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Centro storico di Teramo, l’odg delle opposizioni sulle strategie di rilancio – ekuonews.it


TERAMO – Inviato al Presidente del Consiglio comunale, al Sindaco al Segretario generale e al Prefetto di Teramo, l’ordine del giorno che sarà discusso nella seduta straordinaria del 28 maggio, al “rilancio del centro storico e politiche della sosta per consentire una migliore accessibilità e attrattività”. A sottoscriverlo i gruppi di opposizione in Consiglio (tranne Azione). Di seguito il testo integrale dell’ordine del giorno.

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I sottoscritti Consiglieri di opposizione del Comune di Teramo,

PREMESSO
• Che i Gruppi di Opposizione hanno presentato in data 10 aprile 2025 richiesta di convocazione di seduta straordinaria del Consiglio comunale di Teramo sulle condizioni e sulle prospettive del centro storico;
• Che la Convenzione stipulata dall’attuale amministrazione con la Easy Help risulta svantaggiosa per i cittadini a causa degli elevati costi del parcheggio, dell’inasprimento delle multe sui ritardi, dell’eliminazione della gratuità nella fascia oraria dalle ore 13.00 alle ore 15.00, determinando condizioni insostenibili per i residenti, per i lavoratori, per i commercianti e per tutti coloro che intendono accedere al centro;
• Che detta Convenzione risulta, altresì, svantaggiosa per il Comune a causa dell’elevato costo della gestione, della mancanza di introiti per le casse comunali e per l’impossibilità di poter contenere le tariffe dei parcheggi senza sostenere costi da parte dell’Ente e di svolgere corrette politiche tariffarie, di controllo e di indirizzo della viabilità;
• Che le recenti scelte dell’amministrazione, anche di inversione dei sensi di marcia e di pedonalizzazione di alcune importanti strade del centro storico, hanno in pratica attuato un PUMS non condiviso e non ancora approvato, ma comunque pagato dai cittadini alla Easy Help;
• Che l’occupazione di suolo pubblico di cantieri e dehors non è regolamentata e verificata correttamente, tanto che la città è assediata e imbruttita dai cantieri, peraltro quasi esclusivamente privati, e dalle impalcature che spesso non lasciano nemmeno lo spazio minimo
vitale di passaggio soprattutto per gli utenti più deboli;
• Che a quasi dieci anni dal sisma e dopo sette anni di amministrazione D’Alberto la ricostruzione pubblica è praticamente ancora ferma;
• Che, a partire dagli uffici comunali, il centro storico è sempre più depauperato di funzioni e di attrattività;
• Che la mancata ricostruzione delle scuole in centro e la delocalizzazione del Delfico unita a quella imponente di importanti uffici pubblici hanno determinato un ulteriore depauperamento del centro storico anche a danno delle attività commerciali;
• Che nella nostra città si verificano sempre più episodi di violenza e di scarso presidio anche delle aree più centrali, determinando una percezione di grave insicurezza da parte dei cittadini;
• Che sussiste una totale carenza di visione strategica e di pianificazione sia urbanistica che commerciale della città;
• Che manca del tutto una planimetria che individui correttamente tutti gli stalli di sosta esistenti e disponibili in centro storico;
• Che non esiste una mappatura dei vari immobili non utilizzati, in disuso e/o fatiscenti.

Tanto premesso, i sottoscritti consiglieri di opposizione,

PROPONGONO
1. Di procedere alla risoluzione per inadempimento e colpa della convenzione con Easy Help, con particolare rifermento alla errata, non adeguata e penalizzante realizzazione degli stalli e installazione di colonnine per il pagamento;
2. Di recuperare in tal modo la gestione politica e amministrativa della disciplina della sosta e della circolazione al fine di realizzare in modo concreto e realistico una politica tariffaria equa, contenuta e adeguata ai bisogni e alle esigenze dei cittadini di Teramo;
3. Di individuare prioritariamente e in via d’urgenza una chiara mappatura di tutti gli stalli dei parcheggi del centro storico e di utilizzare, intanto, i parcheggi bianchi per i residenti, limitatamente a una vettura per nucleo familiare senza limiti di tempo, e con disco orario per una migliore accessibilità dei non residenti;
4. Di predisporre un piano del trasporto pubblico urbano che torni a riconsiderare in maniera più razionale e funzionale il centro anche reintroducendo, in convenzione con i gestori dei parcheggi in struttura, un servizio di bus navetta;
5. Di utilizzare i parcheggi al momento esistenti ma non utilizzati nel parcheggio San Francesco, incentivando la sosta per lavoratori e residenti del centro storico;
6. Di prevedere convenzioni agevolate per il parcheggio destinato ai residenti e ai pendolari che quotidianamente devono recarsi in centro per ragioni di lavoro/studio;
7. Di individuare un parcheggio di lunga sosta gratuito esterno al centro storico che sia collegato con un servizio di trasporto pubblico urbano;
8. Di istituire, anche all’esterno del centro storico, parcheggi a pagamento per alleggerire le zone centrali e meglio disciplinare la sosta in corrispondenza di attività di grande distribuzione commerciale;
9. Di ridurre la pressione fiscale per chi mantiene o apre una attività commerciale al fine di ridare vita e attrattività alle zone svuotate del centro storico;
10. Di rendere noto lo stato dei lavori della cantierizzazione degli immobili pubblici e di stilare un preciso cronoprogramma per vincolare una rapida ultimazione dei lavori;
11. Di intervenire sul piano dell’attrattività e della sicurezza del centro, con il potenziamento dell’illuminazione pubblica, con l’installazione di telecamere di controllo e con la presenza fissa di agenti di polizia municipale in centro storico, come deterrente per la sosta incontrollata e anche come presidio di sicurezza e legalità;
12. Di addivenire finalmente a una sistemazione più decorosa del centro storico nei vari aspetti: pavimentazione, materiali, arredo e decoro pubblico anche incrementando la cartellonistica per le informazioni utili ai cittadini e ai turisti;
13. Di incentivare l’apertura in centro storico di strutture commerciali anche di medie e grandi dimensioni;
14. Di creare una mappatura degli immobili non utilizzati o dismessi e dei vuoti urbani esistenti nel centro storico per promuovere politiche di un loro riutilizzo anche a fini direzionali, commerciali e abitativi.

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