L’alta velocità ferroviaria, che è modello anche per gli altri Paesi. Il Ponte sullo stretto di Messina, per il quale si lavora con l’obiettivo di garantire la massima trasparenza e tutela dell’opera, con norme che aumentino i controlli rispetto alla normativa già in vigore. Ancora, i 180 miliardi di cantieri e opere pubbliche previste in tutto il Paese, investimenti che si declinano anche nella sostenibilità, ad esempio con i miliardi di euro dedicati alla riqualificazione delle reti idriche in tutti i territori italiani. Sono alcune delle “Infrastrutture del futuro”, per lo sviluppo del sistema Paese, menzionate dal vicepremier e ministro alle infrastrutture e ai trasporti Matteo Salvini ospite oggi al Teatro Sociale nel dialogo con la giornalista Maria Latella, nell’ambito della ventesima edizione del Festival dell’Economia di Trento. Un’intervista nella quale l’esponente del governo ha toccato anche i temi di stretta attualità istituzionale e politica, a partire dai dazi di Trump.
Le infrastrutture del futuro Nella foto: Matteo Salvini [
Michele Lotti – Archivio Ufficio Stampa PAT]
La prima domanda di Latella a Salvini è proprio sui dazi, annunciati ieri al 50% per la Ue dal presidente Trump. Salvini risponde sottolineando la necessità dell’Unione europea di essere un interlocutore forte, credibile e riconosciuto dalla controparte, per riuscire a trattare con l’Amministrazione Usa come sembra stiano facendo, con progressi positivi, altri interlocutori internazionali. Il vicepremier evidenzia poi l’impegno nei dossier di propria competenza per la difesa delle imprese italiane e della loro competitività. Per Salvini a preoccupare gli imprenditori, forse più dei dazi, sono anche le norme che l’Europa si è autoimposta, a livello economico, ambientale e non solo, e che frenano lo sviluppo.
Il vicepremier e ministro cita quindi le iniziative per promuovere le imprese italiane che si occupano di infrastrutture e di investimenti ferroviari, anche con missioni negli Usa e in altri Paesi. L’alta velocità italiana, è il suo messaggio, è un modello non solo per gli Stati Uniti ma anche per altri Paesi. Sul tema ricorda l’impegno chiesto alle Ferrovie dello Stato per garantire la connettività, consentendo a chi viaggia di per poter lavorare online senza interruzioni, e quindi delle sperimentazioni in corso che adottano la tecnologia satellitare.
A proposito del Ponte sullo stretto, Salvini precisa come l’interlocuzione con il Quirinale sia continua e diretta. Il decreto Infrastrutture che contiene le norme sul Ponte inizierà il percorso nei prossimi giorni. L’obiettivo del vicepremier è che ci sia rigore assoluto, mentre il Parlamento – è il suo auspicio – saprà trovare la formula per garantire che ci siano la massima trasparenza e controllo.
In chiusura del dialogo, sempre a proposito di infrastrutture, il ministro risponde anche alle critiche sui disservizi, ricordando che oggi sulla rete ferroviaria sono aperti più di mille cantieri e ci sono più di diecimila treni in movimento, con investimenti che a regime lasceranno una linea più efficiente.
(sv)
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