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EFFETTO TRUMP: IL MONDO CAMBIA ROTTA. IMPRESE SOTTO PRESSIONE, EQUILIBRI GLOBALI IN BILICO – ArtesTV


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PALAZZO CLERICI, MILANO L’aria è elettrica. Mentre l’orologio della geopolitica scandisce un nuovo tempo, il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha già innescato una catena di scosse telluriche che stanno riplasmando lo scenario mondiale. Il cosiddetto “Liberation Day” giornata simbolo della svolta protezionista ha segnato l’inizio di una nuova stagione di dazi e tensioni, rimescolando le carte della diplomazia economica internazionale. L’impatto? Immediato e profondo. L’incertezza si è infiltrata nei mercati come un gas invisibile, alimentando la volatilità e logorando le relazioni transatlantiche. Il mondo imprenditoriale, soprattutto quello europeo, si ritrova ad affrontare un contesto frammentato, dove le mappe del commercio globale sembrano essere state riscritte da una mano instabile. Al centro del mirino trumpiano c’è la Cina, additata come la vera minaccia all’industria americana, accusata di slealtà commerciale e concorrenza spregiudicata. Ma l’Europa non sta a guardare: se da un lato aumenta la diffidenza verso Washington, dall’altro Pechino comincia a essere osservata con occhi diversi non più solo avversaria, ma potenziale alleata.

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Le imprese si muovono ora in un paesaggio in continuo mutamento, dove le certezze costruite nei decenni della globalizzazione si sgretolano come sabbia tra le dita. Per le realtà più esposte all’export, il rischio è concreto: restare senza orientamento mentre i venti geopolitici cambiano direzione potrebbe significare perdere rotte e opportunità. È in questo clima denso di interrogativi che si inserisce la Conferenza di Scenario promossa da ISPI, in collaborazione con ARCA Fondi SGR e KPMG, che giovedì 29 maggio riunirà al Palazzo Clerici di Milano (via Clerici, 5 – ore 11:00) alcune delle voci più autorevoli della politica economica e delle relazioni internazionali.

 

Il parterre dei relatori è di altissimo profilo:

•Matteo Colaninno, Presidente Esecutivo e CEO di Piaggio & C.

•Mario Corti, Senior Partner KPMG

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•Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura e del COPA (in collegamento)

•Josh Lipsky, Senior Director del GeoEconomics Center, Atlantic Council

•Ugo Loeser, CEO di ARCA Fondi SGR

•Paolo Magri, Presidente del Comitato Scientifico ISPI

•Emma Marcegaglia, Vice Presidente ISPI e CEO di Marcegaglia Holding

•Domenico Siniscalco, Vice Presidente Morgan Stanley

•Yan Xuetong, Decano dell’Istituto di Relazioni Internazionali della Tsinghua University

 

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A moderare il confronto sarà Chiara Rancati, giornalista Rai.

 

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Un appuntamento cruciale per capire in quale direzione si muoverà il mondo. Perché quando Washington cambia rotta, le onde arrivano ovunque.

 

Il nuovo mondo è già iniziato. Le imprese devono essere pronte. E voi?

 

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TRUMP, L’UOMO CHE HA RIMESSO L’AMERICA AL CENTRO DEL MONDO

 

Si può amarlo o detestarlo, ma una cosa è certa: Donald J. Trump non lascia indifferenti. E soprattutto, non lascia le cose come le ha trovate.

 

Il suo ritorno alla Casa Bianca ha il sapore di una rivincita politica, ma anche di un reset strategico. Trump non è un presidente convenzionale, né intende esserlo. È un leader che divide, sì, ma che ha il coraggio di fare ciò che molti evitano: rimettere al centro gli interessi nazionali, senza chiedere permesso. Il suo approccio economico diretto, spesso brutale rompe con i dogmi della globalizzazione a tutti i costi. Sfidando il politicamente corretto, Trump ha avuto il merito di sollevare domande scomode: la Cina sta davvero giocando lealmente? L’Europa contribuisce equamente alla stabilità atlantica? E soprattutto: la libertà commerciale ha giovato a tutti o ha lasciato indietro milioni di lavoratori americani?

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Con il “Liberation Day”, Trump ha segnato un punto di svolta: non più libero scambio ad ogni costo, ma commercio equo, protetto, finalizzato a rafforzare l’industria americana. I dazi? Non solo muri, ma leve negoziali. E la sua fermezza ha costretto alleati e avversari a ripensare le proprie posizioni. Il suo impatto, oggi, è globale. In Europa, le imprese si interrogano. I governi osservano. E la Cina capisce di non avere più a che fare con una leadership disposta a cedere terreno senza contrattare. Non è una politica per tutti i gusti. Ma è una politica di visione. E in tempi di incertezza, l’audacia può fare la differenza.

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 Il mondo sta cambiando, ed è impossibile ignorare che questo cambiamento porta il timbro inconfondibile di Donald Trump.

 

Per alcuni è una minaccia. Per altri me compresa è un’opportunità di rinascita e di risveglio

 

Photography by Ispi, Quoted Business, Vanity Fair, Inside Over



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