È ufficiale: il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha modificato il Decreto CACER, ampliando la platea dei beneficiari del contributo a fondo perduto Pnrr del 40% per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici inseriti nelle Comunità Energetiche Rinnovabili. Se fino a oggi l’accesso a questo importante contributo era riservato ai Comuni sotto i 5 mila abitanti, da oggi possono farne richiesta tutti i cittadini e le imprese dei Comuni con popolazione inferiore a 50 mila abitanti.
Cosa cambia per i Comuni del Cremasco
Questa estensione è una grandissima opportunità per la Città di Crema e per tutti i Comuni del Cremasco, più in particolare quelli di maggiori dimensioni che inizialmente erano stati esclusi dal contributo PNRR perchè sopra i 5 mila abitanti e che ora rientrano a pieno titolo nel perimetro del decreto CACER: Crema, Bagnolo Cremasco, Castelleone, Offanengo, Pandino, Pizzighettone, Rivolta d’Adda, Soncino e Spino d’Adda.
Per queste amministrazioni, e per tutti i cittadini e le imprese residenti, si apre ora una concreta opportunità per realizzare impianti fotovoltaici nuovi, beneficiando di un contributo fino al 40% dei costi, a patto che vengano inseriti nella configurazione di una delle 8 neocostituite CER del territorio.
Le novità del nuovo decreto
Le principali modifiche introdotte dal MASE nel testo aggiornato del Decreto CACER sono:
– Estensione della platea di Comuni ammessi al contributo PNRR: da <5.000 a <50.000 abitanti
– Anticipazione del contributo in conto capitale, che i beneficiari possono chiedere, che passa dall’attuale 10% al 30%
– Aggiornamenti sulle scadenze: confermata la scadenza per la presentazione della domanda di contributo entro il 30 novembre 2025, chiarite le scadenze per la fine lavori (30 giugno 2026) e per l’entrata in esercizio dell’impianto (entro 12 mesi dalla fine lavori e comunque non oltre il 31 dicembre 2027)
Un motivo in più per aderire alle Comunità Energetiche del Cremasco
Alla luce di questa proroga Consorzio.it, a nome delle neocostituite CER del Cremasco, rilancia l’invito ai cittadini e alle imprese del territorio ad aderire a una delle Comunità Energetiche Rinnovabili del territorio.
Perché aderire ad una CER?
● Iscrizione gratuita: diventare membri della CER non comporta alcun costo iniziale, rendendo questa iniziativa accessibile a tutti.
● Massima libertà: è possibile aderire alla CER ed eventualmente uscirne in qualsiasi momento, senza alcun vincolo o onere economico.
● Sostenibilità ambientale: riduzione delle emissioni di CO2 e all’uso di fonti rinnovabili, migliorando la qualità dell’ambiente in cui viviamo.
● Solidarietà e risparmio: la CER è un’occasione per aiutare le famiglie in difficoltà e investire in progetti locali di carattere ambientale, rafforzando il senso di appartenenza alla comunità oltre che ad ottenere contributi economici.
“L’estensione del contributo del 40% ai Comuni fino a 50.000 abitanti è un cambio di passo importante – dichiara Bruno Garatti, Amministratore Delegato di Consorzio.it – Finalmente, anche i cittadini e le imprese della Città di Crema e dei centri più grandi del Cremasco possono cogliere un’opportunità concreta per investire in energia rinnovabile, ridurre i costi e contribuire a un progetto collettivo. Le CER sono uno strumento efficace di sostenibilità, partecipazione e sviluppo locale. E’ ora per tutti il momento giusto per aderire e diventare parte attiva di questo cambiamento.”
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