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Italpizza incassa 58 milioni di euro da UniCredit, Banco BPM, Bper e CDP. Obiettivo: innovare processi e prodotti


Italpizza, società modenese fondata nel 1991 attiva nella produzione di pizze congelate e controllata dalla Dreamfood di Cristian Pederzin, ha ottenuto un finanziamento di 58 milioni di euro da un pool di banche composto da UniCredit, che ha agito in qualità di Global Coordinator, Banco BPM, Bper e Cassa Depositi e Prestiti. L’operazione è stata realizzata mediante la sottoscrizione di contratti di finanziamento bilaterali. Le operazioni, della durata di 10 anni, sono assistite da Garanzia SACE e rappresentano un passo strategico per sostenere la crescita industriale e il posizionamento competitivo a livello nazionale ed estero della società (si veda qui il comunicato stampa).

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L’operazione punta, infatti, a migliorare e potenziare l’efficienza e la capacità produttiva degli stabilimenti di Modena, Castelbelforte (MN) e Mortara (PV), contribuendo allo sviluppo di un modello industriale all’avanguardia, in grado di rispondere con maggiore prontezza alle esigenze del mercato e agli standard tecnologici più avanzati.

I finanziamenti si inseriscono in un ampio piano di investimenti che ha l’obiettivo di raggiungere una capacità produttiva complessiva di 575 milioni di pizze nel 2028 e di realizzare un polo logistico volto ad ottimizzare la distribuzione dei prodotti sul territorio nazionale e internazionale e sostenere la crescita continua dell’azienda nei prossimi anni.

Fondata nel 1991, il Gruppo Italpizza ha una capacità produttiva di oltre 460 milioni di pezzi l’anno, sia a marchio proprio che a marchio dei principali retailer al mondo. Si distingue sul mercato per un modello di business basato su una ampia gamma di tecnologie: fra queste, il core business è rappresentato dalla tecnologia premium che permette di replicare le modalità produttive della pizzeria tradizionale italiana in forma industriale, con un esclusivo processo artigianale che comprende una lievitazione degli impasti di oltre 24h, una stenditura e farcitura manuale del prodotto ed una cottura esclusiva nel forno a legna.

La società, a livello consolidato, ha chiuso il 2023 con 355 milioni di euro di ricavi, 31,4 milioni di ebitda e 30 mln di debito netto (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Il volume d’affari è distribuito per il 60% all’estero, nei 58 Paesi in cui la società opera.

“A nome di tutto il Gruppo Italpizza desidero esprimere un sincero ringraziamento a tutto il team dei primari istituti di credito – UniCredit, Banco BPM, BPER e CDP – che ha contribuito all’operazione dimostrando piena fiducia verso il nostro piano di sviluppo industriale”, ha dichiarato Andrea Bondioli, consigliere di amministrazione delegato e direttore generale del Gruppo Italpizza. “Questo finanziamento si inserisce nella più ampia strategia di crescita e sviluppo del nostro Gruppo: ci permetterà di garantire le risorse finanziare a supporto di tutti gli avanzamenti strategici previsti, dedicando sempre particolare attenzione al tema della ricerca e sviluppo – fondamentale per noi – e al raggiungimento di nuovi e sempre più ambiziosi obiettivi commerciali”, ha precisato.

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Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit, ha aggiunto: “Supportare le aziende del nostro territorio nello sviluppo di un business sempre più competitivo e attento ai temi della sostenibilità significa accelerare la creazione di valore nel presente e nel futuro. Per il sistema produttivo e per le comunità. È con questo obiettivo che abbiamo coordinato e partecipato a questa operazione in sostegno di Italpizza Spa, realtà che dal suo quartier generale a Modena è riuscita a sfruttare con successo le leve dell’innovazione e dell’export, imponendosi tra i principali player del settore surgelati”.

“Noi di SACE siamo orgogliosi di contribuire concretamente a quest’operazione realizzata con istituti finanziari di primario livello e di accompagnare una realtà come Italpizza in un percorso di crescita e innovazione che valorizzi il meglio della tradizione agroalimentare italiana”, ha concluso Milo Bertoni, Senior Relationship Manager di SACE. “La solidità del progetto e la visione di lungo termine dell’azienda confermano l’importanza di promuovere modelli produttivi sempre più moderni, efficienti e resilienti, capaci di esaltare la qualità del Made in Italy nel mondo e sostenere l’intera filiera alimentare nazionale”.

Ricordiamo che la società si guarda sempre intorno alla ricerca di occasioni sul mercato. Fra le ultime operazioni, a febbraio dello scorso anno, dopo aver acquisito la spagnola Pizza Artesana e la mantovana Mantua SurgelatiItalpizza ha acquisito da Nestlé, multinazionale svizzera fondata nel 1866 attiva nel settore alimentare, lo stabilimento di Caudry nel Nord-Est della Francia, in cui veniva prodotta la pizza surgelata Fraich’up a marchio Buitoni. Per quella operazione, oltre al costo dell’acquisto del sito produttivo, Italpizza ha stanziato più di 12 milioni di euro di investimenti per i lavori di ammodernamento e rilancio dell’impianto in un piano pluriennale che si svilupperà dal 2024 al 2028 (si veda altro articolo di BeBeez).

Parte della sua strategia di crescita è finanziata a debito. A marzo del 2021 la società ha emesso un minibond da 20 milioni di euro, sottoscritto da Unicredit e garantito al 70% da SACE (si veda qui il comunicato stampa di allora) e si veda qui un altro articolo di BeBeez.

Come prima accennato, Italpizza è controllata dal fondatore e amministratore delegato Cristian Pederzini tramite la holding Dreamfood srl. Nel 2008 il gruppo inglese produttore di cibi pronti Bakkavor aveva acquisito il 90% della società, ma nel maggio del 2014 Bakkavor aveva poi ceduto a Dreamfoood un primo 40% della società, e nell’aprile 2015 aveva ceduto il resto del capitale sempre a Dreamfoods (si veda altro articolo di BeBeez).

 



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