverili, oltre alle aspettative per il periodo estivo. Le imprese del terziario (commercio, turismo, servizi) nel territorio della provincia di Treviso al primo trimestre del 2025 sono 36.624, costituendo il 64% dell’intero tessuto imprenditoriale extra agricolo del territorio. Di queste: 15.178 nel commercio, 4.156 nel turismo, 17.290 nei servizi. Rispetto a dicembre 2024, il numero delle imprese del terziario è cresciuto di circa 100 unità.

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L’indice del clima di fiducia generale delle imprese del terziario provinciali, sebbene in lieve flessione nel primo trimestre del 2025, è previsto in rialzo in vista del mese di giugno, attestandosi a +5 punti rispetto al dato nazionale. Parallelamente, nel prossimo trimestre, si prevede una risalita relativamente al clima di fiducia nell’andamento della propria impresa che si conferma ancora superiore alla media del terziario Italia. Questo per quanto riguarda principalmente le imprese del commercio dei servizi alla persona, ristorazione e logistica.

I ricavi sono previsti in rialzo nel secondo trimestre dell’anno, ben al di sopra della media del terziario italiano (9 punti di stacco). Le imprese che prevedono un miglioramento dei ricavi più significativo, in vista del prossimo trimestre e della bella stagione sono quelle della ricezione turistica. Si mantiene sostanzialmente stabile l’andamento dell’occupazione nel territorio provinciale; il dato è comunque previsto in crescita di 3 punti per il mese di giugno 2025, in linea con la media nazionale.

La capacità delle imprese di Treviso di far fronte al proprio fabbisogno finanziario si conferma stabile e ancora sopra la media del terziario Italia, con attesa di un ulteriore miglioramento in vista del secondo trimestre (indicatore 45 vs l’attuale 42).

Aumenta la percentuale di imprese del terziario che hanno fatto richiesta di accesso al credito nel primo trimestre del 2025 e resta sostanzialmente stabile la percentuale di imprese che vede accolta interamente la propria richiesta. Migliora, inoltre, il giudizio degli imprenditori circa i costi ai quali il credito viene concesso (tassi di interesse). Allineati al dato nazionale i giudizi degli imprenditori del terziario di Treviso sulla durata temporale del credito e sulle garanzie richieste dalle banche alle imprese a copertura dei finanziamenti concessi.

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Rispetto ai ponti e alle festività pasquali dell’anno precedente, le imprese segnalano stabilità nella clientela sia italiana (74,7%) che straniera (72,3%). Flussi in aumento si sono registrati in particolare tra i clienti stranieri (14,7%). Il 73,4% delle imprese riferisce che, in occasione dei ponti e delle festività pasquali del 2025, i ricavi sono rimasti invariati rispetto all’anno precedente, mentre il 13,9% segnala un aumento degli stessi.

Le imprese affermano che le prenotazioni dei clienti sono avvenute al 38,6% last minute e al 30,3% prevalentemente senza prenotazione. Un ulteriore 25,6% riferisce che i clienti hanno prenotato con moderato anticipo e appena il 5,5% con largo anticipo. Per far fronte al periodo festivo primaverile, il 21,9% delle imprese ha attuato modifiche al modello di servizio. Tra queste, il 43,34% ha esteso gli orari di apertura e il 38,8% ha aumentato la turnazione del personale già in forza. Il 14,2% delle imprese è ricorso all’assunzione di nuovo personale.

PREVISIONI PER LA STAGIONE ESTIVA

Oltre 6 imprese su 10 prospettano un flusso turistico in vista dell’estate 2025 in linea con lo scorso anno. Il 17,3% si aspetta un aumento della presenza turistica. La maggior parte delle imprese prevede che, rispetto all’anno scorso, nel periodo estivo 2025 si manterrà stabile sia la clientela italiana (84%) che la clientela straniera (74,7%). Un ulteriore 20% ipotizza un aumento dei clienti stranieri.

Secondo l’83,5% delle imprese, i turisti in visita nella provincia di Treviso spenderanno più o meno la stessa cifra rispetto all’anno precedente. Solo il 7,3% ritiene che nel periodo estivo 2025 la propensione alla spesa dei turisti sarà più elevata rispetto al 2024. Dal punto di vista occupazionale, infine, oltre 8 imprese su 10 ritengono che, in vista della stagione estiva, sia sufficiente il personale già in forza; solamente il 7,6% delle imprese ha effettuato ricerca di nuovo personale per il periodo estivo (in selezione 5%, già assunto 2,6%); un ulteriore 5,3% si dice attualmente incerto sull’assunzione di nuove risorse.

I COMMENTI

«Nonostante i segnali di crisi dovuta anche alle tensioni internazionali che creano incertezza, le imprese del terziario trevigiano dimostrano, ancora una volta, grazie ad alcuni indicatori prospettici che vanno verso il meglio, di essere in grado di reggere le ondate» ha spiegato Dania Sartorato, Presidente Unione provinciale Confcommercio «Pure in un contesto in cui è oggettivo il calo demografico delle unità locali della filiera del commercio, che alcuni esperti definiscono come un fenomeno di “concentrazione e pluri localizzazione dell’impresa”, ovvero di un modello con meno imprese, ma con un numero crescente di sedi, il commercio che tiene è un modello di commercio consolidato che ha saputo reggere ed interpretare l’evoluzione dei tempi. Preoccupa il calo del commercio di vicinato, soprattutto quello più marginale e piccolo, conforta la tenuta e l’aumento dei servizi, soprattutto quelli ad alto valore aggiunto e il trend positivo del turismo, il sentiment di sostanziale fiducia verso la stagione estiva, il buon esito dei ponti primaverili e la tenuta occupazionale».

«Il focus, in sintesi, ci restituisce: la sostanziale stabilità dei flussi turistici durante i ponti (+ 14,7% clientela straniera) quest’anno particolarmente favoriti dal calendario, pur condizionati dal meteo, le aspettative ottimistiche (+17,3%) rispetto all’aumento della presenza turistica per l’estate, l’apprezzamento (intorno al 13,9%) per la prospettiva di aumento dei ricavi per la ricezione turistica, tutti aspetti considerevoli del focus che ci indicano un ottimo stato di salute del comparto turismo» continua Sartorato «Si confermano positive tutte le politiche poste in atto: potenziamento dell’enogastronomia, dei percorsi sportivi e turistici, del turismo d’arte, del turismo culturale, del brand identitario del sito Unesco delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, così come l’area collegata alla Pedemontana ed al Montello».

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«Due i temi che vorrei sottolineare: la prontezza e la flessibilità delle imprese nel cambiamento degli orari e nell’adeguamento del modello di servizio, segno di una sostanziale maturità del settore turistico, e la presenza di una forma di turismo “spontaneo”» chiude la Presidente Unione provinciale Confcommercio «soprattutto durante i ponti, dove le prenotazioni con anticipo riguardano circa il 30%, segnale che conferma come lo spostamento breve, la mini-vacanza, il mordi e fuggi sia una tendenza da cogliere, accogliere e studiare, che si addice ad una provincia come la nostra ricca di opportunità e strutture».

«Il primo trimestre del 2025 ci restituisce un quadro complessivamente positivo: la capacità delle imprese di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario si conferma più solida, stabile al di sopra della media nazionale, con prospettive di ulteriore miglioramento nei prossimi mesi» Francesco Piccin, Capoarea di Banca Prealpi SanBiagio «Si delinea così uno scenario incoraggiante, con un clima di fiducia che si prevede in netta crescita nei prossimi mesi. Per quanto riguarda l’accesso al credito, osserviamo un leggero incremento nelle richieste da parte delle imprese, salite dal 20% registrato a settembre 2024 al 22%, mentre la quota di domande di finanziamento completamente accolte si mantiene pressoché stabile. Particolarmente significativo è, inoltre, il miglioramento delle valutazioni espresse dagli imprenditori in merito ai costi del credito e alla durata dei finanziamenti, con indicatori che in entrambi i casi sono in crescita e oltre i valori medi nazionali. Abbiamo quindi davanti a noi un quadro che, nel complesso, conferma un rapporto di fiducia crescente tra imprese locali e istituti bancari: un contesto nel quale il modello del credito cooperativo gioca sicuramente un ruolo di protagonista, in quanto capace di alimentare questo percorso virtuoso e di creare, al contempo, valore tangibile per il territorio».



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